Armstrong stecca la prima e Simon! vola come al Giro

Armstrong stecca la prima e Simon! vola come al Giro UN AUSTRALIANO IN MAGLIA GIALLA DOPO IL CRONOPROLOGO DI PARIGI Armstrong stecca la prima e Simon! vola come al Giro Sui 6,5 km del tracciato cittadino, il favorito è soltanto 70. Vince McGee che sfrutta un incidente di Millar, il trentino cede appena 6" all'americano reportage Giovanni Cerniti inviato a PARIGI ALMENO questo, il debutto, non l'ha dominato. E almeno questa, la prima magba gialla, non è sua. Sotto il ferro della Tour Eiffel il texano di ferro conclude il cronoprologo al settimo posto e nel suo caso, Armstrong il Dittatore, Armstrong il nuovo Cannibale, Armstrong che vuol vincere il suo quinto Tour, bisogna aggiungere «appena» settimo. Il Tour de France del Centenario concede la prima vittoria e la magba all'australiano Bradley McGee. Quasi un regalo, però. Non avesse avuto rogne alla catena il cronoprologo di Parigi l'avrebbe vinto lo scozzese David Millar, altro speciabsta della materia, secondo a un niente di 8 centesimi, un maledetto metro. H Tour ora dovrebbe esaltare il canguro McGee e invece già comincia ad almanaccare su Armstrong che non ha più stupito. Forse è la vogba di trovare un altro protagonista, un altro eroe. Ma Armstrong questo cronoprologo lo voleva vincere e l'aveva pure detto. Si era messo la magba gialla all'ultimo momento, e solo su richiesta degb organizzatori del Tour. Non gb ha portato bene. «Lo ammetto, ora sono un po' deluso - dirà dall'albei^o -. Forse ho sbagbato a non andare a provare il percorso, ma il risultato è questo e non mi sono sentito "super"». Tra i sei che l'hanno battuto ci sono due sorprese per Armstrong: Jan Ulirich, il tedescone ora con la magba celestina della gloriosa Bianchi, e Tyler Hamilton, l'ex gregario e connazionale che da due anni ha scelto la libertà. E attenzione, Gilberto Simoni è arrivato sì 210, primo della brigata itabca, ma ad appena 6" dal terribile Lance Armstrong. Sei chilometri e mezzo attorno alla Tour Eiffel, 8 curve mabgne. Un affare da speciabsti, o da Dittatori del Tour. McGee, 27 anni austrabano di Sydney, è un tipo tosto che viene dalla pista. E' campione del mondo dell'inseguimento, sa come sfidare traiettorie e soffi di vento. Abita a Nizza e corre per la Frangaise des Jeux, la società di scommesse, e questo rende febei i francesi: lo sentono come uno di loro, evviva, far finta che il povero Millar non sia stato fermato dal blocco alla catena. Terzo il basco Haimar Zubeldia e quarto Ulirich che dopo anni di patimenti può mettersi Armstrong alle spalle. Era atteso, l'ex bamboccione della Germania Est. Il Tour voleva sapere se qui si è presentato Ulirich o quel che resta di Ulirich. Si è ripresentato Ulirich. Detto che Armstrong ha perso solo il cronoprologo, non il Tour del Centenario, questa sua stecca al debutto passa veloce tra le ammiragbe e U pelotòn. Il texano di ferro non ha combinato sfracelb, e soprattutto chi aveva da rischiare se n'è potuto andare a letto soddisfatto e con qualche speranza in più. Armstrong non è sembrato meno sciolto o più pesante o meno potente. Sono gb altri, da Ulirich ad Hamilton, daBeloki a Boterò, da Simoni aMayo, a non aver accusato sfra- celli. Simoni, ad esempio, aveva messo a bilancio un distacco di 30 secondi. E invece ne ha presi appena 6 dal texano. Vorrebbe dife che nelle crono che verran- no il vincitore del Giro d'Italia, qui con la stessa bici rosa dell'ul- tima tappa e una minacciosa bandana nera sotto il casco, non rischia di affogare. Armstrong era ancora a cento metri dal traguardo e Simoni, già sul camper, aveva parole e sorrisi da vincitore. «Certo, per me il risultato di questo cronoprologo è come una vittoria - dice -. Ho sempre creduto in me stesso, me lo sentivo che sarebbe andata bene. Pensavo di perdere quei 30 secondi e mi sarei accontentato. Ora ho la conferma della mia condizione e della mia convinzione. Posso continuare a segnare...». Sognare di battere Armstrong sulle Alpi e sui Pirenei, e poi resistere nelle cronometro. Primo appuntamento, la cronosquadre di mercoledì, 69 chilometri con un paio di gobbe. Simoni l'ha detto, questo è ancora un sogno. E il terribile Armstrong, in ogni momento, potrebbe trasformarlo in incubo. Simoni è partito bene, ma sarà lunga. Anche Paolo Bettini, il campione itabano, aveva previsto 30 secondi di ritardo. Questa mattina si presenterà alla partenza con un distacco di 22" dal leader McGee e il suo sogno da realizzare. «Facciamo un po' di conti dice -. Ci sono tre traguardi volanti con abbuoni da 6 secondi e il totale fa 18. Se vinco la tappa mi prendo altri 20 secondi di abbuono e il totale diventa 38. A questo punto sapete che succede?». Che Bettini, stasera, potrebbe infilarsi nella magba gialla di McGee. Possibile? Possibilissimo. Si va verso le Ardenne, Nord-Est, le strade della LiegiBastogne-Liegi che Bettini si è già messo in tasca due volte. «E' una zona che mi piace, mi porta bene». Ci crede, ci crede davvero. «Se non sarà oggi, aspettatemi domam». E' Bettini il Cacciatore. La prima tappa partirà appena fuori Parigi, dal vecchio caffè Le Reveil-Matin ora diventato taverna mexicana. Da qui si avviò il primo Tour del 1903, da qui deve partire il Tour del Centenario. Armstrong ci teneva, ma la prima magba gialla se la porta addosso McGee. Saranno 168 km quasi piatti, un arrivo da adrenalina per Bettini e i velocisti. E come sta Petacchi, lo sprinter che al Giro d'Itaba ha oscurato Cipollini? «Benone, grazie». Non è assatanato come Bettini, non dice di puntare agb sprint con gb abbuoni e alla magba gialla. «Ma almeno una di queste prime tappe sì - ammette lo spezzino -. Sarà oggi, domani o dopodomani. Sembrano disegnate per me e le vogbo provare tutte». Per vincere al Tour del Centenario. Dove perdere può far male. Anche al terribile Armstrong. LE20tAPPEFINOAL27 IERI: cronoprologo a Parigi km 6,5 OGGI: 1a tappa St. Denis Montgeron-Meaux 168 DOMANI; 2a tappa La Ferté sous Jouarre - Sedan km 204,5 MARTEDÌ' 8/7; 3a tappa Charleville Mézières - Saint Dizier km 167,5 MERCOLEDÌ' 9/7; 4a tappa Jolnville - Saint Dizier cronosquadrekm69 GIOVEDÌ' 10/7; 5a tappa Troyes - Nevers km 195 VENERDI'11/7; 6a tappa Nevers - Lione km 230 SABAT012/7; 7a tappa Uone - Morzine km 230,5 DOMENICA 13/7; 8a tappa Sallanches - L'Alpe d,Huezkm219 LUNEDI' 14/7; 9a tappa Bourg d'Oisans - Gap km 184,5 MARTEDÌ' 15/7; IO3 tappa Gap-Marsiglia km 219,5 MERCOLEDÌ'16/7; riposo GIOVEDÌ' 17/7; 11a tappa Narbonne - Tolosa km 153,5 VENERDÌ' 18/7; 123 tappa Gaillac - Cap' Découverte crononometro individuale km 47 SABAT019/7; 13a tappa Tolosa - Plateau de Bonascrekm 197,5 DOMENICA20/7:14a tappa Saint Girons • Loudenvielle km 191,5 LUNEDI' 21/7; 15a tappa Bagnèresde Bigorre- Luz Ardiden km 159,5 MARTEDÌ'22/7; riposo MERCOLEDÌ'23/7; 16a tappa Pau-Bayonne km 197,5 GIOVEDÌ' 24/7; 1T tappa Dax - Bordeaux km 181 VENERDÌ' 25/7; 18a tappa Bourdeaux - Saint Maixentl'Ecole km 203,5 SABATO 26/7; 1 g3 tappa Pornic - Nantes a cronometro individuale km 49 DOMENICA 27/7; 203 Ville d'Avray - Parigi km 152 LE CURIOSITÀ' DELLA GRANDE BOUCLE a i colossi: 1,93 Karpets Fornaciari Fllcklnger b Lo scricciolo: 1,58 Damoulin b La mosca: 56,5 kg Botcharov a II polmone d'oro: 7,74 litri. Milesi ■ Cuore basso: 31 battiti al minuto Bladzun ■ Media statura: 1,79 m. " Media peso: 79,30 kg. " Media capacità respiratoria: 5,67 litri ■ Media battiti cardiaci: 50 al minuto GLI ISCRITTI ■ Corridor! 198 ■ Nazioni 26 ■Spagna 43 ■ Francia 39 ■ Italia 35 ■ Germania 17 ■ Belgio 8 ■ Australia 7 ■ Olanda 7 ■ StatiUniti 6 ■ Russia 5 ■ Svizzera 5 ■ Austria 4 ■ Danimarca 4 ■ Colombia 3 ■ Repubblica Ceca 2 ■ Ucraina 2 ■ Sud Africa 1 ■ Croazia 1 ■ Estonia 1 ■ Gran Bretagna 1 " Lettonia Unaheria 1 ^r'ly,,r, 'r " Kazakistan ■Norvegia a Portogallo -. . ^ "•*'ovenia a Venezuela 1 IL PEHO C33S@ km M Luz-Ardiden — Loudenviellé Plateau de Bonascre