«Ha gli spaghetti nel cervello?»

«Ha gli spaghetti nel cervello?» «Ha gli spaghetti nel cervello?» La «Bild» ironizza, tutta la Germania boccia Stefani dal corrispondente a BERLINO Sarà che l'estate ha allentato i ritmi del lavoro parlamentare, e che le vacanze sono alle porte, ma non c'è stato quasi nessun politico, in Germania, che si sia astenuto dal commentare l'articolo del sottosegretario Stefani pubblicato sulla «Padania» del 3 luglio. Il superministro dell'Economia Wolfgang Clement, dopo aver saputo della decisione del cancelliere di annullare il viaggio in Italia se dal govemo non arriverà un chiaro messaggio in direzione delle dichiarazioni di Frattini, ha detto che «non è il caso di compromettere i rapporti tra Italia e Germania» per colpa di un sottosegretario «maldestro», ma ha anche aggiunto che sarebbe meglio se un tipo così «fosse licenziato». A favore delle dimissioni di Stefani si sono espressi anche il parlamentare Spd Ludwig Stiegler, il capogruppo della Cdu Peter Hintze e il liberale Werner Hoyer. Allo scompiglio politico si è aggiunto inoltre quello degli operatori turistici tedeschi, che hanno tempestato la cancelleria di fax e telefonate offrendo in alternativa alle Marche le meraviglie del Baltico, la natura incontaminata delle isole Frisone, il fascino delle montagne sassoni. Per fortuna appelli analoghi sono arrivati anche dall'Italia - il presidente della Regione Marche Vito D'Ambrosio, in riferimento a Stefani, ha parlato di un caso di «amnesia istituzionale» - e dunque la partita per le vacanze del cancelliere è ancora aperta. Si è fatto avanti persino l'incriminato Stefani, che ha offerto al cancelliere ospitalità sul Lago di Gar- da. Si è fatto avanti anche il Sudtirolo: «Cancelliere, venga da noi, vedrà che passerà un'estate indimenticabile». Forte anche l'impatto della prima pagina del quotidiano popolare «Bild», che sotto la foto d^l sottosegretario Stefani titolava: «Ma che ha gli spaghetti nel cervello?». Il risultato è stato che il centralino del consolato italiano è stato intasato dalle proteste: cittadini comuni, soprattutto tedeschi, comunicavano di voler rinunciare alle vacanze in Italia. «Ero indecisa se andare in Grecia o in Sicilia - scrive via fax una signora di Leverkuesen Beh, dopo quello che ho letto in quusti giorni ho deciso che l'Italia non fa per me, e poi la Grecia è bella lo stesso». La signora di Leverkuesen, purtroppo, non è un caso isolato. Da Bruxelles, nel frattempo, sono arrivate numerose dichiarazioni di distensione in direzione del govemo di Berlino. Il ministro leghista del Welfare Roberto Maroni, nel prendere le distanze dal compagno di partito, ha ammesso di non condividere le affermazioni di Stefani, che secondo lui sono state fatte «a titolo personale». Rocco Bottiglione ha liquidato l'articolo di Stefani con la parola: «Sciocchezze». Se si vanno a spulciare i giornali secondari - ha aggiunto - «di sciocchezze se ne trovano, tante, ih Italia e all'estero». A un giornalista che gli chiedeva che cosa dice ai turisti tedeschi che decidono di venire in Italia, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha risposto con una battuta: «Willkommen». Distensione in corso? Come ha osservato l'agenzia di stampa tedesca: «Schroeder non ha ancora fatto le valigie». E finché Schroeder non ha fatto le valigie - con destinazione Italia - l'incidente non è chiuso. [f. s.l