Il procuratore incontra il papà di Nadia di M. Mi.

Il procuratore incontra il papà di Nadia UCCISA DAL FIDANZATO Il procuratore incontra il papà di Nadia Nello Meneghini, il padre di Nadia, la ragazza di 20 anni assassinata un anno fa nella sua casa di via Rivalta 30 dall'ex fidanzato Antonino Rizzo, 29 anni, s'è incontrato ieri con il procuratore capo della Repupplica Marcello Maddalena. Un colloquio sereno, intenso, che ridato un po' di fiducia e serenità alla famigha torinese, così provata. Meneghini che subito dopo la sentenza aveva duramente criticato l'intervento del pm Roberto Sparagna, non ha voluto rivelare il contenuto del colloquio ma, alla fine, s'è dichiarato più «sollevato». In particolare. Meneghini era rimasto sconcertato dal fatto che a Rizzo erano state concesse le attenuanti generiche per «il buon comportamento processuale». Rizzo, aveva scritto, in più occasioni, lettere piene di insulti ai familiari della ragazza che lui aveva seviziato e strangolato con particolare ferocia. Al dottor Maddalena, l'operaio ha consegnato le copie delle denunce presentate contro Rizzo che, tra l'altro, nel corso delle perizie psichiatrice a cui è stato sottoposto (hanno stabilito le sue capacità di intendere e di volere) si è scagliato più volte, sempre con i soliti insulti, contro la famigha della povera Nadia. Insomma, secondo Nello Meneghini, Rizzo, per questo ed altri motivi, non avrebbe dovuto avere il beneficio delle «attenuanti generiche» invocate non dalla difesa ma dallo stesso pm Sparagna, pure al corrente delle lettere (atroci) inviate da Rizzo alla famìglia. [m. mi.]