Ciampi: basta polemiche, benvenuto ai tedeschi

Ciampi: basta polemiche, benvenuto ai tedeschi L'APPELLO DEL PRESIDENTE PUBBLICATO DAL DOMENICALE DELLA BILD Ciampi: basta polemiche, benvenuto ai tedeschi «I nostri due Paesi devono tornare alla saggezza e alla cooperazione» ROMA Dopo la «bufera» BerlusconiSchulz e quella legata alle dichiarazioni del leghista Stefani, il presidente Ciampi scende in campo per cercare di ristabilire finalmente un clima cordiale e disteso nelle relazioni tra Itaha e Germania. «Non possiamo permettere che le dolorose polemiche che hanno turbato le relazioni tedesco-italiane gettino un'ombra sulla nostra futura cooperazione» ha detto il Presidente. L'appello di Ciampi è pubblicato oggi dalla Bild am Sonntag, l'edizione domenicale del più diffuso quotidiano tedesco. «I nostri due Paesi - ha aggiunto Ciampi devono tornare il prima possibile alla saggezza e alla calma. Sono fennamente convinto dell'amicizia fra Germania e Itaha e degli obiettivi che legano i due Paesi. Naturalmente, i turisti tedeschi sono molto benvenuti da noi». Un primo riscontro all'appello di Ciampi è già venuto da Otto Schily e Joschka Fischer. Mentre il cancelliere Schroeder ha deciso di mantenere il suo no alle vacanze itahane («Per quest'anno non posso far cambiare di nuovo programmi ai miei famigliari») i suoi due ministri hanno invece deciso di riposarsi sulle crete senesi. Il ministro degli Interni Otto Schily è addirittura già arrivato nel suo casale, tra Asciano e Monteroni, e quello degli Esteri Joschka Fischer ha confermato il suo abituale periodo di ferie agostane nella residenza di Torre a Castello, sempre nel territorio ascianese, ai confini con il Chianti. Schily ha solo posticipato di qualche giorno il suo consueto arrivo che era previsto agli inizi di luglio. Il ministro degli Esteri Fischer arriverà invece come ogni anno in agosto: ha già annunciato la sua presenza e sarà ospite di amici in un agriturismo. Nonostante le dimissioni di Stefani, avvenute venerdì, gh strascichi deUe polemiche dei giomi scorsi continuano comunque a farsi sentire, sia in Germania sia in Itaha. Dall'opposizione cristiano-democratica sono infatti giunte ancora critiche alla decisione di Schroeder di cancellare le ferie in Italia. Già nei giorni scorsi diversi esponenti avevano parla¬ to di populismo e manovra diversiva e ieri l'ultimo affondo l'ha dato l'ex cancelliere Cdu Helmut Kohl. «Una reazione totalmente esagerata e assolutamente inadeguata», ha dichiarato Kohl al settimanale Focus in edicola domani. Le «durature relazioni fra Germania e Itaha hanno un peso molto più grande» delle chiacchiere di un sottosegretario, ha detto. La leader Cdu Angela Merkel è stata più contenuta: ha approvato le dimissioni di Stefani ma ha anche chiesto che si metta fine alle dispute bilaterali: si dovrebbe chiudere il caso «e non gettare altra benzina sul fuoco». In Itaha a tenere banco è ancora la vicenda Stefani. «Le sue dimissioni sono giunte troppo tardi - ha detto il presidente dei deputati della Margherita Pierluigi Castagnetti - e solo per evitare al governo la sfiducia. Dopo la decisione del cancelliere Schroeder, le prime significative disdette dei turisti tedeschi e il grave allarme degli albergatori italiani, dopo la battuta infehce del nostro presidente del Consigho nei riguardi dello stesso Cancelliere - spiega Castagnetti in una nota - essendo sicuri di non avere i voti per respingere in Parlamento la mozione di sfiducia del centrosinistra hanno finalmente consighato al sottosegretario Stefani di dare le dimissioni quando ormai, purtroppo, la frittata era fatta». Analogo concetto è stato espresso da Rutelli: «Le dimissioni sono tardive, perché il danno è fatto. Se il governo avesse risolto questa questione una settimana fa, Schroeder non avrebbe annullato le sue vacanze in Itaha». Soddisfatto, infine, il presidente della giunta regionale delle Marche, Vito D'Ambrosio: «Le dimissioni del sottosegretario Stefani sono la soluzione più ovvia e più logica di ima vicenda sconcertante. È importante il fatto che si sia compresa la gravità di certe uscite e che ne siano state tratte le dovute conclusioni, anche grazie alla pressione esercitata dall'opinione pubblica. Spero - ha concluso - che questa soluzione possa rasserenare ulteriormente i rapporti tra noi e il popolo tedesco, e in particolare tra le Marche e il canceUiere Schroeder». [r. i.] Mentre il cancelliere mantiene il suo no i ministri Schily e Fischer hanno già deciso di tornare in Toscana Kohl: ma quanta esagerazione Castagnetti: le dimissioni di Stefani sono tardive li cancelliere Gerhard Schroeder

Luoghi citati: Asciano, Germania, Itaha, Italia, Marche, Roma