Nasce la «Commissione Sanità»

Nasce la «Commissione Sanità» Nasce la «Commissione Sanità» Tra i membri l'ex assessore Olivieri, polemiche dell'opposizione Aldo OUvieri, ex assessore regionale e comunale alla Sanità negU Anni Ottanta, toma ad occuparsi in prima persona della riforma del sistema sanitario piemontese. Il nuovo psi lo ha infatti indicato tra i componenti della commissione tecnico -politica che i segretari della Casa delle Libertà hanno deciso di affiancare all'assessore regionale alla Sanità, Antonio D'Ambrosio. Con lui ci sono anche il consigliere regionale Pierluigi Gallarmi (Forza Italia), Antonio Maconi (An), il capogruppo della Lega Nord Oreste Rossi, l'ex presidente dell'Ordine Mauriziano, Paola Cavi^Uasso (Udc) e Dario Bocce (Federalisti). Secondo Pietro Marcenaro, segretario regionale dei Ds, «il direttorio è una bella foto di gruppo che ben rappresenta quella cultura e quella pratica della lottizzazione che è tanta parte dei "guài della sanità piemontese». A dire il vero qualche preoccupazione sembra averla anche D'Ambrosio: «Sono disponibile - commenta - a recepire tutti i suggerimenti che risponderanno alla logica del "fare" e solo del "fare"». Ma di che cosa si occuperà la commissione? Per D'Ambrosio è «uno strumento utile nell'ottica della "condivisione preventiva" da parte di tutte le componenti della maggioranza, per l'individuazione e la definizione delle azioni strategiche da intraprendere nel campo socio-sanitario». Diverso è il giudizio dellp opposizioni. Secondo Antonio" Saitta, portavoce della Margherita: «La gravità della situazione della sanità piemontese - con i pazienti che attendono mesi per un intervento, con molti reparti chiusi per ferie, con continui disservizi a fronte di spudorate ammissioni di un sistema tangentizio diffuso in corsia - non sopporta una Commissione misurata con il vecchio manuale Cencelli per controllare l'operato di D'Ambrosio». Per l'Ulivo, insomma, il centrode¬ stra ripercorre i comportamenti politici in voga nella Prima Repubblica. Un'accusa che però il centro-destra respinge. Roberto Cota, presidente del Consiglio regionale e segretario della Lega Nord commenta: «L'importante è che i commissari non facciano cose da Prima Repubblica. In ogni caso non potrebbero farlo perché la Lega vigilerà con attenzione». Per il viceministro Ugo Martinat, segretario regionale di An, il problema non si pone; «1 commissari possono dare suggerimenti all'assessore D'Ambrosio che l'assessore potrà o meno accettare. Il riferimento della commissione è solo D'Ambrosio e non la giunta e nemmeno il presidente Ghigo». E per il coordinatore di Forza Italia, Guido Crosetto «non esiste una sanità della prima Repubblica e una della seconda. La sanità si evolve. La commissione deve solo fare delle proposte che saranno vagliate dai responsabih dei partiti». [m. tr.j