Schroeder aumenta il deficit per tagliare le tasse di Francesca Sforza

Schroeder aumenta il deficit per tagliare le tasse Schroeder aumenta il deficit per tagliare le tasse Via al piano da 7,5 miliardi con una riduzione dei sussidi e nuove privatizzazioni Francesca Sforza cofrispondente da BERLINO Gli sgravi fiscab ci saranno, e arriveranno un anno prima del previsto. In una conferenza stampa straordinaria, ieri a Berlino, il canceUiere Gerhard Schroeder e il ministro delle Finanze Hans Eiobel hanno spiegato come intendono finanziarb. La ricetta è un combinato di tagb alle sovvenzioni, aumento del debito e privatizzazioni. Ma soprattutto aumento del debito, visto che dei sette mibardi di euro previsti per il finanziamento della riforma fiscale, cinque arriveranno dalle casse dello Stato, e solo due dalle privatizzazioni. Con i tagli alle sovvenzioni, invece, il governo spera di far rispanniare allo Stato, nel corso del prossimo anno, dai 300 ai 350 mifioni di euro. Particolarmente consistenti i costi che ricadranno, a seguito della riforma, sui Laender e i comuni, che a loro volta si trove¬ ranno a dover finanziare gb sgravi fiscab, sul bvello regionale e comunale. A fronte dei sette mibardi di euro che impegneranno lo Stato, i Laender dovranno fronteggiare una spesa di 5,5 mibardi e i comuni di 3,5, per un totale di 16 miliardi. «Ma il governo non sembra aver tenuto conto delle difficoltà dei comuni - dichiara il portavoce dell'Associazione dei Comuni tedeschi che sono per lo più in grave crisi e non sanno dove trovare i finanziamenti necessari». Alla critica il governo risponde ricordando che gb effetti del pacchetto di riforme ((Agenda 2010» contribuiranno a dare respiro alle finanze di Stato, Laender e Comuni, rendendo così possibile l'assorbimento dei deficit. Per il 2004, il ministro delle Finanze prevede un disavanzo di 29 mibardi di euro, che certo non è ideale, ma «sostenibile - ha detto Eicbel - se si fa attenzione al controllo delle uscite»; il Can¬ ceUiere, d'altra parte, ha detto c;he i criteri di Maastricht saranno rispettati, anche tenendo cont.o delle positive previsioni di crescita per il 2004. A chi gb ha chiesto di commentare le recenti posizioni prèse dal presidente francese Jacques Chirac in tema dli rispetto del patto di stabibtà, Slcbroeder ha risposto dicendo che «Chirac ha fatto un discorso g.Tande e significativo, ma non si deve leggerlo alla luce di interpretazioni fuorviantì». «Il presidente francese - ha aggiunto Slcbroeder - ci ha ricordato che il piatto si chiama patto per la stabibtà e per la crescita. Tutti jiarlano sempre di stabibtà e invece non bisogna dimenticare l|'importanza della crescita. Proprio sulla base del trattato già esistente è possibile stimolare la CTescita, e su questo sono d'accordo con Chirac. E' quello che ianche noi stiamo facendo con glande approvaziorie dégU altri jdiaesi europei». Il progetto di finanziamento presentato da Schroeder e Eicbel nonba però convinto l'opposizione e le associazioni degb imprenditori. «Troppo pochi tagb e troppo poche privatizzazioni - ha commentato il leader dei liberab Guido Westerwelle - Al governo manca il coraggio di ridurre tutte le sovvenzioni del 20 per cento, come esigerebbe la nostra economia, che ha bisogno di stimob e di impulsi, non di un maggiore indebitamento». Secondo il leader deb'Associazione degb Industriab Michael Rogowski, «il progetto del governo va neUa giusta direzione, ma è sbagbato nell'attuazione». Soddisfazione, invece, dagb ambienti sindacali, che nella riduzione progressiva deUe sovvenzioni per l'industria del carbone - che non rimette però in discussione l'esistenza stessa del sussidio come si augurava l'opposizione hanno visto «un segnale positivo» per l'economia tedesca e la volontà di non procedere a colpi di tagb ai posti di lavoro. «Mi auguro che l'opposizione non si limiti a dire "no" a tutto», ha detto Schroeder, che per l'approvazione del progetto in Parlamento ha bisogno del sostegno degb avversari. Ma Angela Merkel ha definito il progetto (dnsuffidente» e ha chiesto al governo di tornare a riflettere su alcuni punti prima della pausa estiva. «Siamo pronti al dialogo», ha affermato il Cancelliere. Il cancelliere Gerhard Schroeder

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