Michael si consola «Ho limitato i danni»

Michael si consola «Ho limitato i danni» PER LA FERRARI RISULTATO COMUNQUE POSITIVO, MA CE' DA LAVORARE Michael si consola «Ho limitato i danni» Deluso dalle gomme: «Eravamo inferiori. Spero che la Bridgestone curi lo sviluppo». Scatta l'allarme per la gara di domenica a Magny-Cours Autocritica di Todt: «Anche telaio e motore non hanno reso ai massimo» Stefano Mancini inviato al NUERBURGRING Due avversari sono meglio di uno per la Ferrari, perché si spartiscono i punti e restano a distanza di sicurezza in classifica. Certo, se quel Montoya non ci fosse andato giù così duro... «Sì, ma il suo sorpasso è stato regolare e il fuoripista alla fine mi è costato soltanto due punti» riconosce uno Schumacher dall' aria tesa di chi ha preso una bastonata. Con una metafora spiega la manovra del colombiano ; «Mi ha lasciato poco spazio per respirare, ma abbastanza per sopravvivere. Al suo posto mi sarei comportato nello stésso modo. Certo, se mi avesse concesso qualche metro in più sarei stato febee, però lui non era lì per farmi un favore. Sono cose che-succedono quando si duella. A volte ti va bene, altre no. Un anno fa in Brasile, per esempio, lui mi tamponò al via e ruppe l'ala». Anche la convocazione dai commissari di gara è archiviata: «Ho spiegato loro che non avevano neppure bisogno di sentire Juan Fabio, perché non aveva alcuna respons abilità». Il campione tedesco vede la stagione (mancano 7 Gp) da due punti di vista: «Un campionato duro che eia oggi è leggermente più facile, in quanto il vantaggio in classifica è cresciuto. La fortuna? Lo stop di Raikkonen mi avvantaggia, comunque non mi piace approfittare dei guai altrui per guadagnare punti. Sono contento per mio fratello Ralf: non meritava certe critiche e vincere qui, davanti al nostro pubblico, per lui dev'essere fantastico. Si è fatto un bel regalo di compleanno (oggi festeggia 28 anni)». Affetti a parte, il campione del mondo è preoccupato. Lo hanno deluso le gomme. «Spero che la Bridgestone continui nello sviluppo, perché le Michelin in (juesta occasione sono state superiori». Secondo Jean Todt non è soltanto una questione di pneumatici. «Anche telaio e motore non si sono rivelati i più veloci» spiega il n0 1 della gestione sportiva Ferrari. La squadra del Cavallino lascia il Nuerburgring senza recriminazioni. Un terzo e un quinto posto bastano a consolidare il primato, però i volti sono preoccupati. «Sarà dura anche tra sette giorni in Francia», aggiunge Todt. La Formula 1 non si prende la solita pausa bisettimanale. Dunque test vietati (a parte 50 chilometri di rodaggio) e via a Magny-Cours con le stesse forze messe in campo in Germania. Con un'aggravante: il circuito transalpino è un mangia-pneumatici, perché ha un asfalto li- «II mio camè un po' piùLo stop di Rmi avvantagnon amo spsui problem pionato ora facile aikkonen, gia, però eculare altrui» scio e scuro che si arroventa e scioglie la gomma. Gli avversari incalzano. «Sapevamo di non essere in grado di vincere, tuttavia Ralf mi ha stupito - ammette ancora Todt -. Ha passato Michael al via e lo ha tenuto dietro pur avendo un maggiore carico di benzina»., Identico, sconsolato giudizio arriva dal direttore tecnico Ross Brawn: «E' stata una gara difficile per noi. I nostri avversari si sono dimostrati più competitivi e c'era poco da fare per rovesciare la situazione. Non credo che ci sia un'area specifica cui imputare quanto accaduto: dobbiamo lavorare su tutto l'insieme per migliorare le nostre prestazioni». Secondo Rubens Barrichello, un difetto della F2003-GA è la perdita di bilanciamento a pieno carico. Ovvero: quando la strategia prevede meno soste e deve essere imbarcata più benzina, la monoposto diventa più difficile da guidare. «Sono riuscito a partire bene e a passare Montoya afferma il brasiliano - poi ho mantenuto il ritmo di Michael e suo fratello, cercando di risparmiare carburante». Dopo le soste, i problemi. «Purtroppo Montoya mi ha passato durante i pit stop - continua il racconto -. Il bilanciamento non era molto buono con molta benzina e mighorava un pochino man mano che la macchina si alleggeriva. Il problema è durato per tutta la gara, tanto che abbiamo cercato di risolverlo cambiando la pressione delle gomme e con la regolazione dell'ala anteriore. Il secondo treno di gomme funzionava meglio e sono riuscito a riavvicinarmi a Michael». Dell'incidente del compagno di squadra non parla: «Non l'ho visto, quando sono arrivato già sventolavano le bandiere gialle. Me l'hanno raccontato in seguito. A quel punto mi sono trovato al terzo posto. Non ero in grado di recuperare e alle mie spalle Alonso non mi impensieriva, quindi ho rallentato per evitare problemi. Considerate le difficoltà che ho avuto, un posto sul podio non è da disprezzare». L'interesse si sposta subito su Magny-Cours, luogo di recenti, splendidi ricordi. L'estate scorsa Schumi vi festeggiò con tre mesi di anticipo il suo quinto campionato del mondo (ieri nemmeno un accenno al fatto dì aver rag; giunto quota 1004 punti, primo pilota della storia della Formula 1). Il tedesco vinse, ma le cronache ricordano che un certo Raikkonen, fino a pochi giri dal traguardo era in testa. Scivolò su una chiazza d'olio (o sulla propria inesperienza). E questa volta promette una rivincita. ORDINE D'ARRIVO 01) R.SdKm*er (WilSans*™) "^'«."?2| 02) Montoya (WHUiM-Bmw) a 16"8 —| «»3)Banichello(Faran)a39"6 | 94) Alonso (Renault) a l'OS'7 O5)M.SchuiTiadief(farari)aV06"1 | o6) Webber ()agijBt)a 1 giro | «'7) Button (6AR;Honda)a 1 ^50 08) Heidfeld (Sauber Petronas) a 1 giro | La Ferrari di Michael Schumacher lascia i box dopo il primo dei p'it stop MONDIALE PILOTI 0 M. Schumacher (Ger) p. 58 • 'Raikkonen (Kn) 51 t* R. Schumacher (Ger) 43 ■ 0 Alonso (Spa) 39 0 Montoya (Col) 39 e> Barrichello (Bra) 37 0 Coulthard (Gbr) 25 COSTRUTTORI oi) Ferrari pt, 95 | <»2)Wllllams-Bmw 82 <» 3) McLaren-Merctdes 76 • 04) Renault 52 | ©5) Bar-Honda .13 | 06) Jordan 11 Anche ai box Williams tutto èfilato per il verso giusto durante lo stop di Ralf Schumacher «II mio campionato ora è un po' più facile Lo stop di Raikkonen, mi avvantaggia, però non amo speculare sui problemi altrui» I commissari spingono la monoposto di Michael Schumacher, rimasta sulla sabbia dopo il contatto con Montoya Michael è deluso e non lo nasconde «Montoya non ha colpe Mi ha lasciato poco spazio per respirare ma abbastanza per sopravvivere Al suo posto, avrei fatto la stessa cosa In fondo non era lì per farmi un favore»

Luoghi citati: Bra, Brasile, Francia, Germania