Cervo, una via porta il nome di Vegh

Cervo, una via porta il nome di Vegh IL GRANDE MUSICISTA UNGHERESE FONDO' IL FESTIVAL DI MUSICA DA CAMERA Cervo, una via porta il nome di Vegh La targa dell'intitolazione scoperta dalla vedova del violinista CERVO. Serpeggiavano palpiti d'emozione, l'altra sera a Cervo, quando Alice Vegh, vedova di Sandor Vegh, ha scoperto la targa che intitola al grande violinista ungherese scomparso la salita al Sagrato dei Corallini, sede del Festival internazionale di musica da camera (la 40" edizione si è aperta ieri sera con il concerto inaugurale della Camerata Academica del Mozarteum di Salisburgo, di cui Vegh è stato a lungo direttore). Accanto a lei, la figha Anja, che nella direzione artistica della prestigiosa manifestazione ha raccolto l'eredità del padre, creatore del Festival neh'ormai lontano 1964, il sindaco Vittorio Desiglioli e un molti cittadini. La leggendaria figura di Vegh è stata ricordata con parole commosse nell'Oratorio di Santa Caterina (i difficili tempi dell'esordio sono stati ricordati da Franco Ferrerò), mentre il maestro Hansjoi-g Schellenberger eseguiva all'oboe alcuni deheatissimi brani diBritten. [s.d.]

Persone citate: Alice Vegh, Franco Ferrerò, Hansjoi-g Schellenberger, Sandor Vegh, Vegh, Vittorio Desiglioli

Luoghi citati: Cervo, Salisburgo