LA COGNIZIONE DEL SUDORE

LA COGNIZIONE DEL SUDORE GADDA EI PIAN! DI TREMONTI PER RILANCIARE I CONSUMI LA COGNIZIONE DEL SUDORE Angelo Benessia IN uno dei «disegni milanesi» dell'Adalgisa, poi ripreso nella Cognizione, Gadda racconta «di villette otto locali doppi servissi... protette d'olmi o d'antique ombre dei faggi avverso il tramontano e il pampero, ma non dai monsoni delle ipoteche, che spirano a tutt'andare». Ammiccante parodia di Catullo, che scherza sulla sua villula, riparata dall'Ausrro e da Borea, ma non da quindicimila e passa sesterzi di ipoteca. «O ventum horribilem atque pestilentem»! Insomma, all'ipoteca nessuno ha mai associato prospere visioni. Forse per ispirazione letteraria, non è che al governo manchino i cultori del ramo, forse a causa dell'entusiasmo contenuto della piazza, sta di fatto che nel progetto di manovra economica del 2004 (Dpef) è scomparsa'l'invenzione, già annunciata urbi el orbi, di incoraggiare l'ipoteca sulle case di proprietà delle famiglie, per «aumentare il reddito spendibile in beni durevoli». Curiosa «rendita». Quasi che, speso il capitale così ottenuto, il felice consumatore non avesse poi dovuto destinare parte del proprio reddito reale, in genere Io stipendio, al rimborso delle rate del prestito ipotecario, con gli interessi. Modello Usa, dicono, dove peraltro la bancarotta del e famiglie non sconvolge nessuno, tranne i diretti interessati. A parte il penoso effetto dell'improvvisazione, lascia perplessi, nella trovata di orientare i cittadini alla «finanza creativa», il suo retroterra culturale. E questo purtroppo rimane, anche se l'idea è andata in soffitta. A quanto pare, si vorrebbe spingere al consumo di beni durevoli. Ma questa spinta, pur comprensibile in tempi di stagnazione della domanda, non sembra appartenere ai compiti dello Stato. «Spendete e moltiplicatevi» va bene in uno spot televisivo, ma non è esortazione condivisibile, se viene dal Governo. Secondo la Costituzione «la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme... (e) favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione» (art. 47). Non riso ta che la Repubblica debba eccitare a far debiti, pur di spendere in consumi. Prevale, nel disegno ipotecario, l'individualismo. Chi è «possidente» sarebbe stato indotto ad allargare, anche a suo grave rischio, la capacità di spesa. E chi non lo è avrebbe visto, invece, allargare il vallo che già lo separa dai più favoriti. E noto l'aforisma di Milton Friedman contro l'assistenzialismo statalista: «Chiunque è libero di fare del bene, ma a spese sue». Questa patologia, certo da evitare, non va però confusa con il principio di solidarietà economica e sociale, previsto dall'art. 2 della nostra Costituzione e adottato anche nel progetto di Costituzione europea. Al modello solidale, del resto, sembra essersi ispirato il ministrò dell'Economia. «Per favorire le riforme strutturali bisogna - ha detto - che tutti abbandonino un po' del loro egoismo». Chissà che, alla fine, proprio questo non sia il modo per agevolare la ripresa dei consumi. Altro che ipoteche. Alegher, Tremunt!

Persone citate: Angelo Benessia, Borea, Gadda, Milton Friedman

Luoghi citati: Usa