Un ristorante «travestito» da gastronomia

Un ristorante «travestito» da gastronomia In via XX Settembre, piatti superbi e tante creazioni per pranzi indimenticabili Un ristorante «travestito» da gastronomia Pappi ha imparato la grande cucina a Pechino e Montecarlo Con questo caldo volete davvero trascorrere alcune ore dietro ai fornelli per preparare una cena alla famiglia o agli amici? Se al solo pensiero entrate in crisi, ecco la soluzione pronta, prontissima. E che soluzione! Si chiama Pappi, la gastronomia di via XX Settemire 20/d. Anzi, usare il termine gastronomia è riduttivo perchè Redomante Pappi, che ora ha lasciato il timone dell'attività alla figlia Elena ma continua a sovrintendere alla cucina, ha organizzato in pieno centro cittadino un ristorante camuffato da gastronomia. Né poteva essere diversamente, visto che questo chef dall'insolito nome ha girato il mondo frequentando con profitto le cucine di alcuni tra i più famosi ristoranti deljet set, dall'Oriente (l'Hilton di Pechino) ai posti più «in» d'Europa (l'ex Harry's Bar di Montecarlo) e ha messo sapientemente a frutto la sua scienza, dal 1989, in questo ormai conosciutissimo negozio di delizie nel centro della città. «Le cose sono sempre le stesse - dice con estremo realismo -: carni, pesci e verdure, ma è fondamentale saperle preparare in mille modi diversi, magari anche con un po' di fantasia», cosa che a lui non manca, come quando creò, forse in seguito allo scherzo di un burlone che gli telefonò per sapere se l'aveva, il paté di lumache, diventato ora uno dei suoi cavalli di battaglia. Insomma, una marcia in più rispetto a tante gastronomie che fanno sempre le stesse quattro cose alla piemontese e stop; Pappi no, lui crea e stupisce la clientela che per questo apprezza tutta la sua cucina e si porta a casa piatti pronti (ma si può avere anche il recapito a domicilio con ordinazioni per almeno sei persone) e richiede anche servizi di catering, pranzi e altri piatti speciali ben conoscendo, ad esempio, la bontà delle sue uova marmorizzate ripiene di funghi porcini, o il salame di polpo o, ancor più inconsueto, d'anguilla. Ma Pappi può davvero preparare un pranzo intero, magari per queste giornate di gran caldo? Redomante e la figlia Elena non si scompongono minimamente: la risposta alla sfida è lì, davanti agli occhi di tutti, e il menù scorre liscio, veloce, rallentato soltanto dall'acquolina che fa venire in bocca. Per antipasto c'è solo da scegliere tra un'insalata di taccole con olive e feta, il formag¬ gio greco, oppure di riso indonesiano con gamberi e verdure, o ancora una Terra del Fuoco, a base di gamberoni e polpa di granchio. Poi quadrotti di zucchine, patate e mele. Cozze gratinate, tanto per gradire, e con le costolètte di agnello con funghi porcini un'insalata maremmana a base di peperoni, acciughe e capperi. Non vi piace la carne? C'è la trota salmonata in crema di prezzemolo. Non può mancare il dolce, con la torta di pesche e le mele delizia. E i vini? Sicuramente di qualità, perchè ai Pappi piace ricercare vini inusuali. Per questa stagione consigliano un bianco, il Goldmuskateller sudtirolese della San Michele, e un rosso, la Bonarda dell'Oltrepò Pavese «Rebecca» di Castel San Giorgio. E buon appetito.

Luoghi citati: Bar Di Montecarlo, Castel San Giorgio, Europa, Montecarlo, Pechino