Alla scoperta del Conerò

Alla scoperta del Conerò Con la Touran nella gemma del turismo marchigiano Alla scoperta del Conerò l Montagna, riviera e mondanità «Un monte verde in un mare blu». E' un fortunato slogan turistico, ma anche una calzante definizione della Riviera del Conero, uno scampolo di Adriatico lungo 25 chilometri, fra Ancona e Porto Recanati. Qui gli ingredienti per una vacanza «totale» ci sono tutti: c'è una montagna che non è altissima ma che è certamente «vera», ci sono spiagge ampie e sabbiose, c'è lo scoglio, ci sono calette quasi irraggiungibili da terra, ci sono faraglioni a disegnare figure sul mare. E c'è una ricettività turistica attenta e cordiale, perfettamente in linea con il generoso animo marchigiano. Siamo venuti qui a provare la Touran 1.9 TDI Trendline 100 CV: prima lungo l'autostrada Adriatica, poi per le strade tortuose della montagna, quelle più dolci lungo il mare, e poi ancora verso l'interno a Loreto ed a Recanati, cercando anche l'emozione dello sterrato. E' stata una scoperta lenta, graduale, di punti di forza esaltanti e di performance piacevoli e precise. Abbiamo portato con noi tutto il necessario grazie all'ampio bagagliaio. Lungo rA14 la Touran ha mostrato la sua comodità di marcia, in un ambiente sempre molto silenzioso e compatibile quindi con le normali chiacchiere di bordo. La Touran si è rivelata un salotto, da 5 o 7 posti, impreziosito dalla raffinatezza ^ki-de^tagU e dalla eccellente qualità dei materiali, con una larghezza sia anteriore sia posterioWCfreFarriva quasi al metro e mezzo. La strada è volata via, anche grazie alla precisione della autoradio di serie "RCD 300" (molto intuitivo e funzionale il sistema di preselezione delle stazioni), ed al climatizzatore a due zone. Una volta usciti ad Ancona Sud basta un pugno di chilometri per raggiungere Santa Maria in Porto Novo e poi il monte Conerò dove mare, macchia mediterranea e campagna sono i principali ingredienti del Parco regionale del Conerò, tre volti di uno stesso paesaggio. Le zone coltivate si estendono su gran parte della fascia collinare intema spingen¬ dosi verso il mare ed occupando quasi metà del territorio protetto. La campagna abbraccia le pendici inteme del monte Conerò mentre sul rilievo principale domina in ogni stagione un fitto manto vegetale verde scuro: la più vasta fonnazione di macchia mediterranea del tratto costiero adriatico tra lo sperone roccioso del Gargano ed il piatto delta padano. E' stato qui che abbiamo affrontato, con la nostra Volkswagen, tratti di sterrato che ci avvicinavano a calette appartate oda balconi naturali mozzafiato, sugli strapiombi verso il mare. Qui diciotto sentieri (qualcuno parzialmente percorribile anche in auto) consentono di scoprirne gli angoli più belli, passeggiate tranquille alla scoperta delle oltre 1000 specie vegetali e di un paesaggio naturale che muta ad ogni angolo in una grande varietà di ambienti: litorale roccioso, boschi, laghi costieri, radure, prati, zone coltivate, piccole spiagge, corsi d'acqua. Unico monte a picco sul mare da Trieste al Gargano, in simbiosi con le città di Ancona e Camerano, e con i centri turistici balneari di Sirolo e di Numana, il monte Conerò (570 metri d'altezza) è il cuore dell'omonimo Parco Regionale. Istituito nel 1987, ma gestito solo dal 1991, è un'oasi ambientahsta che si estende per 5800 ettari di area protetta, con luoghi di grande suggestione: la baia di Portonovo, la spiaggia delle due sorelle, il belvedere nord. Pian Grande, pian dei Raggetti... Gioiello del Parco regionale del Monte Conerò e da quest'anno Bandiera Blu, Portonovo si distende in un contesto naturale ancora intatto, laddove la macchia mediterranea arriva a toccare l'acqua cristallina del mare. L'arenile, formato da una frana staccatasi da Pian Grande in epoca remota, risplende dei bianchi ciottoli di pietra del Conerò, levigati continuamente dalle onde. Due laghetti salmastri, intorno ai quali orbitano numerose leggende, arricchiscono un ambiente unico, divenuto in parte Riserva naturale. Spiagge selvagge, rupi scoscese, grotte, bianche rocce ricoperte di pinete che s'affacciano su acque trasparenti e profonde, rendono Sirolo la meta ideale per chi è alla ricerca di una natura ancora incontaminata. Il paese, soleggiato e ventoso, disposto fra un mare pescoso e ondulate coUine coltivate a grano, vite e ulivo, è protetto a nord dal verde promontorio del Conerò. Dalla terrazza della piazzetta si apprezza il carattere forte di un paesaggio fatto di pietra e aperture improvvise, bilanciato dalle dolci mari- ne del litorale sud, inquadrabile fino a Porto Recanati. Situata all'interno del Parco del Conerò, Numana si divide in una parte Alta, sul pendio della collina, e una Bassa, lungo il porto e l'arenile. Il litorale ha conseguito l'ambito riconosci- mento di Bandiera Blu per pulizia e vivibilità delle sue spiagge. Ha duplice conformazione: a nord del porticciolo presenta una costa a falesia, con spiagge nascoste tra insenature; a sud, fino a Marcelli, una larga spiaggia di ghiaia fine, più facilmente accessibile. Dai giardini è possibile godere di un notevole panorama su tutto il litorale, così come dalla terrazza della torre. Alle spalle della città si aprono i campi coltivati e la boscaglia mediterranea. Fondata negli anni '60 dai Marcelli, i pionieri del turismo che hanno dato il nome alla località, la frazione più frizzante di Numana offre una spiaggia ventilata, ampia e ricca di divertimenti, bar con musica dal vivo e tavolini all'aperto dove gustare bibite e gelati artigianali, mercatini, boutique: una ocalità che coniuga bene turismo famibare e giovanile. Un belhssimo litorale costeggiato un lungomare pedonabile caratterizza il centro di Porto Recanati: su di esso si affacciano le tipiche casette colorate dei pescatori, tutt'oggi presenti e attivi nel rispetto delle tradizioni. Un'attività legata indissolubilmente alla cucina: famosissimo il brodetto di pesce di Porto Recanati. Il variopinto mercatino che si svolge il giovedì, aggiunge un'ulteriore nota di colore a questo borgo ricco di folklore, allietato ogni estate da numerose feste e manifestazioni. Con la Touran abbiamo poi puntato verso due località dell'immediato entroterra, a meno di 10 chilometri dal mare: la religiosa Loreto con la sua splendida BasUica e con il commovente affisso di pellegrini che vengono dà ogni parte del mondo a venerare la Madonna Nera e Recanati, la «città» della poesia», votata sì al ricordo di Leopardi ma capace, per la cura delle sue strade e dei suoi colori, di riportarci in un altro secolo. La Touran ha mostrato, in questo misto collinare, le sue virtù migliori: la precisione dello sterzo, l'armonia del cambio, l'elasticità del motore e la elevatissima tenuta di strada. 'm. "^4, '^ ' . ■L «. *^i La spiaggia delle Due Sorelle è raggiungibile con una lunga passeggiata oppure dal mare: per queste ragioni resta uno degli angoli più piacevoli e meno affollati del comprensorio del Conerò l Lungo la strada che da Sirolo sale al Conerò sono molti i punti panoramici La basilica della Santa Casa di Loreto ospita la statua della Madonna Nera Il generoso e capiente bagagliaio della Touran, nella versione a 5 posti La Touran se l'è cavata bene anche sugli sterrati che salgono al monte Conerò La Touran non si spaventa quando l'asfalto lascia spazio a sabbia e terra battuta