Parte l'aumento Fiat, volano lfi ed lfil

Parte l'aumento Fiat, volano lfi ed lfil LE DUE HOLDING RECUPERANO OLTRE L'8%, STABILE LA CASA TORINESE. WINTELER: GESTIONE DINAMICA DEL PORTAFOGLIO Parte l'aumento Fiat, volano lfi ed lfil Buona accoglienza del mercato. Gabetti: pieno appoggio al Lingotto Flavia Podestà MILANO Lingotto e dintorni continuano a stupire. Per la capacità di muoversi in controtendenza e, se del caso, smentire le previsioni della vigilia. Visti i chiari di luna che abitualmente accompagnano le prime battute delle operazioni sul capitale si sarebbe potuto mettere in conto di tutto ieri, quando ai box di partenza in Piazza Affari il gruppo Agnelli si presentava con tre ricapitalizzazioni. Con l'aumento di capitale della Fiat per massimi 1.842 milioni di euro, mediante emissione (h 368.457.108 nuove azioni ordinarie da offrire in opzione ai soci in ragione di 3 ordinarie ogni 5 azioni di qualsiasi categoria possedute, al prezzo unitario di 5 euro (e, dunque), al nominale). L'aumento dell'Ifil che si è impegnata a seguire prò quota la ricapitalizzazione del Lingotto di cui detiene il 30,39^0 del capitale, per un esborso complessivo di 565 milioni, in parte autofinanziati e in parte con risorse raccolte sul mercato a conferma della indipendenza delle gestimv dei due emisferi dell'impero la partecipazione in Fiat da un lato, e il portafoglio diversificato dall'altro come nbadito ieri alla comunità finanziaria dal presidente Gianluigi Gabetti e dal direttore generale Daniel Winteler. Ricapitahzzazione quella dell'Ifil che viene realizzata tramite l'emissione di 386.321.490 azioni ordinarie da offrire ai soci in ragione di 57 nuove azioni ogni 100 titoli ordinari o di risparmio posseduti, ad un prezzo di 1,3 euro: con uno sconto del 220Zo sul prezzo teorico post aumento di capitale al 4 luglio. E, dato che Tifi si è impegnata a sottoscrivere integralmente la propria quota nell'aumento Ifil, per un controvalore di 303,4 milioni di euro, ai box di partenza di Piazza Affari c'era anche la ricapitalizzazione della finanziaria di controllo del gruppo Agnelli: ma solo per meno di 200 milioni di euro, visto che 250 milioni di euro saranno assicurati dalla accomandita Giovanni AgneUi. A tutti i soci dell'Ili verranno offerte azioni ordinarie e privilegiate rispettivamente in ragione di 9 nuove azioni ogni 5 possedute della stessa categoria, al prezzo unitario di 4,5 euro: quanto dire con uno sconto del 4007o circa). Vuoi perché oggettivamente gli aumenti di capitale sono stati congeniati in modo da risultare molto convenienti; vuoi perché il mercato ha incominciato a osservare con un certo interesse il rinnovato impegno del presidente Umberto AgnelU e dell'amministratore delegato Giuseppe Morchie per disincagUare la Fiat dalle secche della crisi e - rifocalizzata tutta l'attenzione sul core business industriale di cui è stato definito con precisione e realismo il perimetro - per pilotarla verso standard competitivi comparabili con quelli della miglior concorrenza; vuoi perché qualcuno ha dovuto ricoprirsi, sta di fatto che Piazza Affari ha dovuto accompagnare l'avvio delle operazioni, che saranno completate entro il mese, con un segno positivo. Non solo non ha affossato i titoli del Lingotto che, dopo una giornata poco mossa, hanno persino messo a segno nell'after hours un piccolo apprezzamento ^0,880Zo), ma ha addirittura messo il turbo a quelli della finanziaria di controllo e della holding di partecipazioni industriali: si apprezzano dell'8,16% le Ifi privilegio, dell'8,34% le Ifil ordinarie e dell'8,1907o le Ifil risparmio. Del resto - nel road show di avvio dell'aumento - Winteler si era detto convinto che i titoli della holding di partecipazioni del gruppo AgneUi avessero ormai toccato il fondo in Piazza Affari dove, a suo giudizio, non erano stati apprezzati a dovere né il fatto che, a dispetto della correzione al ribasso del rating da parte di Standard 5- Poor's «Sii è una delle rarissime holding ad avere un A-», né la potenzialità di upside dei due terzi del portafoglio del gruppo: solo per un terzo investito in Fiat. Il perfetto gioco di squadra tra Gabetti e Winteler è servito a distinguere nettamente l'approccio con cui il vertice dell'Ifil affronta le due Provincie - parlando di ((presidio attivo» relativamente alla Fiat, e di «gestione dinamica» per gli altri investimenti - e per affermare le due priorità assolute: la riduzione del debito (per disporre di una leva più netta per eventuali acquisizioni), il ritomo alla remunerazione dei soci, sia in termini di capital gain (e dunque con l'apprezzamento in Borsa) sia con il ritomo alla distribuzione di un dividendo (programmata già per l'anno prossimo). «Precondizione per entrambe - ha detto Winteler - è la gestione attiva del portafoglio parte¬ cipazioni)): cui il groppo si dedicherà neiprossimi 18/24 mesi non necessariamente cedendo tutto il cedibile per affrontare investimenti più remunerativi, ma cercando di esprimere e cogliere il valore intrinseco inespresso come è avvenuto, per esempio, con il gruppo Worms da cui Ifil ha incassato negli ultimi dodici mesi 270 miUoni di euro (tra dividendi ordinari e straordinari e buy back 2002). Quanto alle motivazioni che hanno portato Ifil ad accompagnare la ricapitalizzazione della Fiat Gabetti e Winteler hanno addotto da un lato la totale fiducia nell'azione congiunta AgneUi - Morchio e neUa bontà del piano industriale costruito daU'amministratore delegato, e daU'altro la convinzione che dotare U lingotto di risorse aggiuntive rispetto aUe necessità del piano che si autofinanzia, significhi ridurre U rischio di realizzazione del piano stesso. Erogazione di risorse che non dovrebbe avere repliche per i quattro anni di durata del piano. Gabetti, neUe vesti di vice presidente deU'Ifi, ha infine nuovamente escluso che aUe viste ci sia un accorciamento deUa catena di controUo del gruppo AgneUi. GLI AUMENTIDEL CAPITALE GIOVANNI AGNELLI ft C. SAPA 100oZo -Z 250 MILIONI 457 MILIONI 60o7o 502 MILIONI 30o7o 1,85 MILIARDI (

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