Venaria saluta rarrivo delle marescìalle di Gianni Giacomino

Venaria saluta rarrivo delle marescìalle IMPEGNATE IN LAVORI D'UFFICIO, MA ANCHE IN SERVIZI ESTERNI PER LA CITTA A PIEDI 0 A BORDO DELLE AUTO Venaria saluta rarrivo delle marescìalle Faranriio tirocinio nella caserma dei carabinieri fino al 31 luglio Gianni Giacomino VENARIA REALE Si respira aria di piacevoli novità nella caserma della compagnia Carabinieri più grande d'Italia: per la prima volta hanno preso servizio due marescialh donna. Sono Antonella Panzino, 28 anni, calabrese di Catanzaro con una laurea in economia aziendale e una sua collega campana che per motivi personali non vuole comparire sul giornale. Entrambe arrivano dalla Scuola Allievi Marescialh di Velletri dove hanno «studiato» per la formazione del primo anno e rimarranno in forza alla stazione di Venaria per il tirocinio fino al 31 di luglio prima di cominciare il secondo anno di scuola a Firenze. Altre «marescialle» sono state destinate dall'Arma al comando di Susa e a quello di Acqui Tenne. A Venaria, dove già sono stati dirottati dei militari in più per motivi legati all'impennata della criminalità, due donne carabiniere se le aspettavano. Poi, tra qualche settimana, proprio alla Compagnia di Venaria dovrebbe essere assegnato un militare donna permanente. Sia i colleghi sia la gente che quan- do in mezzo alla città vede passeggiare una donna in divisa si inchioda improvvisamente e rimane piacevolmente colpito. «Finalmente ci sono pure delle donne in caserma?» domanda ai cronisti un pensionato che alla vista della marescialla si getta quasi dalla bicicletta in via Mensa. E che la divisa eserciti un certo fascino soprattutto se indossa¬ ta da una donna lo si era già capito dalla fortunata serie della fiction Carabinieri con Manuela Arcuri dove il bacio all'ultimo episodio con il maresciallo Ferri, interpretato da Ettore Bassi, ha sciolto milioni di telespettatori che oramai vivevano in apprensione. Ma a Venaria di queste cose non si parla, solo qualche battuta e poi si lavora, eccome. Le due allieve (la Panzino è figlia e sorella di carabinieri quindi capisce bene cosa voglia dire una giornata scandita da orari di servizio e da imprevisti), cominciano a prendere servizio alle 8.30 quando si presentano davanti al comandante della stazione di Venaria, il maresciallo Adolfo Pellegrini, e al tenente Gennaro Riccardi. Qualche servizio d'ufficio, un'occhiata veloce alle pratiche e molti servizi estemi in giro per la città a piedi o a bordo delle Punto. Pattugliamenti del territorio, controllo di persone, rilevamenti in caso di incidenti stradali, operazioni di polizia giudiziaria. Fino alle 15 e poi, se necessario, anche oltre. L'altro giorno in via San Giuseppe, nel centro di Venaria, c'era da rimuovere il cadavere di un giovane trovato morto da alami giorni, n maresciallo Pellegrini ha guardato le due allieve: «Andate adesso tocca a voi, mi raccomando». Poi occorreva fermare un pregiudicato su ordine di custodia cautelare, nessun problema. E i coUeghi uomini fanno capire che le nuove «marescialle» non sgarrano. Puntuali, attente, precise, divise in ordine. Antonella Panzino, maresciallo, nel suo primo giorno di servizio a Venaria

Persone citate: Adolfo Pellegrini, Antonella Panzino, Ettore Bassi, Gennaro Riccardi, Manuela Arcuri, Panzino, Pellegrini