Operaio precipita dalla diga del Gabiet

Operaio precipita dalla diga del Gabiet TRAGEDIA NELLA VALLE DI GRESSONEY, IL GIOVANE AVEVA APPENA FINITO LE MISURAZIONI Operaio precipita dalla diga del Gabiet La vittima è di Rivarolo: lavorava in un'impresa addetta alla manutenzione Stefano Sergi Stava finendo le misurazioni, pochi rilievi sul muragliene della diga del Gabiet e poi sarebbe tornato a casa a Rivarolo, in via Matteotti 9. Cosa sia accaduto, laosù a 2350 metri di quota nell'alta valle di Gressoney, è un mistero che dovranno chiarire i carabinieri, la Guardia di Finanza e l'Ispettorato del lavoro. Paolo D'Alonzo, 28 anni, operaio specializzato dell'impresa ((Alpi Rocce» di Grosso Canavese, ieri pomeriggio ha perso l'equilibrio ed è precipitato dalla sommità del muragliene del bacino, alto 46 metri. Si è sfracellato sulle rocce ed è morto all'istante. I suoi colleghi, che hanno assistito impietriti all'incidente, hanno allertato subito il 118. La chiamata è arrivata alla base di Borgosesia, in Piemonte, ed è stata girata alla centrale operativa di Aosta. L'elisoccorso valdostano, con guida alpina e medico, è arrivato in pochi minuti a La Trinité. Ma per Paolo D'Alonzo non c'era più nulla da fare. L'incidente è accaduto intorno alle 15,30. L'impresa «Alpi Rocce» è specializzata proprio negli interventi sulle dighe e nei lavori in alta quota. Stava facendo ordinaria manutenzione, come ogni stagione estiva, al grande muragliene del Gabiet. La dinamica dell incidente è ancora da chiarire, carabinieri e guardia di finanza hanno ascoltato fino a sera i colleghi di lavoro di D'Alonzo per capire come l'operaio possa aver perso l'equilibrio, considerando che era alla sommità del muragliene, dove c'è il passaggio pedonale e dove c'è un parapetto. Dopo i rihevi fotografici, il corpo del ragazzo è stato trasferito nella camera mortuaria di Gressoney-LaTrinité, in attesa del nullaosta della procura per i funerah. Quella del Gabiet è la prima delle cinque dighe costruite in Valle d'Aosta per produne energia elettrica. Fu realizzata tra il 1919 e il 1922 e sbarra un lago di 11,43 chilometri quadrati, a 2350 metri di quota. Il bacino, che ha una capacità di 4,4 milioni di metri cubi d'acqua, è sul cammino dei principali itinerari escursionistici e alpinistici del Monte Rosa. Attorno, nei mesi invernali, c'è un suggestivo anello per lo sci di fondo. La diga è di proprietà della CVA, la Compagnia Valdostana delle Acque. Profondo cordoglio ha suscitato la notizia a Rivarolo, dove Paolo D'Alonzo abitava con la famiglia: la mamma Elvira, il papà Luigi ora in pensione dopo aver lavorato per anni nell'Immobiliare Deiro di f.uorguè, e la sorella Antonella che ha uh negozio di alimentari a Torre Canavese. rl,. ■ ■ Il bacino artificiale del Gabiet e in fondo la diga da cui è precipitato il giovane operaio

Persone citate: D'alonzo, Deiro, Paolo D'alonzo, Stefano Sergi

Luoghi citati: Aosta, Borgosesia, Piemonte, Rivarolo, Torre Canavese, Valle D'aosta