Regio, i sindacati sospendono lo sciopero

Regio, i sindacati sospendono lo sciopero I MUSICISTI ANNUNCIANO NUOVE INIZIATIVE PER L'AUTUNNO: ILTEATRO NON PUÒ USARE MUSICHE REGISTRATE DELLE OPERE Regio, i sindacati sospendono lo sciopero Passo indietro degli orchestrali dopo la proposta di sostituirli con un ed Giovanna Favro Alla fine, nel braccio di ferro tra i vertici del Teatro Regio e il sindacato autonomo che rappresenta l'orchestra, ha ceduto la rappresentanza dei musicisti. Martedì la direzione era andata dritta per la propria strada annunciando che, in caso di sciopero, avrebbe proposto comunque al pubblico lo spettacolo, ma usando musica registrata. E ha ottenuto il suo scopo. Ieri, anche se a denti stretti, gli orchestrali hanno sospeso l'agitazione. «Sospesa, sia ben chiaro, e non "revocata": ci diamo appuntamento a quando non potranno più usare un ed al nostro posto, a meno che vogliano proporre una registrazione anche al pubblico dell'opera». Lo sciopero era stato proclamato per domani, quando approderà nel cortile di Palazzo Reale il balletto della Scala in «Sogno di una notte di mezza estate». La Fials era decisa a far saltare la prima torinese del balletto, dopo analogo risultato alla prima della «Tosca», per protesta contro l'accordo-ponte discusso in attesa del contratto nazionale e approvato dalle altre Rsu, ultima la Cisl che s'è decisa a firmare l'intesa solo dopo la consultazione dei lavoratori. L'accordo era stato approvato con r850Zo di sì, anche se l'orchestra non aveva partecipato al voto per protesta. Il sindacato dei musi- cisti s'è così ritrovato isolato: «L'uso della musica registrata spiega Elio Sosso, leader della Fials - rappresenta sul piano morale, se non giuridico, un comportamento antisindacale. Abbiamo deciso di non rivolgerci al giudice, anche per evitare di trasferire il contenzioso su un piano che non c'interessa. Sono un musicista, non mi va di affrontare una lunga vertenza giudiziaria, anche se non mi pare corretto sostituire un dipendente in sciopero non solo con un altro lavoratore, ma nemmeno con una macchina». E aggiunge: «L'azienda e le altre Rsu hanno deciso di non tener conto del fatto che un intero comparto, e parlo di quasi cento orchestrali uniti nella protesta, è contrario a quell'accordo, che verrà comunque applicato: amareggia che prevalga la forza dei numeri». Walter Vergnano, il sovrintendente, stempera i toni: «La buona notizia è che lo spettacolo sarà garantito in tutte le sue componenti e non si penalizzerà il pubblico. Avremo tempo, ora, per risolvere tutti i problemi: non sottovaluto il malumore dell'orchestra, e sono certo che riusciremo a discutere e approvare il contratto integrativo con un accordo che soddisferà tutti. In passato furono i tecnici a subire un integrativo voluto dagli altri comparti: in questo caso l'intesa che non piace alla Fials sarà appheata solo per qualche mese. Non possiamo, comunque, non applicarlo, essendo siglato dalla maggioranza delle Rsu». Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto l'erogazione fin dalla prossima busta-paga degli aumenti previsti dall'intesa. Pietro Gabriele (Cgil): «Sono contento che lo spettacolo vada in scena. In democrazia, quando si è in minoranza si accetta il volere dei più: ciò detto, se la Fials non avesse impedito alle nostre Rsu di spiegare l'accordo all'orchestra, saremmo stati più solidali con loro». Sosso replica: «Non li abbiamo invitati, come loro non ci hanno invitato alle assemblee con il coro, gli amministrativi e i tecnici, ma non abbiamo mai impedito a nessuno di parlare. E' una falsità che mi offende. In una delle nostre assemblee era presente anche Gabriele: gli ho addirittura chiesto io di prendere la parola». Più morbidi Pino Epiceno (Uil) e Nicola Milana (Cisl): «L'importante è che d'ora in poi si lavori per recuperare un clima costruttivo». «Non finirà tutto a tarallucci e vino», promette Sosso. Si vedrà. Domani andrà regolarmente in scena nel cortile di Palazzo Reale il balletto della Scala «Sogno di una notte di mezza estate» da Shakespeare Il sovrintendente Valter Vergnano

Persone citate: Elio Sosso, Giovanna Favro, Nicola Milana, Pietro Gabriele, Pino Epiceno, Shakespeare, Sosso, Valter Vergnano, Walter Vergnano