Chieri in festa arriva Bregovic

Chieri in festa arriva Bregovic «WEDDING AND FUNERALS BAND» Chieri in festa arriva Bregovic L'artista bosniaco sul palcoscenico mercoledì Dopo la visita in Comune incontrerà i suoi fan ANTONELLA PEROTTI Fanfare gitane, fiati dolenti o bicchieri usati come percussioni, ritmi trascinanti. Goran Bregovic approderà con la Wedding and Funerals Band a Chieri mercoledì 23 lugho al Baraonda Summer Point al Centro Sportivo S. Silvestro, ore 21 (costo dei biglietti 16 o 17 euro). E in attesa di ascoltare le sonorità di questo artista bosniaco, che mescola il folk balcanico con la musica rock e sa trascinare anche il pubblico più compassato in sfrenate danze sotto al palco, la manifestazione chierese si arricchisce di appuntamenti. Domani ad «Aspettando Bregovic» verrà proiettato il film «Il tempo dei gitani» di Kusturica, al Centro S. Silvestro, ore 21. (ingresso gratuito), mentre martedì 22 lugho, ore 21, si svolge la conferenza «Mir Sada, Sarajevo dieci anni dopo» con don Albino Bizzotto dei Beati i Costruttori di pace. Mercoledì 23 lugho, ore 18,30, in municipio Bregovic incontrerà il Consigho comunale, ma soprattutto i cittadini e i fans che voghono conoscerlo. Insomma, qui a Chieri ad attenderlo è l'intera città, compresa la comunità slava che s'è formata negh ultimi anni. Nei siti di chat su Internet i ragazzi gh scrivono: «Tu sei il mio idolo», ma la musica di Bregovic, che ha firmato le colonne sonore di film famosi tra qui quelli di Kusturica, viene da una terra dolente e divisa dove a lungo hanno soffiato i venti di guerra. Marco Amitrano, 33 anni, dell'Associazione Baraonda che gestisce il Centro S. Silvestro e ha organizzato l'evento con Hiroshima Mon Amour, quella guerra l'ha conosciuta da vicino quando dal '92 al '94 era a Sarajevo con i Beati i Costruttori di pace, responsabile del campo d'accoglienza. «Questo concerto ha anche un valore simbolico - dice -. Il sottotitolo della manifestazione "Ponti al posto deUe frontiere" non è solo uno slogan facile». Perché nella guerra maledetta della ex Jugoslavia i ponti distrutti, sbarrati dentro le città divise, sono diventati la cifra della separazione tra i popoli a Mestar come a Sarajevo. Sul ponte Vrbanja, a Sarajevo, è caduta una delle prime vittime della gueira, SuadaDelberovic. Il 3 ottobre 1993 un ragazzo italiano, Gabriele Moreno Locatelli, originario di Ganzo, ha tentato di attraversare il ponte con padre Angelo e altri tre ragazzi per portare la posta nel quartiere serbo di Grabvica al di là del fiume, in missione di pace. Non c'è mai arrivato. Una sventagliata di mitra dei cecchini lo ha ucciso mentre camminava sul Vrbanja. Adesso Marco Amitrano vuole ricordarlo anche con il concerto: «Lo conoscevo bene. E' stato terribile. Forse l'arrivo di Bregovic a dieci anni di distanza è un'altra tappa». Già, di un viaggio difficile nel passato recente dell'Europa. E la città di Chieri intitolerà anche una strada a Locatelh per ricordarlo come già successo a Sarajevo. Ma la musica di Bregovic, di madre serba e di padre croato, la sua mescolanza di suoni che attingono alla musica sacra ortodossa, ah'anima gitana, al jazz, alle suggestioni turche e al rock moderno, è veramente una «world music», una musica multietnica e cosmopohta, promessa per il futuro. Prevendite: Box Office, Rock&Folk, Hiroshima, Fnac e Centro S. Silvestro a Chieri.