Saddam riappare con un nastro: governo dì servi di Maurizio Molinari

Saddam riappare con un nastro: governo dì servi L'EX DITTATORE HA FATTO AVERE UNACASSETTAAUDIO ALLATV ALARABYACHE INVITAGLI IRACHENI ALLAJIHAD Saddam riappare con un nastro: governo dì servi Trionfo di Blair al Congresso Usa Maurizio Molinari inviato a WASHINGTON Saddam Hussein toma a farsi vivo nell'anniversario del Baath minacciando il nuovo consigho iracheno e beffeggiando i leader di Londra e Washington nel giorno in cui Tony Blair è intervenuto di fronte al Congresso riunito in seduta congiunta. Il nastro audio diffuso dalla tv Al Arabiya e ripreso da altre emittenti in lingua araba definisce il consigho deh'autogovemo, insediatosi all'inizio deha settimana, «creato da stranieri e servo degh stranieri, non del popolo iracheno». «Qualsiasi cosa che viene dagh occupanti è pensata e voluta per indebolire il nostro •Paese - dice la voce attribuita a Saddam Hussein -. Non c'è alternativa alla Jihad, alla resistenza agh invasori». Essere riusciti a diffondere la cassetta a così breve distanza dall'insediamento del primo governo del dopo-Saddam è una dimostrazione di forza da parte deha guerriglia del Baath. L'intento del nastro è incitare la popolazione a moltiplicare gh attacchi nel nome del passato regime e anche beffeggiare il presidente americano, George Bush, e il premier britannico, Tony Blair, per queUe armi di distruzione di massa che considerarono il casus belli ma che ancora non si trovano. «Che cosa diranno alla loro gente e all'umanità - chiede provocatoriamente la voce -, come giustificheranno al mondo lo scenario di bugie che hanno artificialmente creato contro il polo deh' Iraq, la sua leadership e la sua cultura?» Il nuovo comandante delle forze deha coalizione, generale John Abizaid, si prepara a combattere la guerriglia: «Hanno studiato i nostri metodi e procedure e sono diventati più aggressivi, ora dobbiamo essere noi a studiare i loro metodi e procedure». A Baghdad è in arrivo il vicecapo del Pentagono, Paul Wolfowitz, per appurare la situazione sul terreno e valutare la necessità - di cui fonti militari hanno parlato ieri a Washington - di inviare nuovi contingenti per rafforzare uno schieramento alleato che somma oggi circa 160 mila uomini. L'ipotesi è legata ai piani anti-guemgha di Abizaid per impedire al Baath di coghere risultati come l'assassinio awenuto ieri del sindaco di Hadithah finora distintosi per l'aiuto dato alla coalizione. Di Iraq hanno parlato ieri sera a Washington Bush e Blair al termine dell'intervento del premier britannico di fronte al Congresso che, in seduta riunita, gh ha riservato una calorosa accoglienza. Fra i temi in agenda del colloquio alla Casa Bianca vi sono stati l'ipotesi di accrescere il ruolo dell'Orni in Iraq, gh sviluppi dei negoziati di pace in Medio Oriente, la sorte di due detenuti britannici a Guantanamo che rischiano il tribunale militare e, soprattutto, il caso delle false informazioni sull'uranio circolate fra l'intelligence britannica e americana prima di finire nel dossier di accuse all'Iraq sulla base del quale i due Paesi scesero in guerra per rovesciare Saddam. Nella deposizione a porte chiuse di fronte al Senato resa giovedì sera per 4 ore e mezza il capo della Cia, George Tenet, ha confermato che fu un «alto funzionario deha Casa Bianca» a fare pressione sull'intelligence affinché inserisse nel dossier delle accuse il riferimento all'intenzione irachena di acquistare uranio in Niger. L'indiscrezione si deve al senatore democratico Dick Durbin, che dagh schermi deha tv Abc ha detto che «Tenet ha fatto il nome ma noi non possiamo rivelarlo perché siamo impegnati a mantenere la riservatezza». Il sospetto è che si tratti di Lewis Libby, capo dello staff del vicepresidente Cheney, o del consighere per la sicurezza Condoleezza Rice. Il portavoce deha Casa Bianca, Scott McCleUan, ha repheato seccamente a Durbin: «E' una descrizione senza senso dell'intervento di Tenet, da parte di un senatore deha minoranza che non ha condiviso la guerra in Iraq». Altri senatori democratici in precedenza non avevano celato l'insoddisfazione per quanto affermato da Tenet che, tornando ad assumersi la responsabilità deh' errore per il riferimento all'uranio nel discorso di Bush al Congresso del 28 gennaio, ha attribuito ad alcuni suoi funzionari l'errore di non averlo tenuto al corrente dei dettagh degh accertamenti che erano stati svolti. «Tenet è stato candido ma si è trattenuto molto, accettando la piena responsabilità» ha detto il presidente deha commissione intelligence, il senatore repubblicano Pat Roberts. , Incalzati da guerriglia e scandali Bush e Blair hanno ricevuto coi;ie una buona notizia l'esito di un sondaggio condotto sulla popolazione di Baghdad dall'istituto britannico «YouGov» per Channel4 e «The Spectator». Dall'indagine è emerso che solo il 27 per cento è contrario alla guerra che h ha liberati da Saddam e che appena il 5 per cento vorrebbe il ritomo del dittatore, mentre il 50 per cento è favorevole a «Iraqi Freedom», il 36 per cento vuole darsi un governo democratico di tipo occidentale, il 26 è per un governo islamico moderato e il 47 dice di non avere preferenze particolari fra Saddam e gh americani. L'elemento prevalente sono comunque i timori sulla sicurezza; tre intervistati su quattro definiscono la capitale più pericolosa oggi di prima deha guerra. Un senatore democratico fa sapere che Tenet ha detto di aver messo la cartella del Niger nel dossier sulle armi proibite su indicazione di un alto funzionario del governo Un soldato americano apre una valigia piena dì denaro nell'abitazione di Fadhil Salfeege al-Azawi, zio di Saddam. Sul muro, dietro la tenda, un dipinto dì nudi