Apple, il pc può essere bello

Apple, il pc può essere bello Apple, il pc può essere bello Colore e nuove linee nella filosofia dei Mac Design ed Informatica si sono trovati cammin facendo. Ab'inizio i computer, le stampanti, le tastiere, i mouse erano oggetti grezzi, tozzi, qualche volta già vecchi b giorno dopo essere nati. Poi c'è stato un cambio di rotta con l'avvento di Internet ha offerto una grande lavagna a mbioni di creativi (che si sono cimentati nel web-design creando persino i presupposti aba nascita di nuove tecnologie) e con la nascita di nuove linee hardware, che hanno avuto un precursore in Apple Comjuter. L'azienda di Cupertino è stata a prima fabbrica ad introdurre nel mercato di massa un Pc con un rivestimento in plastica, la prima ad usare un'interfaccia grafica ed ad adottare un consistente linguaggio di design industriale per tutti i suoi prodotti. I suoi designer hanno prodotto oggetti diventati vere e proprie opere d'arte come i Macintosh, i PowerBook e l'iMac, prodotti che hanno trasformato b modo di pensare e di usare i personal computer. Curiosamente pare che la strategia di Apple nel settore abbia vissuto b suo primo momento importante in Itaba, a Torino. Qui nel 1989 la Apple Designer Sue Brooker incontrò Giorgetto Giugiaro per sottoporgb un progetto: lo sviluppo di un computer palmare che permettesse ab'utente di inserire i dati usando ima penna al posto deba tastiera. La macchina avrebbe tradotto la scrittura in codice e poi salvato i dati come in un computer normale. Col nome in codice di Figaro, fu disegnato un prodotto senza compromessi, «scuro e sensuale con uno schenno a matrice attiva sensibbe aba pressione di una penna » per controllare l'immissione dei dati da parte deb' utente e dotata di un piccolo hard- disk per l'archiviazione dei dati e di una porta a raggi infrarossi per lo scambio di dati senza cavi con altre unità. Sue Brooker invitò a partecipare al progetto tre consulenti, b designer mbanese Ettore Sottsass, la Smart Design di New York e Doug Patton di Los Angeles. Ad ognuno furono date le caratteristiche e le dimensioni di base che avrebbe dovuto avere Figaro per produrre dei modebi dal vero. Per dare al proget¬ to una più ampia visione, Brooker invitò a partecipare Giorgetto Giugiaro, inconsapevole del fatto che Richiard Jordan lo aveva già chiamato per creare un nuovo linguaggio di industriai design per la Apple. Dopo aver visto in cosa consisteva b progetto, Giugiaro accettò e firmò b contratto nel settembre del 1989. Dopo diverse revisioni del progetto, chiamate in codice Figaro I, n, MontBlanc, nel 1994 uscì sul mercato Newton, uno dei prodotti più rivoluzionari neba storia del mercato informatico e che rimase in produzione fino al 1998, La strategia di Apple è ormai orientata anche sul look. Per ogni modebo di Macintosh che viene messo in commercio ci sono almeno IO prototipi che non vedranno mai la vetrina di un negozio né una scrivania. H processo che porta un Mac aba produzione in serie è legato a una serie di circostanze e di dure selezioni. Solo pochi appassionati sono Susciti a vedere i prototipi di Macintosh sfornati daba Apple Design. ' Sono anche molte le occasioni perse da Apple per una paura di "troppa innovazione", una paura ben conosciuta dagb sviluppatori e dai designer quando devono confrontarsi con i commerciab. Esempi classici di questa paura sono tre modelb Apple che avrebbero anticipato i tempi se solo chi doveva decidere non si fosse fatto prendere dal dubbio: Paladin, BoomBox e Jonathan. Paladin sarebbe stato b primo computer da casa, un Mac integrato a stampante, scanner, telefono, fax segreteria telefonica.il progetto e del 1993 e fu scartato nel 1995. b BoomBox (1989) è uno dei jrimi computer desktop trasportajib. b progetto fu cancebato perché si pensò che la domanda del pubbbeo verso questo tipo di. modebo fosse insufficiente... (Per fortuna Apple si accorse in tempo deb'errore e trovo b tempo di creare i PowerBook per colmare questo gap!). Jonathan è stato b primo computer "Cross-Platform" in grado di poterfar girare indistintamente MacOs, Dos, Unix e Windows senza cambiare macchina.

Luoghi citati: Los Angeles, New York, Torino