Rossi e la Honda, lite per il contratto

Rossi e la Honda, lite per il contratto MOTOMONDIALE: PROBLEMI PER IL PESARESE IN ATTESA DI DONINGTON Rossi e la Honda, lite per il contratto Dal prossimo anno gara in Qatar: si correrà in piena notte Per la prima volta nella sua splendida carriera, Valentino Rossi è a un bivio. Deve prendere una decisione dalla quale dipenderà gran parte del suo futuro. Domenica prossima, nel Gp di Gran Bretagna, circuito di Donin- Son, giro di boa del motomondia, non sarà tanfo importante il suo piazzamento finale (anche se non va dimenticato che il campione pesarese non va sul gradino più alto da due Gran Premi, già questa è una notizia); tutti gli occhi saranno puntati sulla complessa trattativa con la Honda per il rinnovo del contrattò. I termini sono chiari: Valentino vorrebbe legarsi per un solo anno con un congruo ritocco dell'ingaggio (si dice da 7 a 10 milioni di dollari). Alia Honda ribattono: contratto biennale e 8 milioni di dollari Prendere o lasciare. Le parti non è che siano molto vicine: Rossi sa di valere molto per la Honda. Per i giapponesi, oltre ad essere un magnifico pilota, Valen¬ tino è anche un perfetto uomo-immagine. Ragion per cui il pesarese fa a voce grossa. Anche perchè vorrebbe, tra un anno, salire magari sulla Ducati che è di Capirossi e Bayliss (gh unici «blindati» in questo mofomercafo) oppure sulla Aprilia, che è un po' più indietro della casa bolognese, ma sta crescendo in fretta. «Non mi pagano troppo, mi faccio pagare per quel che valgo», ha detto Valentino. Come dargli torto? Dall'altra parte però, i giapponesi mal sopportano i diktat, da chiunque provengano. Ecco perchè hanno imposto a Rossi di decidere nelle prossime settimane. Magari già a Donington, più probabilmente a fine mese in Germania (Sacbsenring) e sicuramente prima della sosta estiva. Soluzioni di «ripiego» non mancano di certo agb uomini del Sol Levante. Innanzitutto c'è uno spagnolo, Sete Gibemau, che corre e vince tanto quanto Valentino (tre successi a testa sinora) e che ha già rinnovato il confratto con il team Gresini e il munifico sponsor telefonico iberico. In secondo luogo c'è sempre «di scorta» un certo signor Max Biaggi, il quale smania dalla vogha di poter mettersi seduto sulla moto di Valentino da pilota «ufficiale», prendendo il posto di quel Tohru Ukawa che sembra arrivato alla pensione. La prima scelta, comunque, resta lui, Valentino da Tavullia. Ma è meglio non far saltare la mosca al naso ai giapponesi con richieste astruse, tipo il contratto annuale: nessuna azienda fornisce il miglior materiale a un pilota che, armi e bacagli, dopo 12 mesi può emigrare m un'altra scuderia: il rischio di vedersi copiati i segreti della RC21IV sarebbe troppo elevato. E mentre Valentino (e il suo staffi medita sul da farsi, la Doma, la società che organizza il motomondiale, sta muovendo i primi passi per il calendario del 2004 che dovrebbe portare ad alcune importanti novità: innanzitutto il Gp del Qatar. Gh Emirati Arabi hanno promesso un circuito a regola d'arte per i1 prossimo anno sul quale, udite uoife, si correrebbe di notte (per ragioni atmosferiche). Il solo impianto di illuminazione costerebbe 8 milioni di dollari. Unico problema: l'impianto deve ancora essere costruito, ma pare che da quelle parti non sia un problema così grande, visti i miiardi dei petrodollari. Il motomondiale dovrebbe poi tornare negli Usa, circuito di Birmingham, Alabama, prima tappa del mondiale in aprile. Unica richiesta degli americani: far correre solo la MotoGp, perchè 125 e 250 non fanno «cassetta» negli Usa. Sfaremo a vedere. f0f Rossi, distratto da problemi di contratto, da due Gp non riesce più a vincere

Persone citate: Bayliss, Capirossi, Donin, Gresini, Max Biaggi, Rossi, Sete Gibemau, Ukawa, Valentino Rossi

Luoghi citati: Alabama, Birmingham, Germania, Gran Bretagna, Qatar, Sacbsenring, Tavullia, Usa