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Una bussola spirituale a Bose figure ft fatti Una bussola spirituale a Bose Un'estiva oasi spirituale? La comunità di Bose, di cui è priore il sessantenne Enzo Bianchi, fra le voci postconciliari più nitide, e profetiche. Via via le sue meditazioni diventano libro, ciascun libro una bussola, un'ancora, un momento di frescura (quella che dava a Giona l'alberello fatto crescere da Dio sulla sua testa, in ebraico «Qiqajón» - «Qiqajòn» si chiama la Lettera che almeno due volte l'anno, a Natale e a Pentecoste, le monache e i monaci, di chiese cristiane diverse, inviano agli amici, nell'ultima non si esita ad avvertire : «La nostra società sta facendo passi decisi verso la barbarie, regressione e involuzione minacciano tutti i cammini faticosamente intrapresi dal dopoguerra in poi»). «Cristiani nella società» è l'opera appena uscita di Enzo Bianchi (da Rizzoli), attraversata dalla consapevolezza che «l'altro non è l'inferno, ma la sola salvezza che abbiamo». Mentre, per i tipi di Einaudi, è annunciata una «Vita di Gesù», percorsa dalla certezza di Mauriac che nella vita di ogni uomo c'è un Dio in agguato. Enzo Bianchi, in agosto, guiderà due corsi («Personaggi del IV Evangelo» e «Genesi 1 -11 : chi è l'uomo?»). Due viaggi nella Parola fra i numerosi in calendario. Aspettando settembre, quando si svolgerà il convegno di spiritualità ortodossa, un filo ecumenico lungo ormai undici anni, prima o poi destinato a socchiudere l'uscio della Russia a Giovanni Paolo II. (Bose-Magnano, in provincia di Biella, è raggiungibile seguendo l'autostrada Torino-Aosta, uscita a Ivrea. Per informazioni: tei. 015.679.185/fax 015.679.294, ospiti@monasterodibose.it. Per una visita virtuale: www.monasterodibose.it). Da Bose ci si accomiata macinando il grano di saggezza inciso sull'uscio davanti alla chiesa antica: «Sopra una vecchia quercia c'era un vecchio gufo più sapeva e più taceva più taceva e più sapeva».