Case popolari, rischio sfratto per mille «morosi»

Case popolari, rischio sfratto per mille «morosi» LO PREVEDE UNA LEGGE REGIONALE APPROVATA PER CONTRASTARE IL FENOMENO DELL'ABUSIVISMO NELL'EDILIZIA PUBBLICA Case popolari, rischio sfratto per mille «morosi» Allarme dai sindacati degli inquilini: qualcuno potrebbe finire sulla strada Claudio Laugeri Mille sfratti per morosità. E il rischio che qualcuno possa anche finire in mezzo a ima strada pur avendo il diritto a una casa popolare. «Situazioni che possono accadere nel pieno rispetto della legge, è questo il problema» dicono i sindacalisti Andrea Parvopasso (Sunia), Giovanni Baratta (Sicet) e Flavio Lughezzani (Uniat), specialisti nella tutela degli inquilini. La legge citata ha appena due anni, approvata dalla Regione per rendere più difficile la vita di abusivi e morosi nelle case gestite dall'Atc. «Abbiamo 130 mihardi di vecchie lire da incassare, qualcuno deve pagare il conto» tuona Giorgio Ardito, presidente dell'Agenzia territoriale per la casa. E la normativa regionale sposta parte di quel peso sulle spalle dei Comuni: entro 3 mesi dalla comunicazione di sfratto da Atc agli inquilini, l'Amministrazione deve accertare se gli inquilini hanno mancato i pagamenti per volontà oppure per indigenza. In questo modo, i «furbi» vengono cacciati e le famiglie in difficoltà vengono aiutate dal Comune (e dalla Regione) nel pagamento dell'affitto. «Tre mesi sono pochi per quegli accertamenti - spiega Parvopasso -. Per assurdo, c'è la possibilità che i Comuni non riescano a fare i controlli lasciando diventare esecutivo lo sfratto deciso da Atc. Magari quelle persone hanno diritto alla casa popolare e devono ricominciare la trafila per ottenerla». «Non è mai accaduto. Certo, in teoria è possibile, ma è inutile fasciarsi la testa prima del tempo» tagha corto Ardito. «Nella riunione di oggi (ieri, ndr) del Consorzio intercomunale torinese, abbiamo fatto presente la difficoltà a gestire la "morosità incolpevole" - spiega l'assessore all'Edilizia residenziale pubblica, Roberto Tricarico -. Sia ben chiaro, riteniamo un dovere individuare i "furbi", ma bisogna trovare un sistema per ridurre l'impatto sociale di questa normativa». Ed ecco spuntare il tentativo di «batter cassa» in Regione, chiedendo un «incremento dei fondi» destinati ad aiutare le famiglie che non possono pagare. «L'aumento di questi fondi c'è già stato, da 6 a 8 miliardi di vecchie lire spiega l'assessore regionale all'Edilizia Franco Maria Botta -. Bisogna che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. I Comuni fanno le assegnazioni ed è giusto che contribuiscano a pagare l'affitto per chi non ha la possibilità di farlo. Fermo restando l'aiuto della Regione attraverso i fondi già stanziati». Tricarico lancia anche un'altra proposta: «Sarebbe utile anche ampliare i temi previsti per il pagamento delle "morosità", in modo da consentire alle stesse famiglie di porre rimedio alle situazioni. Sul problema casa, comunque, abbiamo deciso di organizzare un gruppo di lavoro con la partecipazione di Atc, Regione, oltre ai Comuni di Torino, Borgaro e Nichelino». «A noi va bene tutto, purché ci paghino - aggiunge Ardito -. Ci sono Comuni che fanno assegnazioni provvisorie e non le trasformano mai in definitive. La conseguenza è una quantità di occupanti gli alloggi senza titolo, magari anche morosi, con i Comuni che ci chiedono di farli rimanere in quelle case». «Pagare i debiti è quasi impossibile con le penali previste dalla legge» denunciano i sindacati, che segnalano anche la «discriminazione per gli extracomunitari» nascosta negli articoli di quella normativa. «Per poter presentare domanda sono richiesti almeno 3 anni di lavoro continuato - dice Parvopasso -. Con le nuove regole di flessibilità contrattuale, è quasi impossibile. Così, finiamo per alimentare il "mercato nero" degli affitti, con personaggi che fanno pagare a peso d'oro un posto letto». I Comuni hanno tre mesi per compiere le verifiche L'Atc: dobbiamo incassare 65 milioni di arretrati in spalla e orsacchiotto di peluche in mano, una consueta immagine di sfratto

Persone citate: Andrea Parvopasso, Flavio Lughezzani, Giorgio Ardito, Giovanni Baratta, Maria Botta, Parvopasso, Roberto Tricarico, Tricarico

Luoghi citati: Atc, Borgaro, Torino