«Il nostro giardino è in balia dei tir» di Patrizio Romano

«Il nostro giardino è in balia dei tir» PROTESTA DI UNA FAMIGLIA DI SAVONERA: O SI PRENDONO PROVVEDIMENTI O CI RIVOLGIAMO AL GIUDICE «Il nostro giardino è in balia dei tir» Semidistrutto dai camion che sbandano sulla tangenziale Patrizio Romano COLLEGNO Giardino con vista tangenziale. Questa è la condizione della famiglia Pia di Savonera a Collegno a dieci metri dalla tangenziale Nord. E qualche volta gli automobilisti vengono «a far visita». L'ultima? Sabato mattina. Alle 7,45 un tir sfonda il guardrail e si accascia su un lato nel giardino. «Ho sentito un forte botto - ricorda Enrico Pia -. Sono uscito e ho visto quel bisonte riverso nel mio giardino». Per fortuna solo uno spavento. «Sì, perché mia madre stava per andare nell'orto - spiega Enrico -: quel camion l'avrebbe investita in pieno. Anche mio figlio voleva tagliare l'erba, si è fermato per un caffè, sennò sarebbe stato nella traiettoria del tir». Ma per la famiglia Pia questo non è il primo incontro ravvicinato con gli utenti della tangenziale. «Ogni due o tre mesi qualcuno s'infila nel nostro giardino - ammette la moglie Marisa -. Un tir, una volta, ha travolto tutti gli attrezzi di mio marito e ha distrutto il campo di granturco. E un altro ha travolto le auto dei dipendenti posteggiate qui». Anche la mamma se l'è vista brutta. «Tempo fa ho sentito come un soffio di vento - racconta Giovanna Pia -. Mi sono voltata e c'era una Citroen capottata proprio dietro di me». Una convivenza difficile che dura da trent'anni, tra gli abitanti della cascina Bergera, fondata nel 1700, e la tangenziale. «Dopo anni di proteste e lettere all'Ativa ci hanno messo un guard-rail - dice Marisa -. Ma vicino alla discarica di Baricalla lo hanno messo doppio, da noi no, forse valgono di più i rifiuti». E di barriere antirumore nean¬ che a parlarne. «Quelle le hanno piazzate solo per i palazzi di Savonera - precisa Enrico -. Noi siamo pochi, e quindi valiamo niente». E così, per attutire un po' i rumori e la vista delle auto, hanno piantato degli alberi. «Adesso quel tir li ha travolti tutti - confessa -. E per fortuna che siamo su un rettilineo, ma ogni tanto qualcuno s'addormenta... et voilà, ce lo ritroviamo quasi in casa». Perché se il giardino è proprio a ridosso della tangenziale la cascina è a solo venti metri, con tutti i problemi di vivibilità che dà il traffico automobilistico. «Ormai ci siamo abituati, tuttavia è ancora insopportabile», sostiene Marisa. E dopo essersi visti espropriare i loro terreni, non vogliono vedersi «sfrattare» da un tir impazzito. «Adesso mi sono proprio stufato - sbotta Enrico -. Questa volta scrivo a Guariniello, non voglio aspettare che ci scappi il morto per avere una protezione». E mentre parla, seduto sul dondolo, si volta alle spalle: ogni tir potrebbe essere un killer.

Persone citate: Baricalla, Bergera, Enrico Pia, Giovanna Pia, Guariniello

Luoghi citati: Collegno