BREVE STORIA DELLA LAP-DANCE di Marina Verna

BREVE STORIA DELLA LAP-DANCE L'ASTROFISICO HAWKING AL NIGHT BREVE STORIA DELLA LAP-DANCE Marina Verna STEPHEN Hawking, l'astrofisico inglese che a Cambridge siede sulla cattedra che fu di Newton metaforicamente, perché in realtà siede su una carrozzella, dove l'ha inchiodato una sclerosi laterale amiotrofica - è stato visto in un night club di Londra a guardare donne nude. L'evento non è passato inosservato ed è stato divulgato dal «Daily Mirror», che si è chiesto che cosa mai facesse l'erede di Einstein tra «singolarità nude» di quella fatta. L'ipotesi dell'irriverente tabloid è che Hawking stesse cercando ispirazione per un nuovo saggio in grado di emulare il successo del bestseller «Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo», che è stato tradotto in 40 lingue e ha venduto 25 milioni di copie. Hawking ha dunque trascorso cinque ore nel club osservando un particolare tipo di corpo celeste: quello di Tiger, 19 anni, bionda e voluttuosa. «Eccellente», è stato il commento del professore all'uscita. Ma da dove potrebbe partire, questa breve storia della lap-dance? E qual è il nesso con la scienza? Il «Mirror» ipotizza che partirà dalle curve che Pitagora disegnava sulla sabbia: fu allora che gli studiosi cominciarono a chiedersi come incontrare ragazze nude senza perdere la reputazione e i conseguenti fondi di ricerca. Archimede, correndo nudo per Siracusa al grido di «Eureka!» dopo aver scoperto perché i corpi in acqua galleggiano, stabilì il principio che gli scienziati sono meglio vestiti. E i suoi studi di idrostatica furono ultimati nella vasca di casa. Ma questa è una divagazione. Tornando alla visibilità delle ragazze nude, dovettero passare quasi mille anni, ricorda il «Mirror», prima che qualcun altro affrontasse la questione dal punto di vista scientifico. Fu Galileo che, inventando il telescopio, risolse il problema di come guardarle senza farsi pizzicare. Newton, nei «Principia Dancia», arrivò alla conclusione che se le donne si tolgono gli abiti, gli uomini pagheranno per guardarle. Einstein fece un ulteriore passo avanti, fissando nell'equazione E=mc2 il nesso tra estasi e Moét&Chandon. La soluzione finale - la nudità a un palmo di naso - fu trovata da un professionista non della scienza, ma dello spettacolo, tal Whitehead, che a Londra apri «Solo per i tuoi occhi» («Only for your eyes») e chiamò «danza» quello che fino al giorno prima era chiamato strip-tease. Fu forse in quel locale che nacque l'immagine più pregnante e comprensibile della teoria della relatività: tre minuti intomo al palo sono un'eternità per lei e un lampo per lui. Il libro si concluderà probabilmente con la teoria della stringa e la scala microscopica: non dei fenomeni fisici ma dei perizomi delle danzatrici.

Persone citate: Dancia, Einstein, Hawking, Newton, Only, Pitagora, Whitehead

Luoghi citati: Cambridge, Londra, Siracusa