Un concorso per le imprese hi-tech del futuro

Un concorso per le imprese hi-tech del futuro POLITECNICO, PROVINCIA, CAMERA DI COMMERCIO E FINPIEMONTE A CACCIA DI TALENTI TECNOLOGICI Un concorso per le imprese hi-tech del futuro Offerti strutture e fondi per tradurre in realtà il sogno impossibile di molti studenti Giovanna Favro Avete in testa un'idea che vi pare geniale? Un'invenzione che potrebbe trasformarsi in impresa, in grado di trainare fatturati e occupazione nei tanti settori che concorrono all'innovazione tecnologica? E' il momento di farsi avanti e di partecipare, entro il 18 di questo mese, al concorso «Galileo Ferraris» che mette in palio 100 mila euro in denaro e servizi, e dunque finanzia e sostiene la nascita di aziende innovative ad alta intensità di conoscenza. In palio c'è la possibilità di sperimentare la fattibilità di progetti di frontiera entrando neir«I3P», ovvero r«Incubatore Imprese Innovative del PoUtecnico» costituita 4 anni fa dall'ateneo insieme a Provincia, Camera di Commercio e Finpiemonte per promuovere nuove imprese: I3P favorisce la nascita delle neo-aziende hi-tech e le assiste nella fase di decollo, per un tempo massimo di tre anni, fornendo a basso costo spazi attrezzati, servizi, consulenza, visibilità verso il mondo esterno e soprattutto un contatto diretto con i laboratori, i ricercatori e i docenti del «Poli». L'iniziativa è destinata a studenti, giovani laureati e dipendenti del Politecnico, ma anche ai «figli» dell'Università degli Studi e di altri centri di ricerca pubblici e privati. Da quest'anno, i vincitori del premio «Galileo Ferraris» (strumento principe di selezione, ma non il solo, per l'accesso all'Incubatore) concorreranno anche al «Premio nazionale per l'innovazione», con 60 mila euro in palio. A marzo sono state presentate 72 idee imprenditoriali, ma per i «cervelloni» che vorrebbero avere un'azienda «incubata» c'è ora un'altra chance: si tratta in questi giorni di presentare, entro il 18 luglio, un «business pian» per lo sviluppo della nuova impresa. Chi supererà il concorso potrebbe avere la sorte delle 9 aziende già laureatesi nell'ultimo anno o di quelle che stanno crescendo all'interno della struttura. Due esempi. «Dynamic fun» ha come core business il wireless entertainement. Vuol dire qualcosa di più complesso delle immagini o i materiali su telefono cellulare: ad esempio, «Abbiamo creato - dice uno dei soci, Stefano Colonna - una serie di giochi da fruire sul cellulare in modalità multiplayer: un game network che consente di far cimentare nello stesso gioco in contemporanea, ovunque si trovino, migliaia di persone, con possibilità di collegamenti su tivù interattive». «Dynamic fun» (che ha tra i soci anche l'ex direttore tecnico di Vitaminic Vittorio Bertela) è ancora «incubata», è uscita dal «Poh» e sta in piedi da sé con un trend di fatturati in costante crescita «E-gate», in cui sono impegnati anche due docenti dell'ateneo, che affianca le aziende interessate ad entrare nell'e-business, organizza formazione sui sistemi informativi e «fa dialogare vecchi sistemi informativi con nuove tecnologie web - racconta Guido Tabia -: abbiamo ad esempio sviluppato una piattaforma per la cessione di debiti e crediti on line attraverso la firma digitale». Se i premi in denaro per i business pian vanno dai 2 mila ai 15 mila euro (per i primi sette classificati), ulteriori 10 premi da 3 mila euro saranno assegnati dal Lisem, il Laboratorio d'intervento per lo sviluppo economico del quartiere Mirafiori Nord promosso da Comune, Csi, Corep, Csp, I3P e Isituto Mario Boella. Modulistica e regolamento sono sui siti www.i3p.it o www.lisem.it, si può far capo anche allo 011-564.5127-5162.

Persone citate: Galileo Ferraris, Giovanna Favro, Guido Tabia, Mario Boella, Stefano Colonna