Dalla festa all'incubo di una crisi istituzionale

Dalla festa all'incubo di una crisi istituzionale LA DELEGAZIONE ITALIANA TEME BOICOTTAGGI O CONTESTAZIONI DAI PAESI A GUIDA SOCIALISTA Dalla festa all'incubo di una crisi istituzionale Baron Crespo: al vertice di metà ottobre chiederemo spiegazioni IL semestre itahano non finirà in anticipo per questo», sorride amaro Enrique Baron Crespo, presidente del gruppo socialista ah' Europarlamento. «Baron Crespo vuole dire che l'istituzione è più forte deUe persone e alla fine ha sempre la megho», gh fa eco un autorevole esponente (francese) dello stesso gruppo. Ma la domanda che più serpeggia - nei corridoi di un Europarlamento nervoso e percorso da ondate di tensione che lasceranno traccia - è «che cosa accadrà adesso?». La presidenza italiana diventerà oggetto di clamorose contestazioni da parte dei Paesi a guida socialista, come qualcuno ipotizza? I prossimi appuntamenti comunitari in agenda - alcune riunioni si terranno in Itaha fra pochi giorni appena - saranno cancellati o nasceranno monchi? Per qualche ora, ieri, si era temuto perfino che la cena offerta stasera dal presidente Ciampi all'intera Commissione, alla vigiha dell'incontro di domani con Silvio Berlusconi, saltasse o fosse segnata da autorevoli defezioni: «L allarme non sussiste», garantiscono invece fonti molto vicine a Prodi. Ma l'incubo di una crisi istituzionale pesava come un masso, sulla delegazione itahana, alla fine di una giornata che doveva essere di festa e che ha sfiorato l'incubo. Paradossalmente, ad allentare in qualche modo la tensione è stato lo stesso Baron Crespo: «Il problema non è fra il Pse e Berlusconi ma fra il Parlamento europeo e il Consigho. Ci voghono scuse formali, e'non vaghe come quelle pronunciate dal premier itahano all'indirizzo del popolo tedesco, per risolvere la crisi istituzionale che si è aperta fra Parlamento europeo e Consigho», avverte il leader dei socialisti europei. Se Berlusconi non le presenterà, le scuse, «il Pse solleciterà il presidente dell'Europarlamento a chiedere l'inserimento della questione al primo punto dell'ordine del giorno, al vertice straordinario di metà ottobre». L'apertura della Conferenza inteigovemativa potrebbe essere segnata dall' esplosione di una clamorosa controversia, dunque, con ricadute imprevedibili sui lavori della stessa Cig e sulla gestazione della Costituzione europea. Ma in ambienti vicini alla presidenza itahana l'atteggiamento del leader degh eurosocialisti viene considerato «sufficientemente realista» - e in un certo senso tranquillizzante, dunque - dal momento che pur lasciando aperta la porta della crisi ne stempera i contomi, perché concede a Berlusconi tempo sufficiente per correggere il tiro senza compromettere irrimediabilmente il semestre itahano di presidenza. L'inquietudine più seria, ieri sera, non riRuardava tanto la L'inquietudine più seria, ieri sera, non riguardava tanto la possibile assenza di qualche ministro socialista ai prossimi appuntamenti comunitari: «Niente autorizza a prevederla», osserva un autorevole europarlamentare itahano del Ppe, a sua volta abbastanza realista da considerare «una gaffe di enormi proporzioni» le accuse del presidente del Consigho a Schulz. «Ora che l'obiettivo è stato raggiunto e Berlusconi è stato messo al tappeto, nessuno nelTEuroparlamento o fra gh Stati membri delTUnione ha interesse ad aggravare le cose e ad allargare una crisi che potrebbe sfuggire di mano a tutti. Chi cercava soddisfazione Iha trovata». Il timore più diffuso è un altro: che la tensione innescata dall'intervento del premier itahano avveleni in modo meno eclatante ma più subdolo, perché sotterraneo ma tenace come certi mah, le relazioni fra partner in un momento decisivo per un'Unione europea arrivata alla vigilia di appuntamenti storici. L'allargamento, che prenderà il via il prossimo maggio ma che nel semestre itahano andrà «tenuto in caldo», come si dice a Palazzo Chigi. E soprattutto la riforma istituzionale, che dovrà essere definita dalla Conferenza intergovernativa convocata il prossimo ottobre a Roma. Senza contare gh altri temi caldi all'ordine del giorno di un semestre al quale contingenze e scadenze naturah attribuiscono una visibilità e un significato fuori norma: dal Medio Oriente - e dalla possibile conferenza di pace sulla quale lltalia pone una sorta di primazia strategico-geografica senza suscitare gh entusiasmi dei partner - alle incombenti sfide della immigrazione clandestina. Alcuni membri della delegazio- ne italiana, ieri mattina, appariva- Alcuni membri della delegazione italiana, ieri mattina, apparivano sgomenti: volti tirati, insolita assenza di sorrisi e cordialità distratta. I timori che silenziosamente esprimevano i loro sguardi ciechi venivano confermati, più tardi, confidenzialmente: un semestre di conflittualità endemica. Anche nel Ppe il buonumore è di maniera. Il capogruppo Poettering preferisce lasciare la parola a un fidato collaboratore, l'eurodeputato Werner Langen: «Il comportamento di Berlusconi è stato ciuello che per un treno è l'usci dai binari, ma bisoma capirl quello che per un treno è l'uscita dai binari, ma bisogna capirlo: sono anni che Schulz lo provoca. Purtroppo il leader itahano è caduto nella trappola, ma questo è un suo problema». E le scuse rifiutate? «Uno sbagho, sarebbe stato megho se avesse detto mi dispiace e lo avesse invitato a bere ima birra». Difficilmente vedremo il presidente del Consigho e l'eurodeputato socialista incrociare boccah: «Anche se basterebbe una birra, e una stretta di mano, a far la differenza». Il timore più diffuso è che la tensione innescata dall'intervento di ieri mini le relazioni fra i partner in una fase decisiva per l'Unione L'eurodeputato tedesco delI'Spd Martin Schulz

Luoghi citati: Medio Oriente, Roma