Quei danni alla retina dovuti all'età
Quei danni alla retina dovuti all'età PREVENZIONE Quei danni alla retina dovuti all'età Lara Reale B n ENCHE' sconosciuta ai più, la degenerazione maculare senile è la maggiore causa di cecità tra le persone oltre i 60 anni. Nei Paesi industrializzati colpisce il 25 per cento degh ultrasettantenni: in tutto 30 milioni di persone, ma si stima che entro i prossimi 25 anni il numero dei casi sarà tre volte superiore in seguito al crescente invecchiamento della popolazione. Come fronteggiare una malattia così invalidante? «Non so se e quando tecniche innovative come il trapianto di cellule staminali o la terapia genica riusciranno a sconfiggere questa malattia. Ma sono certo che nell'immediato futuro la strategia vincente consisterà nella combinazione personalizzata di cure differenti, proprio come si fa contro il cancro o l'aids». Lawrence Yannuzzi, docente di clinica oculistica alla Columbia University Medicai School di New York e direttore del LuEsther T. Mertz Retinal Research Center a Manhattan, ospite nei giorni scorsi della Fondazione Ferrerò di Alba, è imo dei maggiori esperti a livello mondiale in tema di degenerazione maculare senile (Dms), una patologia che deteriora progressivamente la macula, cioè la parte centrale della retina deputata alla visione dei dettagh, dei colori e della luminosità. «Con il passare del tempo spiega Yannuzzi - la macula va incontro a un progressivo indebolimento fisiologico. Gh scambi di sostanze nutritive con i tessuti circostanti diventano meno efficienti e le scorie (le cosiddette drusen) si accumulano, sconvolgendo l'intero sistema». Le drusen possono compromettere la funzionalità visiva in due modi: soffocando le cellule della macula (si parla in. questo caso di Dms "secca" o "atrofica") oppure favorendo la proliferazione di capillari sotto la retina (Dms "umida" o "essudativa"). Quest'ultimo caso è anche il più grave, poiché comporta cab della vista molto pesanti, ma per fortuna colpisce con una frequenza dieci volte inferiore alla Dms secca. In genere il primo campanello d'allarme è una percezione distorta deUe immagini (le righe orizzontali e verticali appaiono ondulate, un po' come succede in autostrada quando l'asfalto è surriscaldato dai raggi del sole), ma può anche capitare di vedere macchie fisse nel campo visivo o di avvertire un'alterazione nei colori e nei contrasti luminosi. «I fattori scatenanti non sono ancora del tutto certi - ammette Yannuzzi - ma è chiaro che invecchiamento e predisposizione genetica hanno un ruolo prioritario. Purtroppo si tratta di due condizioni su cui si può fare ben poco, ma non è così per altri fattori di rischio come il fumo di sigaretta, l'ipertensione, l'esposizione a forti sorgenti luminose o le carenze di vitamine e sah minerali». «L'uso di occhiah da sole con lenti che assorbono i raggi ultravioletti - aggiunge - è una strategia preventiva semphce ed efficace purché si scelgano prodotti di qualità, proprio come si fa con le creme solari per la pelle. Buoni sono i margini di manovra sul fronte dietetico: chi mangia spinaci o cavolo riccio almeno due volte alla settimana riduce del 46 per cento il rischio di malattia. Le vitamine A, C ed E, di cui sono ricchi questi alimenti, sono validi agenti protettivi, così come alcuni sah minerali (zinco, selenio, luteina e zeaxantina) e acidi grassi insaturi omega 3». Non sorprende, dunque, che la fase iniziale della Dms secca venga contrastata esclusivamente con integratori vitaminici e minerali. Solo negli stadi avanzati (come anche nella Dms essudativa) si procede con un approccio multifalt orlale, che affianca alla dieta farmaci e trattamenti chirurgici. Al momento gli interventi più efficaci contro le maculopatie più gravi sono la fotocoagulazione laser e la terapia fotodinamica, due tecniche che permettono di distruggere i capillari neoformati e quindi arrestare l'evoluzione della malattia. Purtroppo sono soluzioni che si possono applicare solo se i neovasi hanno dimensioni limitate e sono ben visibili all'esame angiografico. Il più delle volte, inoltre, non riescono a scongiurare le recidive e quindi i pazienti devono ripetere l'operazione. Di positivo c'è che non causano effetti collaterali e possono essere praticate in ambulatorio.
Persone citate: Lawrence Yannuzzi, Mertz Retinal
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Appello del Papa «Emanuela torna»
- «Liberate Ali Agca se volete Emanuela»
- La Missione reduce dal Giappone ricevuta dal Capo del Governo
- «Emanuela Orlandi è viva»
- Un'auto urta contro lo schiacciasassi muore un giovane, altro gravissimo
- An «preoccupa» la Grecia
- I reduci: «Non dimenticate i dispersi»
- Aspetta i soccorsi, travolto da un Tir
- La fine della guerra
- Ondata di caldo a Londra
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- Appello del Papa «Emanuela torna»
- L'on. Amendola nuovamente ferito in un'aggressione tra Montecatini e Pistoia
- STAMPA SERA
- Rubano un'auto per rincasare 4 arrestati
- Auto salta la corsia Muoiono 2 fratelli
- Due morti e 5 feriti per un frontale
- 21 aerei nemici abbattuti nei periodo di otto giorni
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Annientato da Monzon abbandona la boxe
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Il giovane uxoricida e nascosto nei boschi che circondano Druent?
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- Grace Kelly ha pagalo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy