Più autonomia e spirito europeo, chiavi del futuro di Carlo Bologna

Più autonomia e spirito europeo, chiavi del futuro Più autonomia e spirito europeo, chiavi del futuro Il riconoscimento della specificità territoriale potrà esaltare la vocazione di cerniera delle Alpi Carlo Bologna IL futuro del Vco? «Passa dal riconoscimento della specificità di questo territorio così scarsamente abitato e con una superficie montana così estesa». Non ha dùbbi Enrico Borghi, presidente nazionale dell'Uncem (l'unione di comuni, comunità ed enti montani) e sindaco di Vogogna. «Il riparto delle risorse dello Stato - aggiunge - va riequilibrato per mettere anche le nostre realtà nelle stesse condizioni di altre. Altrimenti non sarà possibile governare la crescita del Vco in modo efficace. Dal riconoscimento della specificità nell'abito dello statuto della Regione arriverebbero nuove competenze per amministrare in modo più incisivo. E specificità non è privilegio, è un'occasione per ripartire alla pari». La crescita del Vco, soprattutto industriale, dovrà fare i conti con le esigenze di maggior rispetto della natura e luoghi meravigliosi. «Se continua così con il tentativo di mettere d'accordo l'acqua con l'olio dice Amelia Alberti, presidente del circolo Verbano di Legambiente non potrà funzionare. A me piace l'industria, meno quella chimica perchè troppo rischiosa in un ecosistema così deUcato e fragile. Non si può approfittare di questo territorio per fare industrie senza futuro né sapere: occorrono imprese post-moderne, con inteUigenze e conoscenze. E non credo nemmeno che il turismo possa bastare da solo». «Non dimentichiamo - dice Gian Mauro Mottini, sindaco di Domodossola - il nostro passato industriale e il fatto che le piccole imprese artigianal li sono l'ossatura dell'economia». La nuova linea -erroviaria del Sempione è inserita tra le grandi opere del governo. «Dobbiamo - aggiunge Mottini - partecipare alle scelte, partendo dal rilancio dello scalo di Domo2 e da una maggior integrazione con la Svizzera. Bisogna pensare in grande». Alberto Buzio, sindaco di Omegna, indica una carta vincente: «Bisogna mettere in rete i Comuni. Quelli più importanti, con la regia della Provincia, devono programmare insieme. Ognuna delle tre sub-aree deve rispondere alle proprie vocazioni. L'ambiente? E' la pre-condizione per lo sviluppo del territorio». Il parlamentare verbanese Marco Zacchera, di An, dal primo luglio è presidente dell'assemblea dell'Unione europea occidentale che a settembre terrà un importante vertice a Baveno e Verbania. Il Vco ha bisogno di rinsaldare, non solo in chiave turistica, il suo legame con l'Europa: «Dobbiamo - dice Zacchera - sviluppare la nostra posizione di 'area di comunicazione e di passaggio' e quindi di cerniera intemazionale, con il moltiplicarsi di iniziative interfrontaliere con la Svizzera, nuove possibilità per il Sempione (opera strutturale del governo, già approvata) con la galleria di base del Lotschberg; riuscire a far 'fermare' nel Vco chi transita perchè conosca ed usi il territorio. E dobbiamo saper approfittare dell' ospitalità del Lago Maggiore per eventi rilevanti che indirettamente rilancino sui grandi media la centralità europea del Vco e le sue strutture turistico-ambientali-ncettive. La conferenza europea della Ueo sarà un'ottima vetrina». Il sindaco di Domodossola «Da noi le piccole imprese artigianali rappresentano l'ossatura dell'economia» Da Omegna la proposta del primo cittadino «I Comuni devono programmare d'intesa»

Persone citate: Alberto Buzio, Amelia Alberti, Enrico Borghi, Gian Mauro Mottini, Mottini, Zacchera

Luoghi citati: Baveno, Domodossola, Europa, Omegna, Svizzera, Verbania, Vogogna