Il Real «globale» va in Asia di Gian Antonio Orighi

Il Real «globale» va in Asia LA SOCIETÀ' REGINA DEL MERCATO CONQUISTA L'ESTREMO ORIENTE MA PENSA GIÀ' Al CONTRATTI MILIARDARI NEGLI STATI UNITI Il Real «globale» va in Asia Da HoBg Kong a Kuala Lumpur, gol e business Gian Antonio Orighi MADRID Un contratto di merchandising con l'azienda «Asd» di Hong Kong, leader in Asia del marketing sportivo, che frutterà 40 milioni di euro nei prossimi 3 anni. Una scuola di calcio a Shangai. Un ritiro estivo non più in Svizzera, ma nel cinese «Kunming Honta Sports Center». E quattro amichevoli, dal 2 al 10 agosto, a Pechino, Tokio, Hong Kong e la malesiana Kuala Lampur, a 2 mihoni di euro a partita. Il Real Madrid parte, lancia in resta, alla conquista dell'Asia. Ma non è solo un'operazione commerciale per far cassa e ammortizzare l'ingaggio di Beckham. E' molto di più. Bastava esserci, venerdì scorso, alla conferenza stampa in cui il geniale José Angel Sànchez, direttore marketing dehe merengues, illustrava al Bemabeu l'accordo con la «Asd» (Asia Sports Development). Il manager snocciolava dati che lasciavano a bocca aperta. Non solo per il colossale importo del contratto, che da solo copre i 35 milioni di euro sborsati (in quattro anni) per il bomber inglese. Ma per la strategia globale. Il marchio Real Madrid sarà venduto dall'azienda di Hong Kong (leader anche nell'organizzazione di eventi legati allo sport) in ben 17 Paesi, dalla Cina ahlndia, dall'Indonesia all'Australia, dal Pakistan alla Malesia. «Si tratta di un accordo di una dimensione senza precedenti nello sviluppo del marketing sportivo mondiale, che mira ad espandere il marchio del Real in tutte le zone di influenza del footbaU e in tutti i mercati emergenti nel futuro» ha sottolineato orgoglioso Sànchez. In pratica, 1' «Asd» venderà il nome del club a ristoranti, negozi, imprese di telefonia cellulare ed Internet. E distribuirà le sue magliette. Un business colossale: nella scorsa stagione, solo di T-shirt di Ronaldo, ne sono state vendute 1 milione di unità. E con queUe di Beckham (78 euro l'una) la squadra stima di incassare nei prossimi 3 anni la stratosferica cifra di 137 mihoni di euro. Altro dato fondamentale, per capire questa logica di «global business», rivelato da Sànchez: l'Asian Tour merergues è stato negoziato a febbraio, 4 mesi prima dell'acquisto dello «Spice Boy», popolarissimo anche in Asia e Oceania. Cioè: il prodotto bisogna farlo vedere dal vivo. Ecco la ragione delle 4 partite contro il Dragon Team di Pechino (2 agosto), il Fc Tokio (il 5), la nazionale cinese (l'B) e quella malese (il 10), incontri di cui «Asd» gestirà i diritti tv in tutto il mondo meno che in Spagna, e le edizioni in lingue locah della rivista «Hala Madrid». Non a caso, la web del Real è trilingue: in spagnolo, inglese e giapponese. «Il calcio si è trasformato in una industria» spiega il direttore sportivo Jorge Valdano. Già, ma come si fa a pubblicizzare un marchio centenario in un mercato altamente competitivo? Semphce: basta acquistare un «galàctico» ogni anno. Ecco l'asso nella manica del presidente Fiorentino Perez, un ingegnere che ha l'intrattenimento nel sangue: a 20 anni, ancora studente universitario, lanciò la fortunatissima «Guia del Ocio», la bibbia del tempo libero madrileno. Dal 2000 ha ingaggiato Figo, Zidane, Ronaldo e Becks. Acquisti che sono stati per giorni sulle prime pagine di tutti i media, trasformandoli in immensi spot mon¬ diali e gratuiti della squadra. E' con questo contesto, stigmatizzato da chi ama ancora il tradizionale e indebitato footbaU europeo («Il Real è ormai un circo», chiosa Uh Hoennes, dg del Bayem Monaco) che si spiega come mai sia stato scelto come allenatore il non esaltante portoghese Carlos Queiroz, ex numero 2 del Manchester. In questo contesto si spiega come sia appena stato ghigliottinato il pluridecorato Del Bosque. Il neomister ha proprio quel profilo che serve a Perez: è globale. Ha allenato, oltre le lusitane Sporting ed Oporto (e la nazionale Under 21 ), il «MetroStars» statunitense, il «Nagoya Crampus Eight» nipponico, le nazionale degh Emirati Arabi e del Sud-Africa. Un curriculum utilissimo in Asia e anche per la già pianificata conquista futura del Real: gh Stati Uniti, ove, grazie all'effetto Beckham, il merchandising si sta già interessando alle merengues. Rimane il tallone d'Achille deUe dirette tv della Liga in Asia ed Usa. No problem: Sanchéz propone che si giochi alle 16. Beckham è l'ultima star del mosaico miliardario del Real che con il merchandising in Asia incasserà 40 milioni di euro