Bloccati dai carabinieri per la corsa clandestina

Bloccati dai carabinieri per la corsa clandestina Bloccati dai carabinieri per la corsa clandestina Ai due giovani sequestrata l'automobile e ritirata la patente La recente normativa prevede la possibilità di confiscare i mezzi Angelo Conti E' il rito del venerdì notte: le corse in auto e moto per le strade della città. L'autodromo più amato resta il sottopasso di corso Grosseto, ma piacciono anche strada del Portone, piazza Manno (soprattutto motociclette) e corso Francia. Qui, l'altra notte alle 3, due gazzelle del Nucleo radiomobile di Rivoli sono state più veloci di una Alfa «147» e di una Clio, furiosamente impegnate in un testa e testa: le hanno raggiunte, fermate e sequestrate. Forse, verranno persino confiscate. Quanto ai due novelli Schumacher, hanno avuto l'onore di essere i primi torinesi a fare cappotto in una volta sola: venti punti di penalità e patente ritirata. Protagonisti di questa «impresa» notturna (pericolosa per i due piloti anche se in fondo ognuno può scegliere di morire come vuole; ma soprattutto per gh altri automoailisti, certo incolpevoli di tanta furia) due ragazzi di 19 anni: Andrea di Rivoli e Vincenzo di Grugliasco. Freschissimi, di patente, quindi ine- sporti, correvano inconsciamente a folle velocità lungo uno dei corsi più trafficati di Torino (il primo addirittura con l'auto della mamma). I carabinieri, una volta spenti i motori, hanno contestato loro la violazione dell'articolo 141/9 del Codice della Strada che punisce «chi gareggia in velocità con veicoli a motore, a qualsiasi titolo o per qualunque finalità, fuori dei casi di corse organizzate e autorizzate. Un reato che prevede sanzioni giustamente pesanti: arresto da uno a 8 mesi; ammenda da 516 a 5 mila 164 euro; sospensione della patente da 2 a 6 mesi, confisca del veicolo con il quale è stata commessa la violazione. Inutile il tentativo dei due giovani che hanno sostenuto di non aver partecipato a una gara vera e propria. Ma le contestazioni dei militari sono parse da subito molto precise e documentate. Piuttosto imbarazzante anche la telefonata a casa, per chiedere ai genitori di venirli a riprendere in caserma, dove erano stati trasferiti dopo il sequestro delle due auto. Tecnicamente il sequestro delle patenti è avvenuto in quanto la violazione dell'articolo 141/9 prevede la perdita secca di 10 punti, in questo caso raddoppiati perché a mettere in atto una condotta di guida tanto pericolosa erano due neo-patentati (il raddoppio è previsto nei primi 5 anni dopo l'ottenimento del documento di guida). Il sequestro delle auto è obbligatorio, nella prospettiva di una eventuale confisca che potrebbe avvenire contestualmente al processo avanti al magistrato. In questo caso, è probabile che le vetture verranno poi assegnate ai carabinieri e utilizzate come auto «civetta» per le operazioni in borghese. I militari hanno colto l'occasione per ricordare che, dalla scorsa primavera, ogni venerdì notte vengono effettuati servizi mirati a reprimere le corse in città: «I controlli spiegano al Reparto Operativo - continueranno anche nelle prossime settimane perché una città un po' più vuota ha favorito, in passato, la disputa di queste gare che spesso sono oggetto di pesanti scommesse». Per Andrea e Vincenzo, quella dell'altra notte è stata una dura lezione che va però presa per quello che è, cioè un intervento comunque volto a prevenire morti e disgrazie. Per tutti gli altri ragazzi, che infischiandosene anche delle recenti misure adottate dal Governo, continuano a gareggiare tutti i venerdì notte sul filo dei 200 all'ora c'è invece un messaggio forte e chiaro: «Con la nuova legge non si scherza più». Il pubblico riunito sul cavalcavia di corso Grosseto, luogo di ritrovo abituale per gli appassionati di corse clandestine che si affrontano la notte mettendo a rischio l'incolumità degli altri automobilisti

Persone citate: Angelo Conti, Schumacher

Luoghi citati: Grugliasco, Rivoli, Torino