Essere buoni conviene di Ugo Bertone

Essere buoni conviene NEGLI STATES FA BOOM LA FINANZA ETICA E LA TENDENZA CONTAGIA L'ITALIA Essere buoni conviene E' arrivata l'ora della trasparenza Ugo Bertone «Green power», potere verde. Suona così l'ultima copertina di Barron's, la Bibbia settimanale di Wall Street destinata ai professionisti e agli appaèsionati di Borsa di tutto il mondo. Per la prima volta, in questo modo, i fondi etici si sono guadagnati il rispetto e la ribalta di un mondo che, fino a un paio di anni fa, guardava all'investimento «socialmente responsabile» con ironia, se non con sarcasmo. Nel 2002, i fondi socialmente responsabili hanno attratto 1,5 miliardi di dollari mentre il sistema del risparmio gestito ha accusato più di 10,5 mUiardi di riscatti. Il fenomeno si è ripetuto nel jrimotrimestre 2003: 4-185,3miioni per gli «ET», contro una massiccia emorragia (non era ancora tornata la stagione del Toro) per il resto del sistema. Di qui una corsa dei grandi gruppi, da Smith Bamey a Mario Gabelli, da Vanguard a State Street a fornire fondi e indici etici. Il più diffuso? Domini 400 Social Index, basato sulla selezione di 100 titoli dello Standard&Poor's che hanno passato il vaglio di criteri sociali e ambientali. Per ora i numeri, pvu ragguardevoli, non sono che una nazione del sistema: 153 miliardi di dollari distribuiti su 200 fondi etici su circa 6000 miliardi amministrati negli Usa. Ma la tendenza, dal '99, è ben definita. E non è solo questione di numeri. Spiega Peter Kinder, presidente di Kld Analytics: «Dieci-dodici anni fa tenevamo conto della corporate governance ma non dell'impatto sociale. Oggi prendiamo atto che le due sfere tendono a coincidere». Anche da noi le cifre tendono a ingannare. Secondo la Banca d'Italia, a fine 2002 erano operativi 12 fondi comuni che prevedevano esplicitamente criteri di selezione etici per le scelte di investimento; il loro patrimonio netto ammontava a 1,1 miliardi di euro, circa lo 0,30Zo di quello complessivo dei fondi italiani. Una piccola pattuglia, insomma, che comunque garantiva all'Italia U 3" posto, dietro a Gran Bretagna e Olanda, nell'Europa della finanza etica. Ma a fine giugno sono stati ben 29 i fondi che hanno pronunciato la formula di autocertificazione che dà diritto al bollino blu di Assogestioni come fondo etico. Certo, si tratta di una formula blanda (in sostanza, basta dichiarare che tra i criteri di scelta dell'investimento non figura solo il conseguimento del profitto) ma che sta a dimostrare l'attenzione crescente del sistema del risparmio. Non è una moda o una manovra d'immagine. A questo punto si può parlare di ima tendenza ben definita, magari un po' confusa, ma che forse sarebbe sbagliato voler rinchiudere in regole precise. Anche perché, dopo una fase iniziale in cui per essere «ET» bastava bandire tabacco e armi dalla Usta degh acquisti, ecco che i criteri si sono fatti più rigorosi: sono state inserite norme sulla corporate governance, con un particolare accento sulla democrazia societaria; si tiene conto delle relazioni sindacali, delle condizioni di lavoro nel mondo, dell'impatto delle produzioni sull'ambiente. ((Anche da noi, come negli Usa - spiega Andrea Bianchi di Sam, una società di rating svizzera, indipendente - si sta facendo strada la tesi che la sostenibilità non è un concetto peregrino, più o meno agganciato alla bontà. Ma un preciso valore economico: una società che non riesce a garantire la sostenibilità del suo svduppo nel tempo, non dà garanzie nemmeno sul piano delle performance future». L'esigenza di far chiarezza è sempre più sentita. Dopo il boUino blu, ecco un'altra iniziativa: le regole per la trasparenza dei fondi socialmente responsabili, curate per l'Italia dal Forum italiano per la Finanza sostenibile. «Non si tratta - spiega il segretario generale Davide Dal Maso - di definire ciò che è etico, ma di consentire al risparmiatore di sceghere il concetto di socialmente responsabile che preferisce». «L'importante incalza Luca Mattiazzi, direttore di sgr - è che sia garantito al risparmiatore il diritto di sapere. I titoli selezionati per U nostro fondo hanno il marchio di garanzia di Ethibel, società di rating che opera dal '92. Noi controllare che rispondano al vero. E i sottoscrittori possono verificare il nostro lavoro sul sito, in ogni momento», [borsa&finanza] L'ETICA MEGLIO DI S&P DOMINI 400 SOCIAL IMCIW S&P 500 INDEX '90 '91 '92 '93 '94 ^95 '96 *97 '98 '99 '00 "01 '02 '03 Fonte: KLD Research SAnalytics I MIGLIORI FONDI ETICI ITALIANI Prezzo Var.% Var.% Var.% 1 m 3 m 1 genn. AUREO WWF PIAN. TERRA 5,0910 W/o 7.m0 2,070Zo SPAOLO AZ.INT.EnCO 5,8270 W/o 7,WM 2,610Zo DUCATO EHCO GLOBALE 3,1440 W/o 7,050Zo 2,180Zo GESTIEUJEETAZIONARSO 4*7510 4» WZo 1,OS0Zo DUCATO ETICO CIVITA 4,3200 2,810Zo WZo 0,960Zo BIPlEUJEWSUinF.A70Q0 4^4750 WZo WZe 1,130Zo NORDFCNDOEr.O^.MSSTO 5,5S50 -WZo 2,570Zo 2» ETICA VALRESPBÌL 5,1720 0,96^0 2,50»Zo Nonaw. GfiSimiEET.BilANC30 5,0040 -qm 2^» 2.3SVo i fecmASRECPÌYXO 5,1430 0,410Zo 2,150Z0 Nohaw.

Persone citate: Andrea Bianchi, Davide Dal Maso, Green, Luca Mattiazzi, Mario Gabelli, Peter Kinder, Smith Bamey

Luoghi citati: Europa, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Usa