Nuove polemiche sull'inflazione

Nuove polemiche sull'inflazione L'ISTAT: GIUGNO AL 2,60Zo Nuove polemiche sull'inflazione a L'inflazione a giugno è scesa al 2,60Zo dal 2,70Zo di maggio. È quanto ha comunicato ieri l'Istat confermando le stime preliminari diffuse il 30 giugno scorso. I prezzi, su base mensile, sono rimasti invariati. Dopo quelle dei mesi passati questi dati hanno riaperto le polemiche contro l'istituto di statistica. Prezzi di frutta e verdura alle stelle, ma «per fortuna», ironizza invece l'Intesa dei consumatori, l'inflazione scende al 2,6 per cento. «Quando - si chiedono le quattro associazioni - l'Istat verificherà accuratezza e attendibilità dei dati relativi ai prezzi territoriali? E quando, da parte dell'istituto, ci sarà la definizione di panieri articolati e specifici per fasce sociali che fotografino l'inflazione reale delle famiglie?». Anche Rifondazione Comunista contesta le stime. «Sono sbagliate - ha detto nel corso di una conferenza stampa il capogruppo alla Camera, Franco Giordano - e chiediamo che i vertici dichiarino l'errore e lo correggano». Rifondazione Comunista chiede, inoltre, che i vertici dell'Istituto di statistica vengano ascoltati dalla commissione Bilancio della Camera. L'Istat respinge le critiche di Rifondazione che tra l'altro aveva lamentato il fatto che la flessione dello 0,10Zo dell'inflazione a giugno era essenzialmente dovuta alla riduzione dei prezzi delle chiamate da fisso a mobile, applicata da Telecom a partire dall'I giugno. «L'istituto di statistica in una nota - afferma che «non ha commesso alcun errore nel valutare l'impatto delle tariffe di telefonia fissa sull'indice dei prezzi al consumo, riferito a giugno 2003».

Persone citate: Franco Giordano