Balletto di ambasciatori tra Italia e Germania di Francesca Sforza

Balletto di ambasciatori tra Italia e Germania LA FARNESINA: LE DICHIARAZIONI DI SCHULZ SONO UN'INACCETTABILE OFFESA AL PREMIER E ALLE ISTITUZIONI Balletto di ambasciatori tra Italia e Germania Berlino convoca quello italiano, Roma risponde con la stessa misura Francesca Sforza corrispondente da BERLINO Ci sono volute meno di due ore perché Berlino reagisse alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, e convocasse ufficialmente in cancelleria l'ambasciatore italiano in Germania Silvio Fagiolo per un incontro con il responsabile diplomatico degli Affari Europei. «Le affermazioni del primo ministro italiano Silvio Berlusconi sul deputato tedesco del Parlamento Europeo Martin Schulz - hanno detto i tedeschi - sono inaccettabili e incontrano la riprovazione del governo federale». L'incontro doveva rimanere riservato, ma la fuga di notizie - voluta con tutta probabilità dalla parte tedesca, che aveva interesse a non lasciar passare inosservata la propria indignazione - ha avuto come pronta risposta la convocazione dell'ambasciatore tedesco a Roma Klaus Neubert, che ha incontrato il segretario generale della Farnesina Giuseppe Baldocci. «Le dichiarazioni dell'europarlamentare Martin Schulz dinanzi all'assemblea di Strasburgo hanno rephcato gh italiani costituiscono una grave, inac- cettabile offesa alla dignità del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e delle istituzioni italiane e europee». Baldocci ha inoltre sottolineato che la replica del Presidente del Consigho a quelle dichiarazioni non intendeva offendere la sensibilità del popolo tedesco. Se il protocollo diplomatico è stato rispettato - a una convocazione ufficiale di un ambasciatore si risponde tradizionalmente nel rispetto del principio di reciprocità - i rapporti tra Roma e Berlino restano tesi. Dopo la pubblicazione della copertina dello «Spiegel» di lunedì scorso - in cui Berlusconi veniva definito a grandi lettere «Il Padrino, adesso anche in Europa» - nei talk show e nei corridoi della politica non si jarlava d'altro, e la tradizionae diffidenza dei tedeschi nei confronti del premier italiano si ritrovava nelle vignette satiriche, negli editoriali, nelle tra¬ smissioni tv. Solita cosa, il conflitto d'interessi, i problemi con la giustizia, il controllo dei media. Come era prevedibile in un dibattito così acceso, dal jiano giornalistico al piano poetico il passo è stato breve, e un giorno dopo la pubblicazione di «Spiegel», il vice capogruppo parlamentare del partito socialdemocratico Michael Mueller ha definito pubblicamente Berlusconi «un pericolo per l'Europa» e «l'intrigo perso¬ nificato». L'ambasciata di Berlino, a quel punto, ha reagito, chiedendo all'Spd di rendere ragione delle dichiarazioni di Mueller. Il giomo dopo, però, proprio mentre l'ambasciata di Berlino sollecitava una risposta delI'Spd, le notizie di Strasburgo rimbalzavano alla cancelleria, spostando ancora il piano del chiarimento e trasferendolo a livello del governo. L'ambasciatore Fagiolo, in attesa di un chiarimento da parte del partito socialdemocratico, si è trovato così ad essere convocato dopo un breve preavviso direttamente dalla sede de] governo. Il colloquio è durato poco più di mezz'ora, e anche se il riserbo su quanto è stato detto è strettissimo, si può ragionevolmente ipotizzare che la parte italiana abbia fatto riferimento al caso Mueller come esempio del fatto che, nelle file delI'Spd, l'intolleranza nei confronti del premier italiano non era più un tacito sottinteso. E in effetti, come ha dichiarato lo stesso Martin Schulz, «che i deputati socialdemocratici tedeschi, si rapportino con Berlusconi in modo molto critico, sia nelle camere nazionali che nel Parlamento europeo, è un fatto logico». Dato che non esclude, secondo Schulz, che «il cancelliere intrattenga rapporti normali con il governo italiano». Dure anche le reazioni degli altri partiti tedeschi: «Anche in un'Europa senza confini, ci sono limiti che devono essere rispettati da tutti», ha detto il capo dei Verdi Angelika Beer; i liberali hanno parlato di «un infelice inizio della presidenza italiana», mentre i rappresentanti della Cdu - tradizionalmente vicini al governo italiano - hanno diplomaticamente osservato che «per il bene comune bisogna augurare successo alla presidenza italiana». Che direzione prenderanno, da domani, i rapporti tra Italia e Germania? Fonti diplomatiche tedesche lasciano intendere che le dichiarazioni di Berlusconi arrivano dopo che Berlino, nei mesi scorsi, ha lavorato per creare un clima positivo della presidenza italiana, grazie a numerosi incontri bilaterali tra le delegazioni diplomatiche dei due paesi. Se questa è la risposta - si chiedono ora i tedeschi - chissà cosa bisognerà aspettarsi in futuro.