Formazione, sequestrati documenti all'Api

Formazione, sequestrati documenti all'Api TRUFFA ALLA REGIONE PER I CORSI PROFESSIONALI. L'ORGANIZZAZIONE IMPRENDITORIALE RESPINGE I SOSPETTI Formazione, sequestrati documenti all'Api Dall'inchiesta sulla Oikos emergono contatti con l'associazione Alberto Caino Truffa alla Regione sui fondi per la formazione professionale: la magistratura ha sequestrato presso Api Formazione e l'Unci Fidet (l'ente di formazione delle cooperative «bianche») la documentazione relativa ai corsi organizzati negh ultimi anni. E' il segno che l'inchiesta nata da un rapporto del Gruppo repressione frodi della Guardia di Finanza sul Consorzio Oikos si sta estendendo rapidamente? L'avvocato Guido Conte, uno dei legali dell'Associazione piccola industria, smentisce: «Non vi è da attribuire, alcun significato particolare al sequestro di cui chiederemo la revoca». I pm Giancarlo Avenati Bassi e Giordano Saggio hanno interroga¬ to a lungo, l'altro giorno, Maurizio Mazza, finito in carcere con alcuni suoi collaboratori ad Oikos, ma è ormai evidente che i magistrati guardano oltre. L'Ordinanza del Tribunale del Riesame che ha confermato la custodia cautelare in cella degli arrestati dà più di un'indicazione in questo senso. Non solo perché l'atto giudiziario, redatto dal presidente del collegio, Pier Giorgio Balestretti, accenna alle intercettazioni telefoniche inequivoche fra lo stesso Mazza e Roberto Remmert: vi si parla di «fondi neri» da costituire, di pressione sulla pohtica, di spartizione fra consorzi dell'offerta formativa. Remmert è presidente di Api Formazione e ha stretti rapporti d'affari con Mazza nei consorzi Diamanet e Ohmpo. L'or¬ dinanza traccia uno scenario di «lottizzazione» dei corsi, come se si trattasse di un mercato chiuso, e indica il coinvolgimento di almeno altri consorzi nell'inchiesta. Gli amministratori di Oikos e di alcune società consorziate sono finiti nei guai per aver chiesto e ottenuto dalla Regione - questa è l'accusa - un miliardo di lire in più rispetto ai costi sostenuti per il pagamento del personale docente nel triennio 97-99 (476 milioni di lire). Spese rendicontate e giustificate dal meccanismo di servizi aggiuntivi (selezione dei docenti, messa a punto del programma, verifica del lavoro svolto...) fatturato da società consorziate e di cui uno degh arrestati ha ammesso: «Esistevano solo sulla carta». Ma in questo modo il costo orario di un insegnante rimbalzava dalle 30-60 mila lire l'ora alle 110-160 mila. E la Regione pagava. Inevitabile approdo dell'inchiesta è la verifica di come, al settore formazione professionale e lavoro, si approvassero i progetti presentati e si controllassero i costi dichiarati, fattura per fattura. L'ordinanza apre uno squarcio riassumendo una conversazione intercettata di Mazza: «Lascia intendere la sussistenza di "contatti" privilegiati con la commissione deputata alla redazione e approvazione dei progetti...... Questo secondo possibile scenario delle indagini riporta a bomba all'interrogativo dì partenza: quanto la formazione professionale di lavoratori disoccupati e non - sostenuta da fondi Uè (45 per cento). statali (44) e regionah (11) - ha ruotato attorno a un meccanismo distorsivo finalizzato a far lievitare fìttiziamente i costi rimborsabili (Oikos è un consorzio senza fini di lucro)? I giudici del Riesame forniscono una prima risposta in base alla lettura degli atti acquisiti e parlano di una «non indifferente ramificazione, lunga protrazione e reiterazione delle condotte truffaldine per cui si procede e soprattutto» di un «inserimento delle stesse in un ampio e articolato contesto imprenditoriale ancora attivo e comunque agevolmente riproducibile». Vedremo come e quando le indagini riemergeranno dal segreto istruttorio con nuovi eventuah atti pubblici (sequestri, altri atti giudiziari). Per il momento c'è da prendere atto che per il «gruppo Mazza» le cose si sono messe maluccio. Per organizzarsi almeno come una lobby, arrestati e indagati si erano costituiti in «cellula», che si riuniva, redigeva ogni volta un verbale e lo archiviava nel computer insieme con le voci «richiesta di finanziamento», «importi ufficiali», «ritorno delle aziende», «fatturato cellula», «guadagno cellula».

Persone citate: Giancarlo Avenati, Giordano Saggio, Guido Conte, Maurizio Mazza, Mazza, Pier Giorgio Balestretti, Remmert, Roberto Remmert

Luoghi citati: Oikos