Mancini: «Lazio non buttarti via»

Mancini: «Lazio non buttarti via» MIHAJLOVIC ALZA LA VOCE: «SE RESTA CHI HA RIFIUTATO IL PIANO DI SALVATAGGIO POTREMMO STRACCIARE IL NOSTRO IMPEGNO» Mancini: «Lazio non buttarti via» La grana degli ingaggi spacca lo spogliatoio ma il tecnico ha fiducia «Giochiamo un calcio super, con tre innesti vinciamo lo scudetto» intervista Marcò Ansaldo inviato a VIGO DI FASSA Se si applica al calcio il contrappasso che Dante inventava per i personaggi nelTlnfemo, a Roberto Mancini è davvero toccato il suo: lui che, da calciatore, non oppose un rifiuto ai contratti che gli sottoponevano, adesso è prigioniero delle bizze dei propri giocatori. Quelli che non firmano per andarsene dalla Lazio, bloccandone il mercato, e quelli che invece hanno sottoscritto l'impegno a ridursi lo stipendio ma cominciano a credere di essere stati fessi. «Se resta anche chi ha rifiutato di farlo, allora potremmo stracciare il nostro impegno», diceva ieri Mihajlovic, uno dei firmatari, che esclude dall'autaut il solo Stam, perché è troppo importante per la squadra. La Lazio ha un tappo sopra alla polveriera ed è questo «piano Baraldi» (dal nome dell'amministratore delegato) .^31 ' cui si è parlato quasi quantò^del «lodo Maccanico». «Sì - ammette Mancini - in questo momento la situazione dei contratti è una cappa da rimuovere al più presto. Per fare calcio e divertirsi bisogna essere tranquilli». Si stanno rovinando i rapporti personali? «Può darsi. Non è ancora successo ma il rischio esiste. Il problema è che quando si prende una decisione bisognerebbe metterci una pietra sopra e non guardare cosa fa il vicino. Mantovani mi diceva sempre: "Tu sei più bravo di Vialli ma devi guadagnare meno di lui". Beh, io firmavo ma dopo mica mi incazzavo perché Vialli aveva più di me. Avevo scelto e basta». Se n'è mèli pentito? «Beh, quando arrivai alla Lazio mi dissi che forse avrei dovuto cambiare prima per vincere di più. Ma mentre ero alla Samp non mi ponevo il problema». Insomma: chi ha accettato di guadagnare meno, non dovrebbe lamentarsi se rimane anche chi ha rifiutato di farlo? «Nessuno aveva la pistola alla tempia quando ha accettato». E' una pistola anche dire: «O firmate o portiamo i libri in tribunale per il fallimento». «Era la verità. Con certi stipendi, saremmo finiti come la Fiorentina. Chi ha firmato sa che è stato nell'interesse di tutti e che spesso si guadagnava più di quanto non fossero i meriti». Giraudo, l'amministratore delegato della Juve, dice che le società che hanno promesso stipendi superiori alle proprie possibilità e chiedono di ridurli, andrebbero penalizzate per concorrenza sleale nei confronti di chi non potè comprare quéi giocatori. Cosà replica? «Che non concordo sulla penalizzazione ma sul resto sì. Si sapeva che certi ingaggi erano fuori dimensione. Comunque la Lazio sta tornando sana: problemi ce ne sono sempre ma il peggio è passato». Lei ha chiesto ai giocatori di ridursi lo stipendio, poi ha ottenuto un bel contratto per 5 anni. Non è un controsenso? «No, perché la programmazione è lunga, considerando che la Lazio non potrà mai puntare a giocatori da 50 milioni di euro ma deve costruirsi poco a poco. E poi spero di restare anche più di 5 armi, sebbene siano tanti per un allenatore». Lei continua a definirsi allenatore però fa il dirigente, anzi dicono che faccia tutto, persino il disegno della pros:;;j «ima maglia. Vogliamo chiarirci? «Il lavoro principale è quello sul campo, il resto è una consulenza tecnica per la società. Adesso mi prende molto tempo perché c'è il mercato ma durante la stagione spero di recuperare lo spazio per un paio d'ore di calcetto o di tennis». Ne vale la pena? «Mi piace. La realtà è che io non ho mai smesso con il calcio: è come quando giocavo e dopo 10 ;iomi di vacanza già non vedevo 'ora di riprendere». Un allenatore non è la controparte del calciatore. Un allenatore-dirigente lo diventa? «Non nel senso che andrei contro i giocatori per compiacere la società. Ad esempio non mi importa se uno non ha firmato il piano Baraldi: se mi serve che giochi lo uso». Stam sarà uno di questi? «Stam lo vogliono tutti e lo capisco: lui vale due difensori, copre due ruoli, è veloce, forte, cattivo, esperto, avanza e recupera per 90 minuti. Juve, Inter, Milan sono ben messe in attacco, se vogliono potenziarsi pensano alla difesa e quindi a Stam. Ma non se ne va da qui». Lei dice che la Lazio ha bisogno di ima programmazione lunga eppure si muove come se puntasse allo scudetto. «In fondo si comincia tutti da zero e ho già una squadra buona. Certo, mi dicessero: abbiamo 40 milioni per un giocatore, prenderei Vieri o Crespo o Veron e lutto sarebbe più facile». La Lazio li aveva tutti e tre. «E a me ne basterebbe uno. Ma è inutile rimpiangerli, non potremmo avere certi giocatori senza ricadere nei problemi che stiamo superando, lo credo che si possano trovare, spendendo meno, i tre o quattro giocatori che messi con gli altri alzino il livello e ci portino a vincere». Gente come Mutu? «Ma non è facile prenderlo». A Roma criticavano Sensi ma ha preso Chivu. E voi che non avete ancora concluso niente? «Ci sono tante trattative da chiudere. Se andranno tutte in porto punterò allo scudetto, perché avrò una squadra più giovane e con più qualità di prima. Con il pregio di giocare un gran calcio collettivo e il difetto di non avere, forse, l'uomo che decide da solo il risultato. Abbiamo perso punti preziosi in partite in cui creavamo dieci occasioni senza centrarne una, e ho visto altri fare più di noi grazie a chi segnava due gol con due tiri in porta». ÉLijL Stam non parte "" Smettiamola di guardare cosa fa il vicino: chi ha accettato di guadagnare meno non aveva pistole puntate alla tempia Programmazione lunga: ho 5 anni di contratto ma spero di restare di più Creiamo tante occasioni ci manca solo l'uomo che decida la partita da solo 99 ÌiLìÌbL II peggio "" sembra passato non vedo l'ora di ricominciare Ai tempi della Samp Mantovani mi ripeteva: "Sei più bravo di Vialli ma devi guadagnare meno di lui" Se oggi mi dicessero "abbiamo 40 milioni per un giocatore" prenderei Vieri Crespo o Veron 99 Roberto Mancini è alla sua seconda stagione sulla panchina della Lazio. Guadagnerà 3,2 milioni di euro a stagione fino al 2008

Luoghi citati: Lazio, Roma, Vigo Di Fassa