Tragedia sul Cervino: muoiono alpinisti di Chivasso e di Caluso di Diego Andrà
Tragedia sul Cervino: muoiono alpinisti di Chivasso e di Caluso ERANO IN CORDATA CON UN AMICO MILANESE, ANCHE LUI DECEDUTO DOPO ESSERE CADUTI PER 500 METRI Tragedia sul Cervino: muoiono alpinisti di Chivasso e di Caluso Diego Andrà Tragedia sul Cervino: tre amici, due chivassesi e l'altro milanese, uniti da anni dalla passione per la montagna, hanno trovato la morte su quelle vette che tante volte in passato avevano affrontato senza problemi. La disgrazia quasi all'atta di domenica, mentre erano tutti e tre in cordata, imo dietro l'altro. Le vittime sono Rudy Cantagalli, 42 anni, medico chirurgo dentista con studio in via Torino 59 a Chivasso, domiciliato a Castagneto Po, frazione San Genesio e residente a Cerrina Monferrato, sulle colline dell'Alessandrino; Daniele Barale, 42 anni pure lui, impiegato presso lo stabilimento automobilistico Maggiora di Chivasso, residente in frazione Are di Caluso, in via Gorizia 14; Andrea Mouincher, 29 anni, anch'egh dentista residente a Milano. I tre amici sabato mattina hanno raggiunto Cervinia in auto e con la funivia sono poi arrivati a Plateau Rosa, dove hanno trascorso la notte presso il rifugio Homly. TI La meta di Rudy, Daniele e Andrea era proprio la vetta del Cervino, sul versante svizzero di Zermatt. Intorno alle 5 hanno lasciato il rifugio e, muniti di pile, si sono incamminati uno dietro l'altro, uniti da una corda, sui ghiacciai verso la cresta di Z'Mutt. Poca la strada percorsa e uno dei tre amici (al momento non si conosce ancora il nome di chi ha provocato la tragedia) nonostante gli scarponi chiodati è scivolato trascinando con sé i due compagni. Questi non hanno potuto fare nulla per evitare la sciagura e sono stati trascinati a catena nel vuoto. Eremo a quota 3400 e sono scivolati sul ghiaccio per oltre 500 metri. La morte è stata istantanea. Una scena aggghiacciante per un'altra cordata di alpinisti stranieri che li seguivano a breve distanza e che hanno dato immediatamente l'allarme per i soccorsi. Intanto è diventato quasi giorno e da Zermatt il Soccorso Alpino elvetico si è messo subito in movimento con un elicottero e ha raggiunto le tre vittime. Una scena straziante. Il recupero dei cadaveri è stato alquanto complesso, le salme sono state collocate nella camera mortuaria di Zermatt a disposizione della magistratura che ha aperto un'inchiesta. Le famiglie dei tre amici sono state informate dalla pohzia di Zermatt nella serata di domenica e subito i parenti si sono messi in viaggio per il riconoscimento delle salme. Poi ieri mattina in breve tempo la tragica notizia ha fatto il giro della città, dove Rudy Cantagalli e Daniele Barale erano molto conosciuti e stimati, destando viva impressione e grande dolore. Anche il Cai Chivasso, dov'erano soci da tantissimi anni, è in lutto. «La scomparsa di questi due giovani lascia un grande vuoto fra tutti noi - afferma Bruno Rebora, presidente del Cai Chivasso -. Tutti e due molto bravi e le alte quote per loro non avevano segreti. Rudy era un bravissimo maestro di sci, Daniele appassionato di sci-alpinismo e espertissimo arrampicatore. Non riesco a capire che cosa gli sia successo. Erano molto prudenti. I loro consigh ci manche- rannov. Rudy Cantagalli da alcuni anni era impegnato, con altri colleghi, in un progetto di volontariato in Perii, dove si recava periodicamente per curare i denti ai bambini. Oltre ai genitori che abitano a Chivasso, lascia la compagna Titti Cattaneo, al quinto mese di gravidanza e la piccola Gaia, di solo un anno o mezzo. Daniele Barale fino a qualche anno fa ha abitato a Chivasso, in via Siccardi 19. Ad Are di Caluso, tra breve tempo, sarebbe andato a vivere con la fidanzata Tonina. Da sinistra Daniele Barale e Rudy Cantagalli, gli alpinisti morti sul Cervino
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