Neppure l'inondazione ha fermato la crescita del Moncalieri Golf Club

Neppure l'inondazione ha fermato la crescita del Moncalieri Golf Club IL CIRCOLO VANTA 400 SOCI E DISPONE DI NOVE BUCHE (PAR 32) Neppure l'inondazione ha fermato la crescita del Moncalieri Golf Club Gian dell'Erba Lo sovrasta, austero, il Castello di Moncalieri, e le sue 9 buche lunghe 2296 metri, par 32, lambiscono le rive del Po. Il Moncalieri Golf Club accoglie soci e giocatori nel parco delle Vallere, al termine di corso Unità d'Italia. Non ha nemmeno due anni ma già ha saputo farsi apprezzare per la validità tecnica del suo "course" e per l'atmosfera distesa che si respira nella sua club-house. «L'inizio non è stato facile - dice il presidente Renzo Varia - anche se eravamo partiti bene. C'era voluto qualche tempo per reperire i terreni necessari a creare le 9 buche, ma eravamo riusciti a mettere tutti i proprietari d'accordo. Ottenuti i permessi, l'architetto californiano Miure Grave ciba dato gli imput necessari sul come tracciare e sistemare gli ostacoli. Poi io ho rimodernato a mio giudizio». Renzo Varia, ex banchiere nel cuneese, si è innamorato del golf e non è nuovo a imprese del genere. In un passato recente si è già occupato della direzione tecnica e dei lavori de Il Bricco (Cuneo), ha ristrutturato il golf di Cherasco dopo l'alluvione «facendo grande esperienza», ha seguito la creazione di Villa Carolina (Alessandria), ha curato l'installazione delle 18 buche del circolo sardo Is Arenas, nato nel 1999. «Tornando al Moncalieri - spiega Varia - iniziammo i lavori nell'aprile del 2000, facendoli seguire a ruota da quelli per la ristrutturazione dell'ex bocciofila, sì da trasformarla in un'accogliente club house. Nell'ottobre di quello stesso anno, a semina ormai quasi ultimata, le piogge fanno esondare il Po. Le sue acque limacciose piombano sul terreno indifeso, spazzano tutto e distruggono buche, coUinette, green e bunker appena creati. Un vero disastro. Abbiamo dovuto ricominciare tutto daccapo». Il ripristino del Golf Club Moncalieri finisce nella primavera del 2001, va in porto la ristrutturazione della club house, nel febbraio del 2002 apre il campo pratica poi, durante la stagione, via via, vengono rese funzionanti le 9 buche. L'iniziativa è partita da un'idea di Renzo Varia e di Ciccio Cravetto e oggi il "Moncalieri" vanta 400 soci, dei quali una gran parte neofiti, che hanno trovato nel golfil loro sport. E' stato subito costituito il Club dei Giovani, una trentina, seguiti con pazienza e diligenza da Paola Delpodio, madre di Matteo, il bravo dilettante diciassettenne del Circolo Golf Torino. Ragazzi e ragazze, dagli 8 ai 18 anni imparano sotto la guida dei quattro professionisti del "Moncaheri": Maurizio Bardi, Luca Gandolfi, Luca Servelli e Gionata Baglioni, figho del direttore Roberto. «Forse a scapito delle buche - dice Varia - abbiamo voluto un grande campo pratica, con 35 postazioni, lungo 250 metri. Poi il pitching green per gli approcci alla buca, il putting green, il bunker di sabbia per allenar¬ si ad uscirne. La club house ha una superficie di 2000 metri quadri, Roberta Tirante di Golf Tmie di via Pomba gestisce il pro-shop». Il "Moncalieri" conta su ottimi rapporti con l'amministrazione di Moncalieri e l'ente Parco delle Vallere. La città è stata da poco qualificata "città di interesse turistico" e, tra i vari programmi, l'amministrazione ha inserito anche il Moncalieri Golf Club. Una bella visione dei Moncalieri GolfClub che sorge ai piedi del castello