Ferrarì-Schumacher, l'obiettivo è difendere il vantaggio

Ferrarì-Schumacher, l'obiettivo è difendere il vantaggio Per Michael Schumacher e la Ferrari l'incognita pneumatici DOMENICA LA FORMULA 1 TORNA IN PISTA CON IL GP DI FRANCIA: DALLE GOMME Al PILOTI, ECCO PUNTI DI FORZA E PROBLEMI DEI TRE TOP TEAM Ferrarì-Schumacher, l'obiettivo è difendere il vantaggio Allarme a Maranello: «Soffriremo anche a Magny-Cours» Stefano Mancini inviato al NUERBURGRING «Gli altri erano più forti. Per la prima volta non abbiamo potuto puntare alla vittoria». L'analisi è di Jean Todt che di solito, anche nelle sconfitte, sottolinea l'episodio sfortunato, la casualità, l'errore. Non al Nuerburgring, circuito caro a Michael Schumacher: domenica la Ferrari era più lenta dei suoi avversari storici. La Williams, innanzitutto, che con Ralf e Montoya ha messo a segno ima doppietta e rientra in corsa per le classifiche piloti e costruttori. E la McLaren di Kimi Raikkonen, che ha dominato finché il motore ha retto. A sette gare dal termine è ancora il Cavallino in testa, che in una domenica no è comunque riuscito ad aumentare il suo vantaggio grazie al 50 posto dello stesso Schumi e al 30 di Barrichello. Riuscirà a resistere fino alla fine? Ecco punti di forza e di debolezza dei top team. FERRARI INDISTRUTTIBILI. Nove Gran Premi, zero rotture. L'affidabilità è punto di forza storico delle due rosse. Il nuovo sistema di punteggio che premia i piazzamenti (ed è stato introdotto per evitare che il campionato si concluda a luglio come nel 2002) aiuta chi è m testa. Schumacher ha faticato a raggiungere Raikkonen, ma ora che lo precede di sette lunghezze potrebbe fare il ragioniere: gestire un terzo o quarto posto nei gionii-no come in Germania, e spingere per la vittoria quando la F2003-GA è in forma. Altro elemento di superiorità è il pilota: oltre alle capacità tecniche, il campione del mondo tedesco sa decifrare la gara megho di tutti gli altri, capisce quando è ora di forzare e quando conviene alzare il piede. Come due settimane fa in Canada, dove è riuscito a gestire il consumo dei freni e a vincere una gara in cui teme va di ritirarsi (non altrettanto Barrichello, che finora non è entrato in sintonia con la «GA»). Anche la vettura, intesa come telaio e motore, è ottima, probabilmente la migliore. Una sconfitta non deve oscurare quanto ha fatto di buono nelle cinque gare in cui ha corso (tre vittone e altrettanti terzi posti). Diverso è il discorso gomme. La Bridgestone ha perso il vantaggio che aveva un anno fa sulla Michelih e ogni Gp è un incognita. Il prossimo appuntamento è tra cinque giorni a Magny-Cours, un centinaio di chilometri da Clermont Ferrand (la città della Michelin): un circuito dall'asfalto abrasivo e scuro che assorbe il calore e stressale gomme. Pneumatici di nuovo decisivi, dunque: venerdì nelle prequalifiche già potremo farci un'idea. MCLAREN VECCHIE E NUOVE. Strano campionato per il team di Woking. La monoposto funziona egregiamente, ma non è ancora quella nuova; l'affidabilità è migliorata, ma la rottura di domenica è stata imo choc; Raikkonen è unpotenzialecampione, ma Coulthard finora è stato un disastro. Luci e .ombre, insomma. Se il motore del giovane finlandese non si fosse rotto ora saremmo qui a celebrare il ritomo in testa al campionato. Già, però è facile ottenere più cavalli a scapito dell'affidabilità. Un dubbio: varie volte durante la stagione i tecnici della Mercedes avevano chiesto (e ottenuto) l'autorizzazione di riparare pezzi vari del motore la domenica mattina (le nuove regole vietano la sostituzione delrintero propulsore), suscitando la protesta della Ferrari. Al Nuerbui-gring non è stato fatto. Altra incognita è la nuova monoposto, il cui esordio continua a essere rinviato. Dopo Magny-Cours ci sarà una settimana di tempo per provare, poi i test saranno tassativamente sospesi per un mese. Ciò significa che l'esordio sarà a Silverstone il 20 luglio oppure slitterà al 14 settembre (Monza), nella terz'ultima gara dell'anno. E non è proprio la stessa cosa. WILLIAMS, LA PIÙ POTENTE. Quotazioni in rialzo per la coppia Ralf-Montoya da tre gare a questa parte. Il lavoro suU'aerodmamica ha dato i suoi frutti e ora il motore Bmw riesce a sfruttare tutti i cavalli. Merito in parte delle gomme, le Michelin usate anche dalla McLaren, migliorate assai soprattutto in durata. Un problema è invece il ritardo dal leader della classifica: -15 per Schumi U, -19 per il colombiano. I due sono teste calde, capaci di gare estrose e di errori grossolani, e si spartiscono in maniera quasi salomonica vittorie e punti, facendo così il gioco degli avversari. Diverso il discorso tra i costruttori, in cui il divario dalla Ferrari è di 9 lunghezze. A Maranello. se ne sono accorti e stanno preparando le contromisure. Dopo Magny-Cours le Ferrari saranno impegnate in test contemporanei a Barcellona, Mugello e Fiorano. L'affidabilità delle Rosse non si discute, ma la Bridgestone ha perso gran parte del vantaggio che aveva sulla Michelin Per una McLaren in crisi in rialzo le quotazioni della Williams che ora riesce a sfruttare tutti i cavalli del motore Bmw

Luoghi citati: Barcellona, Canada, Francia, Germania, Maranello, Monza, Mugello, Silverstone