Clinica Bernini: due arresti per bancarotta

Clinica Bernini: due arresti per bancarotta PRESI A GENOVA I CONIUGI VERDUCCI Clinica Bernini: due arresti per bancarotta Giorgio Ballario li hanno arrestati mentre mettevano piede sulla banchina del porto di Genova, di ritomo da una lussuosa crociera in Tunisia. Salvatore Verducci, 57 anni,, e la moglie Anna Maria Ferraresi, sono stati presi in consegna dai militari della Guardia di Finanza del capoluogo ligure, che agivano su incarico delle fiamme gialle torinesi comandate dal maggiore Ermanno Palombini. I coniugi Verducci, imprenditori da anni ai vertici della sanità privata torinese, erano inseguiti da un ordine di cattura emesso dal Gip Bevilacqua per i reati di bancarotta fraudolenta e truffa per il fallimento della casa di cura privata Bernini, che ha chiuso i battenti lo scorso armo con un «buco» di 3 milioni e mezzo di euro. Verducci è stato portato in carcere mentre la moglie, che ufficialmente ricopriva la carica di amministratore delegato della clinica, è stata messa agli arresti domiciliari. Il crack della Bernini non è però l'unico guaio giudiziario di Salvatore Verducci, uno degli imprenditori più noti nel mondo delle cliniche e delle case di cura private piemontesi. Proprio oggi l'ex amministratore della clinica di corso Francia 45 deve comparire di fronte al giudice per rispondere di abuso d'ufficio in una complessa vicenda di anziani sballottati da una casa di cura all'altra, per ottenere il massimo delle tariffe rimborsate dall'Asl. Nel processo è imputato anche Pietro Camerlengo, un altro dei pezzi da novanta della sanità privata torinese. Inoltre Salvatore Verducci, difeso dall'avvocato Marco Moda, comparirà il 3 luglio di fronte al Gip per il fallimento di un'altra clinica privata cittadina, la Nuova San Paolo di corso Peschiera 180, crollata all'inizio del 2000 sotto un passivo di circa 10 miliardi di vecchie lire. L'inchiesta è coordinata dal pm Roberto Furlan (lo stesso che si occupa deDa Bernini), che contesta a Verducci di aver distratto circa 200 milioni di lire nel breve periodo (circa un mese) in cui è stato amministratore di fatto della Nuova San Paolo. Più complessa la vicenda della clinica Bernini, all'interno della quale si innesta pure la cessione della casa di cura Nuova Major di via Santa Giulia 60, sempre di proprietà di Verducci, venduta di recente alla società I.San di Pavia. Secondo l'accusa il denaro della compravendita sarebbe dovuto servire per ripianare le casse della Bernini, ma in realtà sarebbe finito nelle tasche dei coniugi Verducci, spingendo la clinica di corso Francia 45 nel baratro del fallimento. Gh investigatori stanno cercando di rintracciare i capitali sottratti ai bilanci della società, ma per ora non sono state trovate che briciole. Sarebbero scomparse persino le auto di lusso di proprietà della famiglia Verducci. Gh indagati si sono difesi dicendo di aver perso forti somme di denaro giocando al casinò. Negli ultimi anni sono state parecchie le case di cura private cadute sotto la scure della magistratura. Sia per questioni legate a carenze igienico-sanitarie, sia per presunti raggiri ai danni dell'Assessorato regionale alla Sanità, che con le cliniche private ha in piedi numerose convenzioni. E' il caso dell'inchiesta condotta dal pm Arnaldi di Balme, che ha portato davanti al Tribunale Verducci e Camerlengo. Secondo l'accusa, centinaia di anziani lungodegenti sarebbero stati spostati da una clinica all'altra per lucrare il massimo rimborso dalla Regione, con un danno per le Asl piemontesi di circa 4 miliardi di vecchie Ère.

Luoghi citati: Balme, Genova, Pavia, San Paolo, Tunisia