Berlusconi, bufera al debutto europeo

Berlusconi, bufera al debutto europeo L'INCIDENTE, DOPO LA CONTESTAZIONE, CENSURATO ANCHE DA COX Berlusconi, bufera al debutto europeo Dopo il discorso programmatico ha dato del «kapò» con una battuta a un deputato tedesco che lo aveva attaccato. Poi a una riunione del Ppe ha chiesto «scusa al popolo tedesco». Ma è gelo tra Roma e Berlino Enrico Singer inviato a STRASBURGO «Signor Schulz, so che in Itaha c'è un produttore che sta preparando un film sui campi di concentramento nazisti. Là suggerirò per il ruolo di kapò, lei è perfetto». Silvio Berlusconi pronuncia questa frase nell'aula dell'Europarlamento ed è subito bufera sul suo esordio come presidente del Consigho europeo. H «signor Schulz» è un socialdemocratico tedesco, capo della delegazione della Spd nel partito socialista europeo, che nel dibattito ha appena rivolto accuse pesanti su conflitto d'interessi, vicende giudiziarie, dichiarazioni di Bossi sull'immigrazione. «Lui mi ha offeso con cattiveria, io ho rephcato con ironia», precisa Berlusconi di fronte all'aula che già rumoreggia. Ma la polemica esplode. Si allarga. Provoca il gelo tra .Roma-e.Berlino..Coinvolge anche il vicepremier, Gianfireoaco^.Fini, che prende le idistanze. In una parola, rovina quella che doveva essere la festa d'avvio del semestre italiano. Sono le 12,35 quando scoppia il caso. Quattro ore dopo, di fronte agh eurodeputati del partito popolare riuniti a porte chiuse in una saletta, Berlusconi tenta una ricucitura. «Intendevo rispondere a dichiarazioni che sono state offen¬ sive e inaccettabili. Ma non volevo in alcun modo offendere il passato storico. Mi spiace molto e chiedo scusa se ho offeso la sensibilità di un popolo», dice rivolto soprattutto agh eurodeputati tedeschi per i quali quella frase sul nazismo e i kapò è stata come un colpo nello stomaco. «Spero che la mia sia una risposta esaustiva e completa», aggiunge Berlusconi. Ma la tensione resta alta. Perché nello spazio di mezza giornata si è consumata una storia in quattro atti che non è ancora chiusa e che ha fatto, inevitabilmente, passare in secondo piano tutti gh aspetti programmatici che, pure, erano stati preparati con grande attenzione. Il primo atto di questa vicenda è proprio l'esposizione del programma della presidenza che Silvio Berlusconi ha cominciato alle 9 in punto. Con la prevista contestazione: cartelli innalzati in aula , da alcuni deputati verdi edeurocomunisti con scritte come (da legge è uguale per tutti» e «non voghamo padrini in Europa» scritti in quattro lingue. Ma la protesta dura soltanto qualche istante e sembra quasi placata dall'esposizione di un discorso pieno di impegni europeisti e di promesse di mediazione - in pohtica istituzionale, come in economia - che suscita, alla fine, i commenti positivi anche degli esponenti della sinistra. Dal capogruppo socialista, Enrique Baron Crespo, a Francesco Rutelli, fino al polemico leader euroliberale, Graham Watson, tutti riconoscono che il programma è interessante. Qualcuno, come Baron Crespo, con una punta polemica: «Vedo che oggi Berlusconi ha scelto la linea di Ciampi». Ma il secondo atto sta per cominciare. Dopo il discorso di Romano Prodi - «con lltalia per uri Europa forte e unita» - che Berlusconi ascolta annuendo più volte, parte il dibattito. Più di trenta oratori iscritti a parlare. E Martin Schulz è il più duro. A un certo punto dice: «Sono comunque contento che lei sieda qui oggi, perché così possiamo discutere e questo lo dobbiamo anche a Nicole Fontaine {ex presidente delTEuroparlamento, ndr), perché se non avesse fatto in modo di fermare la richiesta di autorizzazione a procedere contro.di lei e Dell'Utri, lei non sarebbe qui oggi perché non avrebbe più l'immunità di cui ha bisogno».; Non solo. Schulz attacca Umberto Bossi: «Anchelui è membro del suo governo e qualsiasi dichiarazione questo signore faccia è peggiore di qualunque cosa che abbia portato questo Parlamento ad adottare risoluzioni contro l'Austria». E il riferimento è a Haider. Sono queste le dichiarazioni che fanno saltare i nervi a Berlusconi e che introducono il terzo atto. Nella replica finale, Berlusconi lancia il suo giudizio «ironico» contro Martin Schulz. Gh eurodeputati lo contestano, battono i pugni sui banchi e a quel punto il premier itahano pronuncia un'al¬ tra frase che arroventa la polemica: «Così voi dimostrate di essere dei turisti della democrazia». Scoppia la bufera e lo steslb presidente delTEuroparlamento, Pat Cox, ri- ' chiama Berlusconi dicendo che le sue parole «hanno creato un senso di grave offesa tra molti deputata. e si augura che «avrà presto un'opportunità per chiarire la vicenda». Finisce la seduta e la polemica si sposta nella conferenza stampa dove tutte le domande sono sul caso Schulz. Berlusconi risponde colpo su colpo. Ma l'imbarazzo aumenta: Fini prende le distanze e non partecipa nemmeno al pranzo ufficiale con Cox, disertato anche da alcuni capigruppo della sinistra. Si arriva, così, al quarto atto. La precisazione di Berlusconi. Di fronte agh eurodeputati popolari che lo invitano a fare marcia indietro, il premier spiega: (do ho i nervi d'acciaio e quando questa mattina ho sentito alle mie spalle gridare mafioso, padrino, ladro, non ho risposto. Poi c'è stato l'intervento di Schulz al quale ho risposto in maniera ironica. Tutto potevo pensare in quel momento tranne che quella battuta potesse offendere i sentimenti di un popolo legati alla sua storia». Berlusconi ha anche raccontato come gh è venuta l'idea del kapò: «Da noi c'è una serie televisiva comica, non so se americana o inglese, sui campi di concentramento dove c'era qualcuno che mi ha ricordato per il gesticolare e per il suo modo di parlare l'onorevole Schulz questa mattina». In Italia, conclude Berlusconi, «purtTopp.0 d sono perfino storielle suH'o ocaùsto: gh italiani sanno scherzare sulle tragedie per superarle». Alla fine della giornata sembra che almeno lo strappo con il !,Ppe sia stato ricucito. «E' stato tutto chiarito», assicura il ministro Rocco Buttiglione. Ma il rapporto congh altri gruppi parlamentari resta in sahta. «Non ho reagito quando mi hanno dato del ladro e del mafioso» Le precisazioni: «Ho solo usato l'ironia contro la cattiveria. Forse non sanno che noi italiani sappiamo scherzare sulle tragedie per superarle» . Il presidente del Consiglio, e presidente di turno dell'Ue per il semestre da adesso a dicembre, Silvio Berlusconi

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