Truman nel '47 offrì ad Ike la candidatura democratica di Maurizio Molinari

Truman nel '47 offrì ad Ike la candidatura democratica PUBBLICATI I DIARI: SORPRENDONO ALCUNI COMMENTI CONTRO GLI EBREI Truman nel '47 offrì ad Ike la candidatura democratica Temeva che 1 repubblicani schierassero il generale MacArthur Era disposto a fargli da vicepresidente, lasciando la Casa Bianca storia Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK SFIDA fra Eiscnhower e MacArthur per la Casa Bianca. Era questo che aveva in mente il presidente americano Harry Truman quando nel luglio del 1947 incontrò il generale Dwight «Ike» Eisenhower reduce dai trionfi militari nella campagna d'Europa per discutere dell'imminente compezione presidenziale. La rivelazione è contenuta nelle pagine dei diari di Truman rese pubbliche a Washington dagli Archivi nazionali e decrive uno scenario politico del quale si era a volte vociferato in passato ma senza mai avere alcuna conferma. Il democratico Hairy Truman nel 1947 aveva maturato la decisione di abbandonare la Casa Bianca - definita «bianca prigione» nella pagina datata 21 luglio 1947 - e temeva che il candidato più forte alle elezioni del 1948 potesse essere il generale Douglas MacArthur, l'eroe della riconquista delle Filippine che aveva raccolto la resa dell'imperatore del Giappone nella storica firma avvenuta nella rada di Tokyo. «Io e Ike crediamo che MacArthur farà un ritorno da trionfatore dell'Antica Roma negli Stati Uniti poco prima della convenzione repubblicana di Filadelfia - scriveva Truman nei suoi appunti - e gli ho detto che se ciò avverrà allora dovrà essere lui ad annunciare la candidatura per la nomination democratica, ed io sarei lieto di affiancarlo come vicepresidente» anche perché «se fossimo eletti io e la mia famiglia saremmo lieti di lasciare questa grande prigione bianca chiamata Casa Bianca». In realtà le cose andaroro diversamente: i sostenitori di MacArthur non riuscirono a ottenerne la nomination, che finì a Thomas Dewey poi sconfitto da Truman che venne così riconfermato per un altro mandato. L'intuizione su Eisenhower presidente si sarebbe rivelata esatta quattro anni Eiù tardi, ma a eleggerlo sarebero stati i repubblicani e non i democratici. Sulla base del documento diffuso è impossibile affermare se il piano di Truman fosse genuino oppure se avesse come obiettivo quello di sopravvivere politicamen- te al vertice del Paese al ritorno dal fronte dei due generali che avevano sconfitto le armate dell'Asse in Europa ed in Asia. «Io non dirò ciò che mi ha detto Ike e lui non dirà ciò che gli ho detto io», si legge al termine dell'appunto sul dialogo avuto. Dalle pagine dei diari emerge inoltre un Truman molto duro nei confronti degli ebrei, quasi al limite dell'antisemitismo. «Trovo che siano molto, molto egoisti, non si curano delle sofferenze di estoni, li- tuani, polacchi, greci, jugoslavi e finlandesi (nell'Europa del dopoguerra; ndr) una volta che hanno per loro stessi un trattamento speciale - scriveva il presidente -. Ma quando riescono ad ottenere potere fisico, politico o finanziario né Stalin né Hitler possono rivaleggiare con loro nel maltrattamento di chi sta in difficoltà, basta mettere un disgraziato al vertice e, indipendentemente se è russo, ebreo, negro, imprenditore, operaio, mormone o battista, si dimentica come stava prima». Si tratta di affermazioni che hanno causato sorpresa fra gli ebrei americani, in ragione del fatto che Truman fu il presidente che aiutò gli ebrei europei a risollevarsi dopo lo sterminio subito da parte dei nazisti e che riconobbe lo Stato di Israele. Proprio sull'emigrazione ebraica verso l'allora Palestina sotto mandato britannico Truman rivela un giudizio tagliente in un'altra pagina: «Ho parlato per dieci minuti con (il ministro del Tesoro; ndr) Henry Morgentau sulla questione della nave ebraica in Palestina d' Exodus; ndr), gli ebrei non hanno il senso delle proporzioni quando si affrontano le questioni di politica internazionale»; come dimostra il fatto che «Henry ha portato a New York un migliaio di ebrei lasciando intendere che sarebbero restati solo temporaneamente ma poi in realtà sono rimasti» causando reazioni politiche interne che nel 1946 favorirono i repubblicani. Non se ne fece poi nulla e alle elezioni fu riconfermato dopo il duello con Dewey. Eisenhower vinse (per il partito rivale) cinque anni più tardi ll generale Douglas MacArthur Truman vincitore a sorpresa alle elezioni del 1948 contro Dewey I generale Dwight Eisenhower, poi presidente nel 1953