Il Cavaliere protagonista all'Independence Day

Il Cavaliere protagonista all'Independence Day DUEMILA INVITATI ALL'AMBASCIATA USA, RINGRAZIAMENTO PER L'APPOGGIO SULL'IRAQ Il Cavaliere protagonista all'Independence Day ROMA GRANDE festeggiamento, ieri sera a Villa Taverna, per l'IndepenJence Day americano, una festa alla quale il premier, Silvio Berlusconi, non ha mancato. Duemila gli ospiti presenti, per una srande serata che ha assunto quasi il simbolo di un ringraziamento per l'appoggio dato dal governo italiano alla guerra in Iraq e di riconciliazione con gli esponenti dell'opposizione parlamentare (presenti in gran numero) che alla guerra si erano opposti. Tra gli ospiti dell'ambasciatore americano Mei Sembler - con con il quale il Cavaliere sta anche preparando la prossima visita al presidente americano fissata in Texas per il 21 e 22 luglio - proprio a Berlusconi è toccata la palma di «special guest», accolto dal padrone di casa e dalla signora Betty nel modo più caloroso possibile e scortato per quasi un'ora in un lungo giro di strette di mano. «Chi crede nella libertà - ha detto Sembler - continua a difenderla. Di recente gli americani hanno compreso che due oceani non possono garantire la sopravvivenza della propria libertà». Come vuole la tradizione l'appuntamento di Villa Taverna tra decorazioni, palloncini e perfino confetti rigorosamente bianchi blu e rossi - erano presenti tante personalità. Tra loro, le più alte cariche dello Stato: dai presidenti di Camera e Senato, Pierferdinando Casini e Marcello Pera, al vicepresidente del Consigho Gianfranco Fini, uno dei pochi uomini politici che ha chiesto espressamente di mettersi in fila con gli ospiti comuni per stringere la maao dell'ambasciatore. Tra i ministri si sono visti il titolare della sanità Girolamo Sirchia e della Difesa Antonio Martino. E, an¬ cora, l'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, il leader dei Ds Piero Fassino e della Margherita Francesco Rutelli, il segretario dell'Udc Marco Follini. Tra gli ambasciatori: quello d'Israele Ehud Gol e delegato generale palestinese Nemer Hammad, ma anche quello del Giappone mischiati a tanti altri. Per il mondo economico spiccavano le presenze di «Mr. Todds», Diego della Valle e di Testone di Finmeccanica. Al suo arrivo - in piepa festa - Berlusconi è stato accolto dai coniugi Sembler con queste parole: «Duemila tra gli amici più cari sono venuti a trovarci. Scortato lungo il viale del parco da Mei e Betty, il CavaUere non si è sottratto a sorrisi e strette di mano con molti dei presenti. Nel congedarsi da Berlusconi, la signora Sembler gU ha detto: «Peccato, potevamo ballare». [r.i.l Berlusconi con l'ambasciatore americano Mei Sembler .

Luoghi citati: Giappone, Iraq, Israele, Roma, Texas