Ispezioni, il Csm difende Boccassini e Colombo

Ispezioni, il Csm difende Boccassini e Colombo L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI: CONTRO I PM E STATA COMPIUTA UNA INAMMISSIBILE INTERFERENZA Ispezioni, il Csm difende Boccassini e Colombo «Il loro comportamento è stato leale». Sconfessati gli ispettori del Guardasigilli Maja Montanari L'«assoluzione» di Hda Boccassini e Gherardo Colombo da parte della Sesta commissione del Csm, era nell'aria da giorni. Ma brucia al ministro della Giustizia, Roberto Castelli, il lungo documento di dieci pagine con cui il Consiglio Superiore della Magistratura dichiara «legittimo» il comportamento dei giudici milanesi. Perchè, di fatto, quel documento sconfessa le conclusioni degh ispettori, inviati dallo stesso Guardasigilli, che avevano bacchettato i giudici di Milano, sostenendo che avrebbero opposto «in modo illegittimo» il secreto investigativo, rifiutandosi di consegnare copia del fascicolo 9520, quello da cui sono scaturiti i processi Imi-Sir e Sme. A Palazzo MaresciaUi c'è una visione diversa dei fatti: Boccassini e Colombo hanno rispettato (d'obbligo di leale collaborazione» con gli ispettori del ministro della Giustizia e la motivazione che hanno dato per rifiutale di consegnare loro il fascicolo 9520 «rientra tra quelle che alla stregua degh atti consiliari legittimano l'opposizione del segreto di indagine». Ed inoltre, la commissione ha rifissato una serie di paletti sui'limiti dell'attività di indagine da parte degh ispettori ministeriali,. suUa~«iasindaoabilità deU'attìvltàgjudiziari^/sùll'esigen-, za di tutelare l'indipenclénza.ilerQuesto il succo del documento, approvato con quattro voti a favore di tutti i componenti togati della Sesta commissione e dei laici di sinistra ed uno soltanto contrario, quello del laico della Cdl Giorgio Spangher. «La commissione ha travalicato i suoi poteri», così spiega Spangher il suo voto contrario. «Si è espressa nel merito degh specifici rapporti intercorsi tra la Procura di Milano e l'attività ispettiva del Ministero - aggiunge - cosa che non poteva fare visto che i suoi compiti avrebbero dovuto limitarsi alla sola verifica e definizione delle sfere di competenza». Ma per Giuseppe Sai-, me, togato di Magistratura Democratica e membro della Sesta commissione, nessun potere è stato «esorbitato»: «Abbiamo percorso una strada già segnata da dieci anni di attività consiliare - ribatte rispettando i poteri altrui, ma senza abdicare all'adempimento dei nostri doveri costituzionah». Un'analisi che trova d'accordo il laico dei Ds, Luigi Berlinguer: «Quella del Csm è unapronuncia molto rigorosa». Sulla stessa linea, Francesco Menditto, membro togato di Md: «La commissione ha detto con chiarezza che i pm di Milano hanno rispettato pienamente tutti i doveri su di loro incombenti. Il Csm - aggiunge - è stato costretto a intervenire nuovamente a tutela dei magistrati impegnati nei processi di Milano, in questo caso, a seguito dell'inchiesta iniziata dal Ministro della giustizia su richieste dell'imputato Previti». Anche l'Associazione Nazionale Magistrati è tutta con Boccassini e Colombo. Per l'Anm, si legge in una nota diffusa dal presidente Edmondo Bruti Liberati, gh ispettori «hanno compiuto un'inammissibile interferenza su un atto giurisdizionale». Ma a questo punto, «nella situazione che si è creata, il Ministro ha il dovere di assumere rapidamente le sue determinazioni, promuovendo, se lo ritiene, l'azione disciplinare ovvero archiviando il caso». Il sindacato delle toghe, inoltre, «esprime tutta la solidarietà ai magistrati S^TATS^pltool oggetto di una campagna di delegittimazione che ha visto persino un parlamentare invocare l'arresto dei magistrati stessi». Il riferimento è alla dichiarazioni di due giorni fa di Carlo Taormina di Forza Itaha che, commentando la relazione degli ispettori, aveva invocato la «galera» per Boccassini e Colombo. E ieri, il responsabile giustizia di Forza Italia, Giuseppe Gargani è tornato alla carica: «Quella del Csm è una risposta burocratica e corporativa». Critico anche Giuseppe Consolo di Allenza Nazionale: «Ritengo che il Csm con la sua decisione che stride palesemente con le conclusioni degh ispettori di Milano abbia veramente perso una buona occasione per dare quella prova di imparzialità che in questo momento sarebbe stata particolarmente necessaria per rasserenare il clima politico-giudiziario assai infuocato. Con la sua decisione, che ritengo pilatesca, il Consigho mi ha deluso». La prossima settimana la relazione della Sesta commissione sarà all'esame del plenum di palazzo dei Marescialh. , .-ti t ^BM **sÉÈÈL. ' ^BBBHHP'i^ 3 (Ida Boccassini e Gherardo Colombo, pubblici ministeri nei processi per corruzione in corso a Milano

Luoghi citati: Milano