Sei canoisti savonesi nel Guinness dei primati

Sei canoisti savonesi nel Guinness dei primati DEVONO PERCORRERE 100 MIGLIA TRA BASTIA E SAVONA A BORDO DI UNA IMBARCAZIONE POLINESIANA Sei canoisti savonesi nel Guinness dei primati Tra di loro anche un atleta disabile che ha contribuito al successo del progetto SAVONA Sei pagaie e un Guinness per tutti. I canoisti Danilo Araldo, Daniele Corallo, Massimo Cromo, Mirko Bertolotto, Maurizio Ottomano, Mattia Mollo, Jacopo Fanciulli, Antonella Pollerò, Paolo PoUero e Giovanni De Francesco tentano l'impresa, nei prossimi giorni, di entrare nel Guinnes dei primati percorrendo 100 miglia con canoa polinesiana a 6 posti nella tratta Bastìa-Savona, unendo così la promozione della pratica della canoa polinesiana a quella dell'Anno Europeo deUe Persone con Disabilita. La pratica della canoa polinesiana e in continua espansione in Itaha ed Europa: le associazioni sportive del settore attestano che la disciplina, ad oggi, conta in Itaha circa 3000 praticanti. Non è nuovo, inoltre, l'interesse degh atleti disabili per questo sport. In primo luogo le canoe polinesiane, essendo state conce¬ pite per affrontare l'Oceano, sono imbarcazioni molto stabili e facili da condurre e quindi particolarmente indicate per la pratica sportiva anche da parte di persone con disabilita. Inoltre da la possibilità di praticare uno sport all'aria aperta, con facilità eh integrazione, esistono anche canoe a 2, 4 e 6 posti, con l'opportunità quindi di formare imbarcazioni miste che non discriminano a priori chi partecipa, essendo la canoa uguale per tutti. In sintesi l'attività canoistica può contribuire: ad acquisire una maggiore padronanza di se attraverso la consapevolezza di un mezzo (la barca) e dell'ambiente nel quale si pagaia; al miglioramento deUe funzioni cardiorespiratorie, dell'equilibrio e all'acquisizione di nuovi schemi motori; alla socializzazione attraverso l'inserimento nel gruppo e la co operazione. Dall'incontro delle realtà savonesi Aias (Associazione Itahana Assistenza Spastici) e Was (Wind And Sea) è nata l'idea di inserire un atleta disabile nell'equipaggio entrato nel Guinnes dei primati. L'Aias Savona Onlus è un'associazione di genitori nata nel 1970 che persegue l'obiettivo dell'integrazione sociale delle persone con disabilità attraverso la promozione e il sostegno di iniziative nell'ambito della scuola, del lavoro e del tempo libero e l'erogazione di interventi riabilitativi. La Was è un'associazione sportiva di Savona basata esclusivamente sul volontariato, che conta più di vent'anni di attività. Le sue strutture e attrezzature sulla spiaggia in via Nizza incentivano tutti coloro che desiderano praticare sport legati al mare ed ha anche provveduto, in proprio, all'abbattimento deUe barriere architettoniche per l'accesso a disabili motori, offrendo cosi a tutti i soci la possibilità di stare insieme condividendo sia la passione sportiva sia le occasioni di aggregazione e socializzazione ad essa collegate. L'Aias, in partnership con l'Associazione Sportiva Was, Csa in Centri Sportivi Aziendah Industriali (comitati della Provincia di Savona, Regione Piemonte, Regione Sardegna) la Fisd Federazione Itahana Sport Disabili Comitato Liguria, l'Associazione Sportiva Manu-ura va a Tolone (Francia), l'Unione Industriali di Torino, l'Azienda Autonoma Soggiorno Turismo Santa Teresa Gallura e il Panathlon International Savona, ha presentato il progetto «Sei Pagaie per Tutti» in risposta al bando pubblicato sulla G. U. n. 14 del 18 gennaio 2003 in occasione dell'Anno Europeo delle Persone con Disabilità. Il progetto, selezionato tra oltre 1600 presentati, è stato scelto insieme ad altri 21 e cofinanziato dalla Commissione dell'Unione Europea e del ministero del Lavoro e delle Pohtiche sociali. I sei canoisti savonesi che tenteranno di entrare nel Guinness dei primati. Tra di loro anche un atleta disabile