Prostituzione, sigilli a due alberghi di Massimo Numa

Prostituzione, sigilli a due alberghi NEL QUARTIERE DI SAN SALVARIO. IN MANETTE I DUE TITOLARI, IL FACTOTUM E «KATIUSCIA» IL CUI PRIMO ARRESTO RISALE AL '67 Prostituzione, sigilli a due alberghi Un titolare: le case chiuse riapriranno, anticipo solo i tempi Massimo Numa Corso Unità d'Itaba, l'eros center di Torino. Poi le sue succursali: corso Dante, corso Massimo D'Azegbo, via Ormea. La squadra mobile vuole smantellare il racket dopo il vertiginoso aumento delle prostitute dell'Est, arrivate in massa negb ultimi giorni. Ragazze giovanissime, alcune molto belle, finite sulla strada attraverso i sohti canab dell'import-export. Primo atto, l'arresto di quattro italiani e il sequestro di due alberghi nel quartiere di San Salvarlo, provvedimento inedito, seguito dai sigilli. Insomma, il messaggio del capo della mobile e del vice, Sergio Molino, che ha guidato le indagini, è chiaro: meno retate spettacolari, guerra ai boss che oiganizzano questo commercio di came umana. In carcere, per ora. Franco Pizzaleo, 45 anni, titolare dell'albeigo «Da Franco», via Michelan¬ gelo Buonarroti 11 ; Raffaele Acchiddu, 51, il factotum della premiata ditta, con il compito di taxista, vigilantes, assistente spirituale, controllore-body guard delle ragazze; Mauro Revello, 35, e la madre, cioè «la mamma», Xatiuscia Pacca, di 55, titolari dell'albergo «Versilia», via Sant'Anselmo 4, che faceva un po' da base. Diversi i ruoli. Pizzaleo è un albergatore che detiene il singolare record del «ritiro della licenza», sempre con le stesse motivazioni: mancata registrazione dei documenti dei «clienti» e altri reati legati alla prostituzione. Denunce nel '93, nel '94, nel .'95, nel '97. Adesso è diventato un agit-prop, un militante della crociata prò-apertura delle «case chiuse». «Ma cosa devo fare? Vado a rubare? Pensate che ci siano turisti o viaggiatori con l'idea di soggiornare da me? Tanto le case chiuse presto riapriranno, sono in anticipo con i tempi. E poi c'è la crisi, c'è un calo degh affari anche in questo settore», ha detto seccato al capo della squadra mobile. A lui le ragazze, che usavano le camere al terzo piano del palazzo d'epoca (per entrare bisognava pure superare ima cancellata e altre barriere) per «lavorare», passavano un gettone da 11 euro per ogni passaggio. H resto andava concordato con i clienti contattati on the road. Il «Versilia», invece, era un terminale dell'organizzazione dove rumene, russe e albanesi venivano istruite alla professione dalla «mamma», al secolo Katiuscia Pacca, 55 anni. Il passato di Katiuscia è racchiuso in un fascicolo rosa, pesante e ricco di segnalazioni. Primo arresto nel '67, poi una stagione rovente lungo i «favolosi Anni 60» e un paio di episodi minori nei primi Anni Settanta. Infine un lungo periodo di silenzio. Sino a ieri, con il nuovo arresto. La «mamma», nel '67, era uno schianto, ma con una particolare inclina¬ zione a mettersi nei guai. I suoi amici erano i «duri» della mala di allora e lei non era da meno. Fughe, sparatorie, arresti e processi. Intrigante il titolo di cronaca de La Stampa del 26 novembre 1969: «Colpo di tacco in testa al cliente troppo avaro». Lei voleva 10 mila lire, lui rifiutò e firn all'ospedale con la testa rotta. La «mamma», secondo gli investigatori della mobile, era ormai una manager del sesso, con due .rumeni - ora irreperibili - che facevano da guardaspalle. Pizzaleo, negli ultimi tempi, era diventato sospettoso. Faceva compilare le schede ai clienti ma, se gli «sbirri» non comparivano, le stracciava. Tanto per restare fedele al personaggio. Obiettivo, tranquilizzare il efiente. «La fotocopia del suo documento, allegata alla scheda, era solo una messinscena», spiega il viceqmstore Sergio Molino. Furbo, Pizzaleo. E soprattutto un esperto del settore. L'ingresso dell'Hotel Versilia invia Sant'Anselmo sequestrato dalla polizia insieme con l'albergo «Da Franco» in via Buonarroti

Persone citate: Buonarroti, Franco Pizzaleo, Mauro Revello, Pizzaleo, Raffaele Acchiddu, Sant'anselmo, Sergio Molino

Luoghi citati: Torino