Sposi, finché assegno non vi separi

Sposi, finché assegno non vi separi LUI LE RUBA IL DENARO PER PAGARE LA SUA ÌRARTE DELLE SPESE DI NÓZZE Sposi, finché assegno non vi separi Giorgio Ballario A Cristiana sono bastati cinque giorni di matrimonio per capire che Marco non era l'uomo della sua vita. Se non altro perché il blocchetto degli assegni era finito e la carta di credito prosciugata. Una volta smascherato il giovane si è rassegnato all'idea del divorzio, ma forse non aveva messo in conto una denuncia penale per truffa, falsificazione di assegni e utilizzo arbitrario di carta di credito. Ieri mattina, al termine di una rapida ma penosa inchiesta giudiziaria, Marco ha patteggiato davanti al giudice Flavia Nasi una pena di un anno di reclusione, con i benefici della condizionale. Le nozze di Marco e Cristiana, celebrate nell'ottobre del 2001, nun entreranno nel Guinness dei E rimati come il matrimonio più reve della storia, ma di certo la loro vicenda coniugale passerà alla microstoria del Tribunale come ima delle più originali cause di divorzio. Non capita tutti i giorni d'imbattersi in un fidanza¬ to che sottrae di nascosto i risparmi della futura consorte per pagare le spese matrimoniali e delfuturo nido d'amore. La fine dell'idillio è stata causata proprio dall'insolita abitudine del giovane sposo, che ancor prima di giurarle etemo amore davanti all'altare ha pensato di mettere in comune i beni. Ma solo quelli di Cristiana. Così ha incominciato a pagare le spese di sua competenza per l'imminente cerimonia e per metter su casa facendo ricorso agli assegni della fidanzata (con la quale già conviveva da qualche mese) oppure alla carta di credito. C'è da saldare il fornitore dei sanitari per il bagno? Ecco un bell'assegnùìo da 4 milioni di vecchie lire. Gh imbianchini hanno bisogno di 2 milioni per comprare la vernice? Una firmetta e con la carta di credito tutto si risolve. La fioraia ne chiede 5 per addobbare la chiesa? Stacchiamo un altro chèque dal blocchetto di Cristiana. Se poi occorre anche fare il pieno di benzina o saldare il conto al ristorante, riecco sal¬ tar fuori la Visa o la Mastercard della fidanzata. Marco non ha mai spiegato come pensasse di farla franca, dato che per scoprire le sue malefatte è stato sufficiente aspettare l'arrivo del primo estratto conto bancario. Davanti al pm Gabrielle Viglione il giovane ji e avvalso della facoltà di non rispondere e con la ragazza, che si è costituita parte civfle con l'avvocato Luigi Tartaglino, ha abbozzato soltanto chiarimenti confusi. Chi lo conosce bene descrive Marco come un ragazzone che non è cresciuto abbastanza, simpatico e bonario ma megalomane e pasticcione all'inverosimile. Tanto che in passato per una leggerezza delle sue ha rischiato di passare guai seri sul posto di lavoro. Dopo essere stato scoperto aveva promesso a Cristiana e alla sua famiglia la restituzione dell'intera somma sottratta con l'inganno (una ventina di milioni), ma poi non se n'è fatto nulla e l'ultima parola è stata quella del giudice.

Persone citate: Flavia Nasi, Gabrielle Viglione, Giorgio Ballario, Luigi Tartaglino

Luoghi citati: Cristiana