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Cragnotti in alto mare Più vicino l'addio a Cirio NUOVE DIFFICOLTA CON I TURCHI PER IL PIANO BIS Cragnotti in alto mare Più vicino l'addio a Cirio ROMA La nottata di trattative fra la Cragnotti S- Partners e la Cukurova non ha ancora portato risultati. Ma le negoziazioni proseguono ancora: l'affannosa e difficile corsa per la messa a punto del piano alternativo di salvataggio della Cirio continua ad incontrare innumerevoli ostacoh, forse più di quanti previsti inizialmente dall'ex patron della Lazio. Ed i tempi stringono. Il 23 luglio, data fissata per l'assemblea degh obbligazionisti Cirio (in seconda convocazione visto che nel primo appuntamento in programma il 8 luglio non è stato raggiunto il quorum), si avvicina e se un eventuale piano alternativo non sarà presentato entro questo fatidico giomo, l'ultima zampata di Cragnotti per non abbandonare la multinazionale alimentare potrebbe fallire. Una svolta, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe esserci nei primi giorni della prossima settimana anche se niente è certo: una accordo fra Cragnotti e Cukurova è dato come imminente ormai da alcuni giorni, ma la situazione è sempre rimasta stabile con l'advisor al lavoro e nessuna finna. Tutto è avvolto nell'incertezza e nel mistero. Si sa solo che stanno trattando. Ma dalla Cragnotti 5partners lasciano trapelare ottimismo. Gli ambienti vicini alla Cukurova sono invece più cauti ed affennano che la strada da fare è ancora lunga, che è dura. Secondo le indiscrezioni, il piano CragnottiCukurova prevederebbe la creazione di newco, partecipata in maggioranza dallo stesso gruppo turco, per la ristrutturazione del totale dei debiti Cirio, ed il rilancio delle attività produttive e commerciali nazionah e intemazionah. La turca Cukurova dovrebbe controllare i tre quarti della società: dalle tasche turche dovrebbero infatti arrivare 300 mihoni di euro, a fronte dei 100 mihoni (in azioni e cash) che Cragnotti si sarebbe impegnato a mettere sul tavolo.