UNA CHITARRA CHE SAPEVA DI SIGARI E RUM di Carlo Rossella

UNA CHITARRA CHE SAPEVA DI SIGARI E RUM LA MORTE DI COMPAY SEGUNDO UNA CHITARRA CHE SAPEVA DI SIGARI E RUM Carlo Rossella LA vita è come un film. Immagini e colonna sonora. Musiche. Succede che la musica si interrompe. Il cantante muore. La pellicola va avanti. Muta. Francisco Repilado Munoz, ovvero Compay Segundo ha accompagnato'la mia vita. Insieme con il trio Matamoros, Benny More, Ibrahim Ferrer, Omara Portuondo, Celia Cruz, Xavier Cugat, Perez Prado. Cuba, Cuba e solo Cuba. Guajiras e mambo, rumba e cha cha cha, il duo Los Compadres e il Buena Vista Social Club. Nato 95 anni fa a Siboney, posto magico del son cubano, Compay imparò chitarra e tres a Santiago de Cuba da Sindo Garay. Un fenomeno, capace di comporre a quindici anni la inimitabile «Yo vengo aqui». Avana yankee, Avana di gangster, Avana di Fulgencio Batista, Avana di prostitute e grandi musicisti. Trionfi fino alla rivoluzione castrista. Poi l'oblio, o quasi. Niente canzoni alla radio. Lavoro in una fabbrica di tabacco, a suonare per le ragazze che confezionavano i sigari arrotolando le foglie contro le belle cosce. Tempi di oblio. Tempi di caccia per amatori, pronti a pagare fior di dollari per dischi introvabili: Cantando En El Liano, Sentimiento Guajiro, Balcon de Santiago. Gli anni Sessanta furono molto duri per chi aveva cantato con Batista. Bastava un ritornello per subire ostracismi e messe al bando. Solo nel 1970, col piccolo disgelo, la musica cambiò. Compay tornò a Santiago, riprese a suonare col Quarteto Daiquiri, dal nome di una bevanda che gli piaceva molto e con la quale umettava i Romeo y Yulieta. Suona e risuona, canta e ricanta. Compay nel volgere di poco tempo tornò al centro della scena. Piaceva a Fidel, a Raul, al direttore di Granma, il quotidiano del partito. Ebbe addirittura il passaporto, un privilegio. Concerto, a Washington allo Smithsonian nel 1988, poi l'incontro con Ry Cooder e Wim Wenders. Così i giovani di tutto il mondo hanno potuto scoprire il grande vegliardo e ascoltare la superba Chan Chan. Compay se ne andato. Lascia dietro un profumo di sigaro, di rhum, di mulatte dell'Avana. Ci lascia le sue canzoni. Dureranno, ne sono sicuro, altri 95 anni. E forse più. L'EROE DELIA MUSICA SEMPLICE Dimenticato per motivi politici è stato riscoperto da Wenders Cappelletto e Venegoni A PAGINA 25