Si amplia la Comunità Dora Baltea
Si amplia la Comunità Dora Baltea I VANTAGGI DERIVANO DALL'ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI ASSOCIATI, CON RISPARMI PER LE FINANZE Si amplia la Comunità Dora Baltea Borgofranco e Chiaverano diventano montani Mauro Revello SETTIMO VinONE Si allargano i confini della Comunità montana Dora Baltea, che aggiunge due paesi all'elenco dei sette che già formavano l'ente e che raddoppia il numero degli abitanti. Il Consiglio regionale ha approvato l'ingresso di Borgofranco e di Chiaverano, che si affiancano a Settimo Vittone, Tavagnasco, Quincinetto, Quassolo, Nomaglio, Andrate e Carema. Si tratta, però, di un ampliamento un po' anomalo, almeno dal punto di vista economico: i nuovi entrati, infatti, non beneficeranno di alcun contributo dagli enti superiori, e neppure sono previsti trasferimenti aggiuntivi per la stessa Comunità montana. Unico vantaggio, almeno con le attuali nonnative, sarà l'organizzazione di servizi in maniera associa¬ ta, con conseguente risparmio finanziario. «I servizi integrati - dice il presidente della Dora Baltea, Giulio Roffino - sono certamente un elemento positivo, e l'ingresso di Borgofranco e Chiaverano rappresenta un'ulteriore spinta su questo percorso». Qualcosa, in realtà, si è già fatto. «Pensiamo allo Sportello Unico, per esempio - continua Roffino - e ad altre iniziative già avviate da singoli Comuni che hanno deciso di unire le loro forze». La stessa amministrazione di Borgofranco, del resto, già collabora con altri paesi dell'ente montano. «Abbiamo la polizia municipale associata con Nomaglio, Quincinetto e Settimo Vittone - spiega il sindaco, Fausto Francisca -, e con Settimo condividiamo segreteria, anagrafe e stato civile». Resta da valutare, a questo punto, l'utilità di ampliare i confini della Comunità montana, dal momento che già allo stato attuale sono possibili queste forme di collaborazione. «I servizi associati per 9 Comuni e 10 mila abitanti - continua Francisca - non potranno che essere migliori rispetto ad un territorio più ridotto. Sarà poi necessario trovare un coordinamento: per esempio è inutile avere un campo da calcio, magari poco utilizzato, in ogni paese, e non avere una piscina in tutta l'area». La gestione associata interessa parecchio anche gli amministratori di Chiaverano, che però puntano le attenzioni soprattutto su alcuni settori. «Il nostro paese - dice il sindaco Rudy Ravera Chion - si rivolge maggiormente a Ivrea e agli altri centri della Serra. Ma è innegabile che per quanto riguarda alcune strade importanti come la statale 419, oppure i boschi e la manutenzione del territorio, dobbiamo fare i conti con il Biellese e, appunto, la Comunità montana Dora Baltea. Questo, comunque, non esclude che si possa trovare il modo di gestire insieme anche altri servizi». Resta aperta la questione della presenza nel Consiglio dell'ente. Oggi ogni Comune ha tre rappresentanti, due della maggioranza e uno dell'opposizione, senza contare la distribuzione degli assessorati. Il presidente Roffino è dubbioso sulla possibilità di dare pari dignità ai nuovi entrati: «Non portano quote di contributo e non hanno territori montani, c'è una diversità di ruoli che non può essere ignorata». Replica Francisca: «Portiamo esperienze e servizi, con noi possono fare cose altrimenti difficili da realizzare». Un'immagine di Chiaverano, entrato nella Comunità montana Dora Baltea
Persone citate: Fausto Francisca, Francisca, Giulio Roffino, Mauro Revello, Roffino, Rudy Ravera Chion
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