Annullati i festiva di Avignone e Aix di Sergio Trombetta

Annullati i festiva di Avignone e Aix LO SCIOPERO DEI PRECARI ATTERRA DUE COLOSSI Annullati i festiva di Avignone e Aix Sergio Trombetta AVIGNONE Un Crollano due colossi dello spettacolo estivo francese. Sono stati annullati per sciopero i festival di Avignone e di Aix-en-Provence. Dopo il tentativo di rinviare l'apertura e il cancellamento dei primi spettacoli, Stéphane Lissner ad Aix e Bernard Faivre d'Arcier ad Avignone, i direttori dei festival che d'estate concentrano il meglio della prosa, della danza e della musica, hanno gettato la spugna e annullato settimane di programmazioni fittissime. Un fatto incredibile. Un disastro economico per mancati introiti di sbigliettamento, per annullamento di prenotazioni alberghiere, per spettacoli )rodotti e non andati in scena. La )ancarotta per i commercianti provvedimento che coinvolge anche molto turismo culturale italiano. Nelle vacanze di luglio i grandi festival francesi erano una certezza. Molti hanno più di 50 anni di vita e sono nati nell'immediato dopoguerra, quando gh intellettuah parigini scoprivano i luoghi magici del sud, la Cour d'Honneur del Palazzo dei Papi ad Avignone, il cortile dell'Arcivescovado ad Aix-en-Provence. Erano una sicurezza rispetto ai festival italiani, (sempre molto ballerini, un'estate sì e l'altra no, basta vedere quel che è successo al Festival di Nervi già resuscitato due o tre volte); erano sopravvissuti ad ogni cambiamento di govemo locale e parigino; avevano superato crisi artistiche e politiche. Non hanno retto di fronte alla rabbia degli «Intermittents du spectacle», i precari dello spettacolo. Migliaia di lavoratori del mondo dello spettacolo hanno incrociato le braccia. Mandando tutto a carte quarantotto. Uno dopo l'altro dall'inizio di luglio sono caduti i fortini di Montpellier Tfestival di danza contemporanea a cavallo fra giugno e luglio), Marsiglia, (danza e teatro). E stanno per cadere Tours, Vienne, Moulhouse, Poitiers e anche il festival di Radio-France di Montpelher. E' dagli anni 90 che lo statuto dei precari suscita un animato dibattito. In Palazzo dei Pa tredici anni il numero dei precari dello spettacolo e dell'audiovisivo è raddoppiato e le spese per la disoccupazione si sono quadruplicate generando nel 2002 un deficit di 828 milioni di euro. La protesta si è scatenata a partire dal 27 giugno dopo che un accordo che modificava il sistema di indennizzazione della disoccupazione è stato siglato fra il ministero della cultura e tre organizzazioni sindacali. Ma non la potente Cgt, la Cgil francese, maggioritaria nel mondo dello spettacolo. Di li è partita mia serie di manifestazioni e scioperi che ancora non si è ilacata e ha ridotto a un deserto 'estate francese. L'altra sera la polizia ha dovuto inteprvenire ad Aix per intercettare la violenza dei manifestanti che volevano interompere mia rappresentazione di «Traviala». Di pomeriggio ad Avignoni precari e compagnie solidali hanno mscenato mia marcia funebre per le vie della città. Ed ora, se un accordo non viene trovalo, la protesta potrebbe anche v/enire esportala all'estero. In tulli quegli spettacoli, sopialtullo di danza, che le compagnie francesi sono impegnate a presentare nei vai-i festival europei. Durissima la replica alle decisioni del ministro della cultura Aihagon che parla di «tristezza» e «rabbia». Da Aix Lissner ha commentato: «La responsabilità di questo fallimento è dei pohtici. Per anni... sia a destra che a sinistra, non si sono resi conio di quello che poteva accadere e hanno semplicemente chiuso gh occhi. Tutti sono complici dei guasti di mi sistema di cui si conoscevano gh abusi». Disilluso ad Avignone Bernard Faivre d'Arcier che in mia intervista a «Le Monde» dichiara: «Vivo la situazione con tristezza perché questo doveva essere il mio ultimo festival, trovo che era una bella edizione per festeggiare il mio adidio. Sono molto preoccupato per Avignone e gli altri festival a causa dei problemi finanziari, Ma se è la fine di un'epoca non è la fine del Festival d'Avignone. Fra Ite selliiniuie non sarò più direttore e mi metterò voientieri a fianco dei precari per dar loro una mano». pi ad Avignone Palazzo dei Papi ad Avignone

Persone citate: Avignoni, Bernard Faivre D'arcier, Lissner, Vienne