Vitiello: gli uffici giudiziari sono al collasso

Vitiello: gli uffici giudiziari sono al collasso L'ALLARME DEL SUCCESSORE DI D'AMBROSIO A MILANO Vitiello: gli uffici giudiziari sono al collasso Il ministro Castelli infuriato per la fuga di notizie sull'inchiesta condotta dai suoi ispettori MILANO «Le difficoltà della procura di Milano non erano e non sono un mistero». Ferdinando Vitiello, che della procura é capo reggente dopo il pensionamento di Gerardo D'Ambrosio, reagisce così all'impietoso ritratto che emerge neUe pagine della pre-relazione redatte dagh ispettori del ministro della Giustizia Roberto Castelli. Un vero e proprio atto di accusa nei confronti di una procura definita senza mezzi termini in «ima situazione caotica» che richiede «un urgente intervento». L'uscita di anticipazioni del documento ha mandato su tutte le furie Castelli: «È stupefacente che i risultati dell'ispezione ordinaria escano sulle agenzie di stampaprima che vengano consegnate ai ministro», ha detto, prima di annunciare un'inchiesta sulla fuga di notizie «per sapere perché e chi ha avuto interesse a divulgare queste carte». L'elenco dei problemi della procura tracciato nella pre-relazione è lungo. A cominciare dai procedimenti pendenti. Numerosissimi, sicuramente, anche se gh ispettori ammettono di non essere riusciti ad avere nessuna certezza sul loro numero. Troppo breve il lasso di tempo dell'ispezione ordinaria per «procedere agh aggiustamenti necessari per la compilazione di un'affidabile rassegna numerica». Ci sono stando alla relazione - magistrati che risultano assegnatari di mighaia di procedimenti e altri di poche decine, mentre molti fascicoli risultano assegnati a magistrati non più in servizio a Milano anche da dieci anni. Altro a-oblema: i tempi di esecuzione delle sentenze diventate definitive. Dal '99 si sono allungati anche di due anni, tanto da poter vanificare - denunciano gh ispettori - «tutta l'attività giurisdizionale faticosamente esplicata». Altro punto dolente, il «regi¬ stro generale informatizzato», che è un po' la memoria centrale di tutte le attività della procura. «La sua tenuta - scrivono gh ispettori - è gravemente carente a causa delle numerose mancate annotazioni deUe vicende». Ne deriva, secondo gh ispettori, che anche «l'attività di direzione e vigilanza del capo dell'ufficio (il procuratore, ndr) non appare utilmente esplicabile». Le indagini degh 007 del ministro hanno fatto inoltre emergere «la mancanza di numerose unità di personale amministrativo, «in particolare nelle qualifiche apicali». Il dirigente amministrativo è stato nominato a distanza di quasi due anni dal collocamento in pensione del precedente e ha preso servizio solo nel marzo di quest'anno. Inoltre gh ispettori denunciano «una mancanza di coordinamento tra le cancellerie» e ritardi nell'iscrizione delle notizie di reato a causa deUe «numerose informative pervenu¬ te e del poco personale in servizio» nel settore. La pre-relazione, frutto dell'ispezione conclusasi nelle scorse settimane, è stata redatta il 24 giugno scorso e poi inviata agh uffici competenti: procura deUa Repubblica, procura generale, canceUeria deUa procura e ispettorato generale. Per la procura, è una bocciatura senza appello: «La situazione - scrivono gli 007 rispetto a quanto emerso dalla precedente ispezione, è mutata in senso negativo con l'unificazione degh unici (procure presso il Tribunale e presso l'ex Pretura, ndr), con un continuo aggravarsi delle disfunzioni fino a giungere a uno stato di precarietà e non controllo anche per l'enorme carico di fascicoh ereditato». Vitiello, dal canto suo, riconosce la fondatezza di molti dei rilievi, ma li spiega soprattutto con le «note carenze d'organico», in particolare, tra il personale ). A proposito del- la tenuta del registro generale, poi, sottolinea come l'unificazione deUe due procure abbia comportato «l'iscrizione di centinaia di mighaia di procedimenti». La riforma del giudice unico, per il reggente, quindi, ha aggravato notevolmente i problemi dell'ufficio. Ora, per il magistrato, si tratta di «accogliere, per quanto possibile, gh inviti, i suggerimenti degh ispettori» la cui pre-relazione richiederà «un attento e approfondito studio». [r. m.] II ministro Roberto Castelli

Persone citate: Castelli, D'ambrosio, Ferdinando Vitiello, Gerardo D'ambrosio, Roberto Castelli, Vitiello

Luoghi citati: Milano